Scritti tra il 386 e il 395, i "Dialoghi" sono il frutto principale dell'otium filosofico a cui Agostino si era dedicato subito dopo la conversione. Meno conosciuti dei grandi capolavori della maturità, essi in realtà basterebbero da soli ad assicurargli un posto di rilievo nella storia del pensiero occidentale. Agostino, che vi figura quasi sempre come protagonista, indaga e discute temi quali la conoscibilità della verità, l'essenza della vita felice, l'origine del male, la natura dell'anima e la funzione del linguaggio. Convinto che il dialogo fatto di domande e risposte sia il modo migliore di cercare la verità, egli guida interlocutori e lettori a scoprirla dentro di sé, dove essa risiede.
Il pensiero, e in generale la cultura postmoderna, dopo la crisi delle ideologie e delle loro pretese di uniformare gli uomini, le società e le culture, hanno ridestato, rivalutandone il senso, l’attenzione verso la “differenza”. In stretto rapporto con la nuova sensibilità che ne è emersa, si ripresenta la domanda sulle possibilità e sulle modalità di un discorso religioso. Concretamente, ci si interroga sul rapporto tra linguaggio su Dio e logos metafisico. Il pensiero di Heidegger sulla differenza ontologica e su Dio determina uno dei momenti salienti del dibattito contemporaneo su tali argomenti. Tommaso d’Aquino, nonostante la distanza temporale, si dimostra un interlocutore proficuo nell’attuale contesto culturale. Un confronto, attraverso questi due autori, sul rapporto tra pensiero della differenza e apertura a Dio potrebbe rivelarsi particolarmente illuminante per addentrarsi in tematiche di indubbia rilevanza teoretica ed esistenziale. Presentazione di Emmanuele Morandi
Il nostro mondo ha fame di sapienza. Di una sapienza profonda, interiore, che parli un linguaggio antropologico-esistenziale, capace di essere udito dal nostro cuore. L'agile, ma denso e gustoso libro di Sabino Chialà sulla vita spirituale nei Padri del deserto ci offre un prezioso frammento di questa sapienza. Antica e per questo nuova. Scoperta da uomini che hanno fatto del deserto non una fuga mundi, ma il luogo centrale della loro lotta contro tutto ciò che ostacolava il loro rapporto con Dio, con se stessi, con gli altri. Il deserto, allora, svestito da ogni accezione romantico-estetizzante ed inteso come icone di quello spazio interiore, che ogni uomo trova dentro di sé, quando viaggia dentro il suo cuore, scoprendo profondità mai intese, sconosciute, luoghi di nuova consapevolezza di sé e delle proprie relazioni vitali. Questa sapienza, proprio perché connotata cristianamente, non smette mai di essere antropologica e di parlare, quindi, a tutti. Oggi più che mai.
Un'introduzione al pensiero di Quinto Settimio Florente Tertulliano, primo, e certamente tra i più grandi, fra gli autori latini cristiani a noi pervenuti. L'Autore ha studiato all'Università di Pisa, presso la quale sta svolgendo il dottorato di ricerca in Filologia e Letteratura greca e latina. Il volume si rivolge principalmente a studenti e docenti di Letteratura cristiana antica.
I testi sono organizzati attorno a sei temi principali, caratteristici della spiritualità filocalica: vi sono testi autobiografici, mistici, sulla preghiera (e questi sono ovviamente i più abbondanti), sulla vita spirituale, sul discernimento e sulla morte cristiana. L'introduzione del prof. Èemus, oltre a darci le coordinate per comprendere la personalità di Brjan?aninov e la storia della Filocalia, fa emergere ad uno ad uno gli aspetti che coinvolgono tutta la persona nella preghiera e nel suo andare a Dio: quindi la preghiera corporale, mentale e del cuore, perché la preghiera non è tanto un dovere morale, ma un "bisogno naturale" di ogni persona, è la via della realizzazione della persona chiamata al dialogo, a partecipare della vita intratinitaria di Dio. La Filocalia è ormai conosciuta anche nell'Occidente. Ma non è di facile lettura. Brjananinov è il maestro spirituale che sa attualizzarla per il nostro tempo perché ne traiamo frutto spirituale.? un modo per entrare nella spiritualità dei fratelli ortodossi per via "diretta", gustando la semplicità e il calore di una tradizione sorella che completa la nostra visuale occidentale. È un contributo al dialogo ecumenico.
