Il numero di Limes 2/18 è dedicato a un paese grande e geopoliticamente cruciale, ma soprattutto ermetico ai più: il Giappone.Dalla struttura amministrativa alla figura dell’imperatore, passando per la politica estera, l’economia, la cultura, le alleanze internazionali e l’apparato militare, Limes si addentra nella realtà giapponese per spiegarne il funzionamento e il forte impatto strategico negli equilibri asiatici (e non solo).All’interno di uno scacchiere ingolfato dall’incontro-scontro tra alcuni dei principali attori geopolitici mondiali, il paese del Sol Levante sembra mostrare i segni di un incalzante ritorno sulla scena, determinante per il futuro dell’intera regione dell’Asia-Pacifico.Limes, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo, è stata fondata nel 1993 e si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa.
Sono passati cinque anni, da quella sera. Due giorni appena di Conclave, e dopo la scossa imponente arrivata il mese prima con le dimissioni di Benedetto XVI, un altro fatto imprevedibile: dalla loggia di San Pietro si affacciava Francesco, il primo Papa latinoamericano, quello che i Cardinali erano andati a prendere «quasi alla fine del mondo».
Si è capito in fretta che quel «fratelli e sorelle, buonasera» con cui papa Bergoglio salutò per la prima volta i fedeli, e il gesto altrettanto inedito di chinarsi davanti a loro per domandare la benedizione del popolo «per il suo Vescovo», erano solo i primi segni di grandi novità in arrivo.
In questi anni, Francesco ce ne sta proponendo tante. Lo fa usando sempre lo stesso metodo: parole e gesti insieme, inseparabili. Così, per esempio, all’insistenza sulla «Chiesa in uscita» e le periferie si accompagnano le visite insolite con cui inizia sempre i suoi viaggi (il carcere, la casa d’accoglienza, il quartiere-banlieue). L’urgenza di trattare i migranti come persone viene richiamata mentre lui stesso accoglie i profughi a Lesbo. Alla condanna della «terza guerra mondiale a pezzi» si affiancano le iniziative che hanno permesso di gettare ponti dove c’erano solo muri (tra Usa e Cuba, nel Centrafrica, in Colombia; e in Siria, Russia, Cina...). La «preferenza per i poveri» si intreccia con gesti concreti e simbolici, dal pranzo con i senzatetto al rifugio aperto in Vaticano, alla lavanda dei piedi del Giovedì Santo. E via dicendo, in una serie di fatti che danno una luce più intensa anche a quelli che potrebbero sembrare soltanto “richiami morali”, come le parole contro i crimini dell’«economia dello scarto» o a favore di una politica che serva il bene comune - urgenza che ricordavamo proprio il mese scorso e che resta decisiva qualsiasi sia il risultato delle elezioni avvenute nel frattempo (questo giornale viene stampato prima del 4 marzo...).
Possiamo resistere davanti a questi fatti, fermarci a una lettura superficiale, ridurne la portata riconducendoli nel recinto degli schemi abituali, e ritrovarci a parlare di sociologia, di pauperismo, persino di vicinanza o meno alla Tradizione. Oppure possiamo lasciare che quell’unità così potente di parole e gesti - la testimonianza di Francesco - ci provochi fino in fondo, fino alla sua origine. Che lui stesso, da subito e in mille modi, chiama l’«essenziale», «il cuore del Vangelo», il «primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti”». Un annuncio rivolto a tutti, come si è visto in maniera clamorosa durante l’Anno della Misericordia. E capace di rendere ancora più radicale il confronto avviato dai suoi predecessori, e in particolare proprio da papa Ratzinger, con il caotico «cambiamento d’epoca» di cui, poco alla volta, stiamo prendendo coscienza.
Cinque anni sono pochi per abbozzare bilanci. Ma possono essere l’occasione per fermarsi e riprendere il filo di una domanda decisiva: ma a noi - a me - cosa chiede tutto questo? Che strada sta indicando il Papa? Cosa ci propone e cosa ci offre?
È il tentativo che facciamo con il “Primo Piano” di questo numero. Intervistando testimoni significativi. Raccontando storie che “fanno vedere”. E usando come bussola un testo che risale a pochi mesi dopo l’elezione di Francesco, ma che è tutt’altro che superato. Anzi, è decisivo per capire: è l’Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica da lui stesso indicata come suo «documento programmatico». Il titolo dice già molto: la gioia del Vangelo. Non è un caso, come osserva il cardinale Luis Tagle, uno degli uomini più vicini al Papa: «Francesco mette l’accento sulla gioia. C’è una tendenza nel mondo contemporaneo, non solo nella Chiesa, a sentirsi stanchi e tristi. La vita familiare, lo studio, il lavoro: sono vissuti come un peso. Ma noi abbiamo la vera ragione per essere lieti: Gesù, morto e risorto, è vivo ed è la nostra speranza».
