
una rilettura spirituale dell esperienza biblica dell esodo, all interno di tutta la storia della salvezza,come cammino di speranza, cammino di fede, cammino di salvezza, cammino di preghiera. L'evento dell'esodo e`stato, per israele, evento originario e fondante in cui il popolo tirato fuori dall'egitto e po rtato nella terra promessa, ha conosciuto il volto del dio liberatore e ha ricevuto la sua vera fisionomia di <popolo di dio>. Su questa esperienza religiosa e spirituale che e`stata di israele ed e`di ogni credente, si incentra questo libro che delinea l'edoso nelle s ue dimensioni fondamentali e poi lo assume come chiave di lettura per reinterpretare tutta la storia della salvezza. L'esodo viene cosi`prese ntato nella sua fisionomia originaria come <cammino di speranza>, che dalla schiavitu`porta isreale alla liberta. Ma esso e`anche cammino di fede>, che risponde alla crisi dell'es ilio babilonese e riporta in patria il piccolo resto che incarna la speranza per il futuro. E' <cammino di sal vezza>, che trova in gesu- nuovo mose`e definitivo agnello pasquale- il suo decisivo compimento e la rivelazione del suo senso piu`pieno.infine,l esodo e`<cammino di preghiera>celebrato nei salmi, che ne cantano le meraviglie e la gioia.
Shahak, ebreo israeliano nato in Polonia, deportato a Belsen, residente in Israele da oltre quarant’anni, intraprende uno studio avvincente e provocatorio per dimostrare fino a che punto lo Stato laico di Israele è stato dotato dall’ortodossia religiosa di una natura odiosa e potenzialmente funesta
I numerosi movimenti mistici fioriti in seno al giudaismo nella sua storia plurimillenaria rappresentano il tentativo di spiegare i rapporti tra Dio e la creazione, tra Dio e l'uomo, tra Dio e Israele secondo criteri solo parzialmente identificabili con quelli della religione normativa. A partire dal XII secolo le dottrine mistiche diffuse oralmente o affidate alla scrittura all'interno di cerchie elitarie furono denominate genericamente Cabbalà, "tradizione". In questo volume, Roland Goetschel, direttore del Centro di studi ebraici della Sorbona, ne analizza l'evoluzione sulla base dei più recenti orientamenti critici, fornendo al lettore anche meno esperto una sintesi efficace di oltre mille anni di storia della mistica ebraica.
Non sono uno storico né un esperto di filosofia ebraica, e nemmeno uno studioso del sionismo e dell'Olocausto; non pretendo di giungere a delle conclusioni scientifiche su questi argomenti. Il positivo sviluppo di nuovi orientamenti all'interno delle scienze ebraiche non può esentare il singolo dall'esprimere un giudizio su questi problemi, per arrivare a una visione del mondo chiara e personale. La diaspora, l'Olocausto, le questioni morali legate al contrasto arabo-israeliano e in particolare a quello con i palestinesi non sono questioni da lasciare esclusivamente a ricercatori e esperti, ma costituiscono una parte della nostra esistenza e della costruzione dell'identità di ognuno di noi. (A. B. Yehoshua).