Origene è figura centrale del cristianesimo dei primi secoli e, nonostante le controversie suscitate dalle sue complesse dottrine e le censure più volte subite, il suo influsso è rimasto sempre presente nelle epoche successive. Le numerose recenti pubblicazioni a lui dedicate testimoniano come l’interesse nei suoi confronti da parte della comunità scientifica sia ultimamente in costante crescita.
L’autrice definisce volutamente Origene “teologo esegeta” per sottolineare come per lui l’alveo dell’esegesi sia intrinsecamente teologico e conseguentemente ricerca teologica e ricerca esegetica giungano a compenetrarsi. Il fine cui egli perviene è quello di costruire “una” identità cristiana, tra le molte coesistenti nella pluralità di esperienze della prima metà del III secolo. Eppure di identità si tratta, in quanto egli si assunse «con consapevolezza l’impegno di dare fisionomia qualitativamente elevata alla nuova religione, non risparmiandole alcun confronto» né interno – con le varie correnti gnostiche – né esterno – con l’ambiente pagano.
L’opera è strutturata in tre parti: la prima raccoglie studi che presentano Origene nel ruolo di maestro, che offre un impianto teoretico del proprio insegnamento teologico esegetico; la seconda e la terza presentano contributi su limitate porzioni di opere incentrate su pericopi scritturistiche tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento.
Il volume dà avvio a una nuova collana di studi e testi sul cristianesimo antico.
Sommario
Prefazione. 1. Per una «scuola d’anime». 2. Antico Testamento. L’interpretazione: la «lettera», il «velo» e l’«ombra». 3. Nuovo Testamento. Simboli e teologia. Bibliografia. Indici.
Note sull'autrice
Francesca Cocchini è professore ordinario di Storia del Cristianesimo presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Dal 1985 è membro dell’«Association international d’études patristiques», dal 1994 del «Gruppo Italiano di Ricerca su Origene e la Tradizione Alessandrina» e dal 2004 è responsabile scientifico dell’Unità di ricerca del Progetto di ricerca (cofinanziato dal MIUR) su «La trasformazione del cristianesimo dal I al VII secolo: mutamenti e continuità nelle forme di convivenza comunitaria, politica e culturale». Tra le pubblicazioni ricordiamo: Commento alla lettera ai Romani di Origene, Casale Monferrato 1985-Genova 1986; Aspetti dell’utilizzazione della Bibbia nel V secolo (in F. Cocchini-A. Pollastri, Bibbia e Storia nel cristianesimo latino, Roma 1988); Il Paolo di Origene. Contributo alla storia della ricezione delle epistole paoline nel III secolo, Roma 1992; Teodoreto di Cirro. Commentario alla lettera ai Romani, Roma 1998; Agostino d’Ippona. “Il nostro volere sia suo e nostro” (in collaborazione con M.G. Mara), Città del Vaticano 2006; ha curato il volume Il dono e la sua ombra. Ricerche sul Peri; Eujch;" di Origene (“Studia Ephemeridis Augustinianum” 57), Roma 1997.