In fondo è questo che indica il Papa, con parole e gesti. E noi «non desideriamo altro che seguirlo», come ha scritto don Julián Carrón alla Fraternità di CL dopo l’udienza del 2 febbraio, domandando «allo Spirito di Cristo risorto di aiutarlo a portare il peso di tutta la Chiesa». Buona lettura. E buona Pasqua.
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno. • Ordinario della messa. • Introduzione liturgico-spirituale alle domeniche
e feste. • Sommario delle domeniche, feste
e commemorazioni liturgiche del mese.
PUNTI FORTI
• Il più economico nel panorama dei periodici liturgici mensili.
Sommario.
Per comunicare meglio
I casi difficili / Parlare di se stessi all’inizio del ministero in una comunità
Dossier: I nostri modi di dire
Lasciarsi guidare dallo Spirito: quale significato assume nel contesto contemporaneo?
Lasciarsi guidare dallo Spirito: prospettiva biblica
Guida dello Spirito e lettura delle Scritture
Sussidio: Settimana vocazionale
Il tema del mese:
Fraternità nell’esperienza scout
Sommario
3 Editoriale Riccardo Cascioli
6 La pagina dei lettori
7 La versione di Barra Gianpaolo Barra
8 Rassegna stampa
10 Crisi della fede, Olanda a rapporto Lorenzo Bertocchi Abstract
16 Chiese in rosso Marta Petrosillo
18 Culle vuote, Italia alla deriva Vincenzo Sansonetti Abstract
20 Bambini senza diritti Benedetta Frigerio
22 Rosario Livatino, un vero giudice antimafia Andrea Zambrano Abstract
25 Verrà un giorno Serafino Tognetti
26 Nostra Signora di Mariazell Rino Camilleri
28 Pillole di apologeticq Gianpaolo Barra
41 Anime vittima Saverio Gaeta
44 L'interpretazione della Bibbia Nicolò Tarquini
46 Prove che non si trovano Umberto Fasol
48 Leone Magno e la Quaresima Maurizio Schoepflin
50 La trasgressione di non concedersi Giovanni D'Ercole Abstract
53 La clonazione è tra noi Giacomo Samek Lodovici
56 L'inevitabile ateismo Mario Iannaccone
58 Parole proibite Andea Zambrano
59 Don Camillo sul crinale - Olio di Stalla Lorenzo Bertocchi
60 Biblioteca Vincenzo Sansonetti
61 Secolo senza Grazia Nicola Canali
62 Catechismo Stefano Biavaschi
62 Il Magistero Claudio Crescimanno
63 Vivaio Vittorio Messori
Dossier
Humanae vitae, la pietra d’inciampo AA. VV. Abstract
Le sorti di un'enciclica Aldo Maria Valli
Storia e contestazione di una profezia Renzo Puccetti
Un insegnamento certo e immutabile Giorgio Carbone
Il cuore dell'amore Tommaso Scandroglio
Sommario
«DOV’È CHE IL NOSTRO POPOLO È STATO CREATIVO?»
Conversazioni di papa Francesco con i gesuiti del Cile e del Perù
LA QUESTIONE DI GERUSALEMME CAPITALE
BRACCONAGGIO: UN PROBLEMA MORALE E UN FALLIMENTO DEL MERCATO
«SOAP OPERA», MOLTO PIÙ CHE INTRATTENIMENTO
Storia e sviluppo di un genere di culto
AUMENTANO I MURI TRA I POPOLI
EDITORIALE
Segreti – approvazioni – confusioni, “autentici” segni di questi tempi
di Piero Mantero
APPARIZIONI
Le apparizioni mariane di Limanovà
PROFEZIE
Le profezie della Madonna delle Lacrime di Bordeaux
di Marie Verenne
SEGNI STRAORDINARI
Padre Pio da Pietrelcina
Centenario della stigmatizzazione
di don Marcello Stanzione
FENOMENI MISTICI
Levitazione e voli estatici nelle vite dei santi
di Glenn Dallaire
PURGATORIO
Luisa Piccarreta e il purgatorio
MIRACOLI
I miracoli di san Charbel continuano
di Jean Claude e Geneviève Antakli
MESSAGGI
Difendete con coraggio ciò che è di Dio / Cercate l’umanità addormentata / Figli miei, vedo le vostre croci / Maria ai piedi della croce / La zizzania si sta dividendo dal grano / Ho bisogno di nuovi apostoli / Bisogna sempre combattere contro il nemico / L’uomo guarda ma non vede, ode ma non ascolta / Non ascoltate la falsa pace che si vede nel mondo / Rafforzate la vostra fede con la preghiera
CATERINA BARTOLOTTA
Caterina Bartolotta la salvezza dell’anima
di Fernando Conidi
APPARIZIONI
Le apparizioni della Madonna a Marta (Viterbo)
seconda parte
di Giancarlo Baldini
GHIAIE DI BONATE
I fatti e i misfatti dell’inquisitore
(prima parte)
a cura di Alberto Lombardoni
RETROSPETTIVA STORICA
A Medjugorje la cosa è cominciata così
del prof. Gino Ragozzino
RIFLESSIONI DI UN SACERDOTE
Gli alberi dell’anno
di Vincenzo Mercante
Biografia e bibliografia degli uomini di Dio. Questo potrebbe essere il sottotitolo del fascicolo. Non interessa lo studio e l’esame di «profeti» odierni o del fenomeno della profezia oggi. Anche se alla fine ci si interroga se ci sono ancora profeti «in mezzo a noi». Il fascicolo arresta la riflessione al Nuovo testamento. Perché? Perché si ritiene importante anzitutto fondare il discorso sulla specificità biblica dell’istituzione profetica antico-testamentaria. La sua corretta comprensione e il suo compimento in Cristo è la condizione imprescindibile per riflettere poi sulla profezia e i profeti nella Chiesa e nel mondo odierno. La presunzione è quella di offrire una riflessione che ponga le basi per lo sviluppo di una vera e propria teologia della profezia cristiana oggi.
