Se la Verità immutabile può essere conosciuta cogliendo il riflesso del raggio divino nello specchio perfettamente levigato del cuore, la purificazione interiore gioca in vista di questo scopo un ruolo primario. Il Principio eterno può, infatti, essere colto solo nel momento in cui la coscienza cessa di essere frastornata dal rumore della concupiscenza e della passione. La vigilanza e l'esame di coscienza sono due delle più efficaci tecniche spirituali che permettono al cercatore d'ogni tempo di progredire sulla Via della realizzazione. Al termine del processo catartico, finalmente purificata per mezzo di una rigorosa disciplina, l'anima si dischiuderà all'amore celeste, privilegiata porta d'accesso ai segreti gelosamente custoditi al cospetto di Dio.
L’anima umana, la sua natura e il suo destino sono stati tra i temi più appassionanti della filosofia medioevale. Autori come Alberto Magno e Tommaso d’Aquino hanno elaborato la propria concezione dell’anima partendo dall’idea aristotelica che l’intelletto, che ne costituisce la parte più nobile ed essenziale, sia ‘immateriale’. Questa scelta teoretica li conduce però a confrontarsi con alcune questioni per loro stessa ammissione difficili da risolvere. Come può un intelletto del tutto immateriale entrare in relazione con il corpo? Come possiamo dire che tale intelletto appartenga a noi, singoli individui abitanti il tempo e lo spazio? Può un intelletto immateriale attendere la resurrezione cristiana? Tali interrogativi trovano una sorta di ricapitolazione nella figura acuta e drammatica di Sigieri di Brabante che, nel desiderio di seguire tanto l’ispirazione aristotelica quanto un metodo rigorosamente razionale, giunge a scontrarsi con l’autorità religiosa e con gli stessi teologi, in particolare Tommaso, da cui aveva entusiasticamente ereditato numerose dottrine. L’analisi puntuale di Antonio Petagine, oltre a ricostruire con rigore uno spaccato storico, propone un’acuta e approfondita riflessione su quelle che per secoli sono state le categorie più importanti per comprendere la natura umana: ‘anima’ e ‘intelletto’.
Antonio Petagine (Bologna 1974) svolge attività di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano. Oltre a collaborare con riviste e centri di studi, ha lavorato alla traduzione italiana, di prossima pubblicazione, delle opere psicologiche di Sigieri di Brabante ed è autore del saggio Intelletto e corpo: il confronto tra Tommaso d’Aquino e Sigieri di Brabante apparso nel volume miscellaneo a cura di A. Ghisalberti, Dalla prima alla Seconda Scolastica. Paradigmi e percorsi storiografici, Bologna 2000.
Testo decisivo per il pacifismo contemporaneo, il "Lamento della Pace" (1517) fu steso nel contesto di un'Europa insanguinata da violenti conflitti armati tra gli Stati - compreso lo Stato della Chiesa - ma divenne ben presto un vero e proprio manifesto etico-politico. Secondo il"principe degli umanisti" l'uomo potrà raggiungere una pace autentica e completa soltanto se mediterà e praticherà l'amore nei confronti del Creatore e di ogni creatura. Con vigore espressivo e nobiltà di pensiero non comuni, Erasmo parla anche al nostro tempo confuso e dilaniato da troppe guerre assurde: esule e violata forse come non mai, la sua Pace personificata continua a invocare una fratellanza universale che l'uomo postmoderno non pare ancora in grado di vivere.
"Agostino, non è forse vero che tu ci richiami alla vita interiore? Quella vita, che la nostra educazione moderna, tutta proiettata sul mondo esterno, e tutta informata delle dominanti impressioni del mondo esterno, lascia illanguidire, e quasi ci fa venire a noia? Noi non sappiamo più raccoglierci, non sappiamo più meditare, non sappiamo più pregare." Legatario di queste annotazioni di Paolo VI, Carlo Cremona ce le offre come unica chiave di lettura della sua originale antologia, che abbraccia l'opera del grande Dottore della Chiesa.
Scritto da un Agostino trentaduenne all'indomani della conversione, il "Contra Academicos" è un dialogo filosofico in tre libri, basato sulle conversazioni realmente avvenute a Cassiciaco nell'autunno del 386. Il problema discusso nel I libro è il rapporto tra felicità e verità: per il giovane Licenzio all'uomo basta cercare la verità per essere felice; per il suo compagno Trigenzio, al contrario, occorre trovarla. Nel II e nel III libro Agostino in persona discute con l'amico Alipio, il quale sostiene il punto di vista degli Accademici "nuovi", secondo cui l'uomo non può ottenere conoscenze certe nel campo della filosofia. Con una serie di argomentazioni, Agostino cerca di mostrare che, invece, la verità è conoscibile con certezza.
Il manoscritto Modi Orandi Sancti Dominici (“I modi di pregare di san Domenico”) è una straordinaria opera della letteratura religiosa del Medio Evo che risalta soprattutto per la sua originalità. Infatti si tratta di una vera e propria guida suddivisa in nove sezioni per imparare a “pregare con il corpo”, come san Domenico appunto, che, per primo, sviluppò un “metodo” per vivere la preghiera, quindi la spiritualità, anche come espressione corporea e non solo verbale. Questo piccolo libro ripropone, attualizzandolo, l’antico testo, corredando e arricchendo ogni “modo” con un brano scelto dalla Sacra Scrittura, il commento artistico-meditativo dell’illustrazione originale e le indicazioni per mettere in pratica il momento di preghiera.