In occasione della Beatificazione di Madre Maria Teresa Scrilli (1825-1889), fondatrice dell'Istituto di Nostra Signora del Carmelo, vengono qui pubblicati i suoi Scritti. Attraverso l'Autobiografia, alcuni Appunti personali, le Regole e Costituzioni, i Regolamenti e molte sue Lettere, si arriva a tracciare un disegno del carisma di questa fondatrice e del carisma dell'Istituto da lei fondato. Dall'esperienza spirituale e storica di Maria Teresa Scrilli, si puo scorgere il suo vangelo interiore" che porta alla vera sapienza del cuore, e cosi a illuminare le intenzioni piu profonde di un'opera, dono di Dio alla sua Chiesa, nella sua identita, fine, natura e missione. Infatti la forza rivitalizzante del carisma di ogni fondatore o fondatrice nell'economia divina e collegata in qualche modo, attraverso l'azione dello Spirito, alla vita propria dell'Istituto conservata e sviluppata nella sua autentica originalita, nel carisma dell'Istituto. "
Non sono molti gli autori della letteratura cristiana antica che, come Agostino, possono vantare anche oggi un seguito così largo e fecondo. Ancora oggi alcune sue opere continuano ad esercitare un particolare richiamo, per il dono che hanno di saper sempre parlare in modo nuovo all’intelletto e al cuore. Giuliano Vigini, da fine conoscitore della materia, ha scritto una biografia di Agostino destinata al grande pubblico, per un primo incontro con l’illustre dottore della Chiesa. Sant’Agostino nacque a Tagaste il 13 novembre 354 da Patrizio e da Santa Monica. In giovinezza era un seguace dell’eresia manichea ed ebbe una vita disordinata pur studiando a Cartagine, Roma e a Milano. Seguito sempre dalla madre e con il suo aiuto e le sue preghiere ed illuminato dalla guida di Sant’Ambrogio si converti al cristianesimo combattendo contro il materialismo. Fu ordinato presbitero nel 391 e quindi divenne vescovo di Ippona. Mori nel 430 mentre era in atto l’assedio dei Vandali. Sant’Agostino è stato un grande combattente delle eresie.
Giuliano Vigini(Milano, 1946) è uno dei nomi più noti del mondo editoriale. Come critico letterario si è occupato a più riprese di letteratura religiosa, con traduzioni e saggi di autori francesi (Bloy, Péguy, Claudel, Pascal ecc.), per concentrarsi negli ultimi anni nello studio di sant’Agostino e della Bibbia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato tra l’altro la traduzione del De catechizandis rudibus (Il catechismo di sant’Agostino, 1998). Per le Paoline sta attualmente curando il commento alla Bibbia (1997) e ha iniziato il primo di una serie di volumi di Guida al Nuovo Testamento (1999). Collabora a numerose riviste e quotidiani, tra cui il “Corriere della Sera” e “Avvenire”.
˛ˇ L ' a u t o r e
V I N C E N Z O N O J A , Ë u n l a i c o c o n s a c r a t o a l l a r i c e r c a d i D i o e d e l l a V e r i t ‡ u l t i m a . D a m o l t i a n n i s i d e d i c a a l l o s t u d i o d e i T e s t i m i s t i c i e d e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i n t e r r e l i g i o s a . » a u t o r e d i a l c u n e d e c i n e d i o p e r e e t r a d u z i o n i ( M e i s t e r E c k h a r t , S . I l d e g a r d a d i B i n g e n , M . B u b e r , F . P o l l i e n , c e r t o s i n o ) . H a c u r a t o l ' e d i z i o n e i t a l i a n a , i n s e t t e v o l u m i , d e l l e o p e r e r e l i g i o s e d e l p o e t a r o m a n t i c o C l e m e n s B r e n t a n o , r i g u a r d a n t i l a B e a t a A n n a K a t h a r i n a E m m e r i c k , n o n c h È a l c u n e a n t o l o g i e d i m i s t i c a .
I l l i b r o
D u e e m i n e n t i m i s t i c i , i l t e o l o g o m u s u l m a n o S u f i A b k H m i d a l G a z l i e i l c e r t o s i n o f r a n c e s e F r a n Á o i s P o l l i e n , d i m o s t r a n o l ' i n u t i l i t ‡ d e l l e p r a t i c h e c u l t u a l i s e d i s g i u n t e d a u n a p r o f o n d a v i t a i n t e r i o r e e s p i r i t u a l e , p o i c h È i l f i n e d e l l ' u o m o c o n s i s t e n e l l ' u n i r s i m i s t i c a m e n t e a D i o n e l l ' a m o r e . L ' A m o r e d i D i o s a r ‡ c o n c r e t o e a s s u m e r ‡ i m p o r t a n z a c e n t r a l e n e l l a v i t a d e l c r e d e n t e s o l o s e q u e s t i s a p r ‡ s a n t i f i c a r l o f a c e n d o l a S u a v o l o n t ‡ , c o n s a c r a n d o s i c o n s e r i o i m p e g n o a l l a p r a t i c a d e l d i s t a c c o d a l l e s e d u z i o n i d e l m o n d o , a l l a p r e g h i e r a c o n t i n u a , a l l a p u r i f i c a z i o n e d e l c u o r e e d e l l a m e n t e , a l l e b u o n e a z i o n i e a l l a l e t t u r a c o n t e m p l a t i v a d e l l a S c i e n z a c e l e s t e , t r a s f o r m a n d o i n t a l m o d o l a v i t a q u o t i d i a n a i n v i t a d i v i n a e c e l e s t e g i ‡ s u l l a t e r r a .