Per eliminare moltissimi dei malintesi che circolano nella letteratura odierna sul tema è utile stabilire con precisione chi sia veramente il profeta (prima parte del fascicolo) a partire dalle esperienze dei profeti biblici (seconda parte del fascicolo). I profeti sono coloro che anzitutto ascoltano la Parola e se ne lasciano plasmare. La loro produzione bibliografica non si può assolutamente scindere dalla loro biografia. Se non spuntano profeti, significa che Dio fa silenzio. E se sta in silenzio vuol dire che sceglie di non intervenire nella storia?
Ma il Padre non sta in silenzio e non comunica a intermittenza. Comunica perché è Dio. Sempre. È Parola incessante. Il problema è la recettività, la capacità di «ascoltare», di «cogliere», di «riconoscere» la sua Parola come si presenta nella storia.
Ecco l’obiettivo: aiutare noi e il nostro lettore a riappropriarci degli strumenti utili a scovare oggi, tra le pieghe di questa storia, tutti quegli indizi che ci possono condurre a rintracciare la presenza di Dio, a riconoscerne la Parola viva e attuale.
Il tema della preghiera affrontato da un punto di vista antropologico.
Assieme alla meditazione, la preghiera è fondamento dell’esperienza umana, al di là di ogni speculazione anche teologica. Il pregare, come il riso e il pianto, è espressione immediata di bisogni e di emozioni personali, è l’umanità che si manifesta nella sua immediatezza.
Quindi, prima di chiedersi l’utilità della preghiera, è necessario interrogarsi sull’originarietà dell’atteggiamento del pregare. a preghiera in questo caso non è solo una consapevolezza olistica cognizione, emozione, azione , ma è una spinta totale, una pressione della realtà dell’uomo che dal percepirsi come diviso e frammentato d’improvviso si coglie unito in s e conciliato. Un’esperienza che apre una breccia per la quale non si sa più se è l’uomo che si rivolge a Dio o se è Dio che si rivolge all’uomo.
Che cos’è la liturgia delle ore? Vorrei recitarla, ma come e quando si prega? La possono recitare solo i sacerdoti e i religiosi? La liturgia delle ore e il breviario sono la stessa cosa? Cosa significa proprio del tempo, invitatorio, comune? Tutte queste domande da oggi hanno una sola risposta: “Con acqua viva”, una nuova edizione che rivoluziona e facilita la recita di lodi, ora sesta, vespri e compieta. Basta andare alla data del giorno corrente e tutto quello che devi fare ti viene indicato passo dopo passo, senza dover continuamente andare avanti e indietro per cercare gli inni, le letture brevi, l’antifona per il “Benedictus” e per il “Magnificat”, l’orazione. Ogni mese “Con acqua viva” mette alla portata di tutti, soprattutto di quei laici che vogliono iniziare a celebrarla individualmente, la liturgia delle ore, la preghiera liturgica più importante dopo la santa Messa! Recitando le lodi, l’ora sesta, i vespri e la compieta, infatti, il cristiano si unisce alla preghiera che Cristo, unito al suo Corpo, eleva al Padre. Santifica così la giornata intera, che viene ritmata dall’ascolto della Parola di Dio, fonte d’acqua viva che disseta per sempre. Nell’arco della giornata ritroviamoci al pozzo con Gesù e chiediamo anche noi, come la Samaritana, quell’acqua che fa vivere in eterno e che ci dà la vera gioia del cuore.