Bernadette Soubirous, dopo le apparizioni di Lourdes (11 febbraio – 16 luglio 1858), viene accolta nella casa delle Suore della Carità di Nevers, a Lourdes, e lì impara anche a leggere e a scrivere. Proprio da quel luogo di “rifugio” vengono scritte le prime lettere a diverse persone. Anche quando sarà a Nevers per diventare religiosa continuerà ad avere rapporti epistolari con diverse persone; in più appunterà in un quaderno, il Carnet de notes intimes, gli appunti delle sue meditazioni e dei pensieri spirituali. Questi costituiscono gli «Scritti» di santa Bernadette che vengono ora tradotti e pubblicati per la prima volta integralmente in italiano, insieme ad alcune testimonianze sugli ultimi giorni di vita della veggente di Lourdes.
Bernadette Soubirous nacque a Lourdes il 7 gennaio 1844. Dall’11 febbraio 1858 al 16 luglio dello stesso anno vide e parlò diciotto volte con la santa Vergine, che le appariva nella Grotta di Massabielle, presso le rive del fiume Gave, a Lourdes. Dopo le apparizioni, entrò a far parte delle Suore della Carità di Nevers e lì visse, quasi sempre, nella sua “cappella bianca” (l’infermeria) fino alla morte, avvenuta il 16 aprile 1879, ripetendo le parole: «Santa Maria, Madre di Dio, prega per me peccatrice». L’8 dicembre 1933 il papa Pio XI la dichiarò santa. A lei la Madonna rivelò il suo nome dicendo: «Io sono l’Immacolata Concezione».
Attraverso le figure di numerosi santi e possibile risalire al percorso che lega la mistica alla spiritualita. La ricerca e l'adesione allo spirito e l'avvicinamento alla conoscienza di Dio sono due aspetti diversi ma coniugati della fede. Nella dedizione totale dei santi si e dimostrata la forte coesione di questi due elementi, che divengono per tutti i fedeli ideali di vita.
La presente opera è una ricerca a tutto campo, che vuol cogliere l'origine, il significato e l'evoluzione del carisma di Charles de Foucauld e della sua particolare vocazione.Il testo è suddiviso in 6 capitoli così articolati: dopo aver tracciato un esauriente profilo biografico di fratel Charles, l'autore ricostruisce pazientemente le varie tappe della sua conversione e dell'esperienza monastica nella Trappa; mostra poi come la scoperta della vita nascosta di Gesù a Nazaret e la sua imitazione sia il motivo ispiratore di tutte le altre scelte compiute da Charles de Foucauld fino a diventare «piccolo fratello universale» e a donare la propria vita per amore dei fratelli musulmani. Nel capitolo conclusivo viene presentata diffusamente la spiritualità dei due più importanti istituti religiosi (i Piccoli Fratelli e le Piccole Sorelle) che sono sorti dopo la sua morte, collegandosi al suo specifico modo di seguire Gesù «all'ultimo posto». L'abbondanza delle citazioni permette di accedere direttamente a molti testi anche inediti, che documentano il lento fiorire di una eccezionale santità.
Destinatari
Laici e religiosi interessati a conoscere una delle figure più straordinarie del cattolicesimo contemporaneo. Testo di riflessione e di studio.
Autore
P. ANDREA MANDONICO, appartenente all'istituto religioso «Società delle missioni africane» (SMA), è attualmente docente di teologia spirituale presso la Facoltà teologica di Abidjan (Costa d'Avorio).
Santa Teresa d'Avila è forse la creatura umana che più di ogni altra è penetrata nel mistero di Dio. Teresa immagina l'incontro tra lei e Dio come un appuntamento di amore fra una farfalla e il grande Re. L'itinerario per arrivare alla stanza del sovrano viene descritto dalla santa nel suo libro il Castello interiore, un capolavoro assoluto della mistica cristiana. In questo libro l'autore, oltre a narrare la biografia della santa e a riportare alcune sue preghiere e poesie, ne riassume il viaggio interiore riportando le pagine più significative del Castello interiore. Un viaggio incontro a Dio descritto dalla grande mistica spagnola in maniera semplice ma coinvolgente.
Destinatari
Chi desidera conoscere la vita e il cammino spirituale della più grande mistica spagnola.
Autore
Giuseppino De Roma, sacerdote francescano conventuale, da molti anni scrive libri di esegesi biblica e di spiritualità. Diversi suoi testi, soprattutto quelli dedicati ai ragazzi, sono diventati dei veri best-seller e vengono ancora riproposti in nuove edizioni da più case editrici cattoliche. Ricordiamo solo alcuni titoli: La Bibbia per i ragazzi, Bibbia giovani, Salmi in tasca, Leggende cristiane.
Il lavoro del francescano padre Armando Quaglia è costituito da un raffronto tra due regole di vita religiosa, quella benedettina e quella francescana. Lungi dalla pretesa di dare un giudizio di valore, il libro è piuttosto un tentativo di ricercare, nel confronto delle due personalità, gli atteggiamenti spirituali che hanno determinato le linee di sviluppo delle rispettive direttive. In questo volume si caratterizzano i connotati delle due legislazioni, puntando sulle convergenze e accentuandole, ma non tacendo delle divergenze, ma mostrando la ricchezza spirituale e l'originalità di ciascuna, perché siano meglio interpretate e soprattutto realizzate nella pratica quotidiana.
Destinatari
In particolare gli appartenenti alle due grandi Famiglie religiose, benedettina e francescana.
Autore
Il francescano Armando Quaglia, scomparso tre anni fa, è stato uno dei massimi esperti di storia e legislazione francescana, ma ha condotto studi approfonditi anche sulla Regola di san Benedetto. Tra le sue opere più note ricordiamo: L'originalità della Regola Francescana, Sassoferrato 1979; Storiografia e storia della Regola Francescana, Falconara M.ma. 1985; La Regola Francescana, S. Maria degli Angeli 1987.