N e l l a s t o r i a s p i r i t u a l e d e l c r i s t i a n e s i m o , c o m e a n c h e i n q u e l l a n o n c r i s t i a n a , s i a f f o l l a n o n u m e r o s i o r a n t i e p u r i e s t a t i c i ; q u e s t o p r e z i o s o e u t i l i s s i m o m a n u a l e d i l e t t u r e m i s t i c h e n e r i p o r t a u n a c i n q u a n t i n a i n p r e c i s o o r d i n e c r o n o l o g i c o , a f f i n c h È , a t t r a v e r s o l o s v o l g e r s i d e l l e v a r i e e p o c h e , v e n g a m e g l i o c o m p r e s a l ' a p e r t u r a a l D i v i n o e a l l a s u a g r a z i a . A t t r a v e r s o l e s u e p a g i n e i l l e t t o r e r i p e r c o r r e , q u a s i a v o l o d ' u c c e l l o , d u e m i l a a n n i d i e s p e r i e n z e m i s t i c h e e a s c e t i c h e c o n s e g n a t e a i T e s t i d e i m a e s t r i d e l l o S p i r i t o . L a p r e s e n t e A n t o l o g i a Ë s t a t a c o n c e p i t a c o n i l f i n e d i a c c o m p a g n a r e c o l o r o c h e c e r c a n o l ' e s p e r i e n z a d i D i o n e l d i f f i c i l e c a m m i n o d e l l e S u e v i e . L ' u n i o n e c o n D i o , l ' o r a z i o n e , l a p r e g h i e r a d e l c u o r e , l a c o n t e m p l a z i o n e , l ' e s i c h i a , l u m i l t ‡ , l a m e d i t a z i o n e d e l i a m o r t e , s o n o a l c u n i d e i t e m i p i ˘ t r a t t a t i .
Le tesi di anabattisti, nicodemiti e libertini e le risposte di Calvino
Una difesa dell'integrità della Parola di Dio e dell'ortodossia cristiana
Il linguaggio vigoroso, ironico e polemico di Calvino
I testi di Calvino qui proposti rappresentano una tappa significativa nel suo impegno in difesa dell'ortodossia cristiana e dell'integrità della Parola di Dio.
Con un linguaggio vigoroso e ironico, talora assai colorito, Calvino discute e smonta le tesi degli oppositori, contrapponendovi la semplicità potente della Sacra Scrittura.
La traduzione degli Esercizi spirituali di santa Gertrude di Helfta (1256-1301/2) offre un'opera di intatta freschezza: facendo memoria del Battesimo e delle principali tappe della sua vita monastica, la mistica tedesca del XIII secolo insegna a entrare in un clima di preghiera pervaso dalla luce e dalla gioia di chi si scopre amato da Dio. Un solo desiderio innerva gli esercizi, coinvolgendo sempre di più il lettore: dimorare stabilmente nell'amicizia con Cristo, gustata attraverso la lettura orante della sua Parola e la memoria della preghiera liturgica, i due pilastri su cui si fonda la spiritualità di questi Esercizi. Gertrude propone, dunque, un itinerario di preghiera particolarmente attuale, insegnando in modo semplice e luminoso che il segreto della vita mistica cristiana sta nel legame d'amore con il Cristo vivo e presente nell'anima e che l'accoglienza della sua amicizia è sorgente di gioia senza pari.