
La Parola di Dio, contenuta nel libro della Bibbia, è un regalo per tutta l’umanità e, in modo del tutto speciale, per ciascuno di noi. Ma per crescere nell’amore verso la Parola è necessario allenarsi e perseverare nella lettura.
Mons. Jonas Abib, con La Bibbia giorno per giorno, presenta un metodo eccellente per farci realizzare con successo questo impegno. È un «libro-ricetta» per tutti coloro che desiderano conoscere la Parola di Dio, che cercano l’intimità con il Signore e un vero incontro con lui.
Destinatari
Un volume destinato a tutti i cristiani.
L’autore
Jonas Abib è nato nel 1936 in Brasile. Laureato in teologia presso l’Istituto Teologico Salesiano Pio XI, è stato ordinato sacerdote nel 1964. Dopo un’esperienza di insegnamento nella Facoltà di Scienze e Lettere di Lorena (San Paolo), nel 1971 è entrato in contatto con il Rinnovamento Carismatico Cattolico e nel 1978 ha fondato la Comunità Canto Nuovo, con la missione di evangelizzare attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Nel 2007 padre Abib ha ricevuto il titolo di monsignore da Benedetto XVI, su richiesta del vescovo di Lorena. Numerose le pubblicazioni all’attivo, tra cui, in italiano, La lotta personale per risolvere i problemi della vita interiore (2006).
Argomenti di vendita
Un metodo semplice, accessibile ed efficace per leggere la Bibbia quotidianamente, meditandone e approfondendone i contenuti e traendone una fonte d’ispirazione per la vita di tutti i giorni.
Il volume si concentra sull’attualizzazione della Parola, sul richiamo dell’autentico spirito cristiano e sul senso liturgico di questo tempo forte, proponendo anche un invito alla preghiera dei fedeli da celebrare nelle comunità, nelle famiglie e nei gruppi biblici e nelle varie assemblee liturgiche. Il richiamo ad alcuni testimoni ha lo scopo di mettere in discussione la nostra fede, il modo con il quale viviamo i valori del Vangelo e facciamo nostro il realismo dell’incarnazione.
l’autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia e in filosofia, insegna Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e si occupa di dialogo interreligioso e dell’islam presso la Pontificia Università Urbaniana. Presso il Convento San Francesco in Maddaloni (Caserta) dirige il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture. Collabora a molte iniziative editoriali, a riviste e giornali, ed è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Catholica. Cum ecclesia et cum mundo (Messaggero, 2004); Henri-Louis Bergson. Anima e corpo (Messaggero, 2005); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria, in due volumi (San Paolo, 2006-2007).
«Bisogna leggere Adamo come la terra interiore, Noè come l’ingresso nel cuore, Abramo come il superamento dell’io, Mosè come l’ingresso nel gruppo, Davide come la liberazione interiore, Giovanni Battista come l’annuncio dell’uomo nuovo e Gesù come l’avvento dell’uomo nuovo.
Facendoci rileggere dall’interno le grandi figure della Bibbia che pensiamo di conoscere bene, padre Philippe Dautais, con il suo libro spoglio, efficace e profondo, prepara il mondo di domani. Del cristianesimo noi abbiamo conosciuto un volto. Altri ne seguiranno.Vi è un cristianesimo del futuro e della profondità che chiede solo di venire alla luce. Servono voci che parlino. Questa è una».
Dalla Prefazione di Bertrand Vergely
Destinatari
Un ampio pubblico di religiosi e credenti.
L’autore
Padre Philippe Dautais, sacerdote della Chiesa ortodossa rumena, anima da ventisei anni il Centro di studi e di preghiera SainteCroix in Dordogna, vicino a Bordeaux, dove propone sessioni di studio e ritiri.
Argomenti di vendita
Un volume che attraversa vari campi del sapere, collegando teologia, patristica e spiritualità con antropologia e psicologia. Una lettura interessante anche per un pubblico laico.
Nell’uso comune della lingua italiana parlare di “missione” assume diversi significati. Questo volume muove dalla consapevolezza che, dietro un tema che tanta massificazione mediatica ha oggi così inflazionato, sussiste ancora una fecondità di non poco rilievo, se è vero che – come amava ripetere Giovanni Paolo II – «la chiesa o è missionaria, oppure non è più nemmeno evangelica».Viene analizzato anzitutto il concetto di missione a partire dall’attualità del fenomeno religioso nell’età contemporanea. Una particolare attenzione viene dedicata al concilio Vaticano II e agli sviluppi post-conciliari. La riflessione condotta prepara poi il campo per una ricerca sulle radici storico-bibliche del tema, per gettare infine uno sguardo più consapevole e maturo verso le forme della missione di ieri, di oggi e di domani.
Destinatari
lCristiani desiderosi di formazione, catechisti, gruppi e movimenti.
Gli autori
Severino Dianich, prete della diocesi di Pisa, si è laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, è stato professore ordinario di ecclesiologia e cristologia alla Facoltà di Teologia di Firenze, dove ha diretto un Master in Teologia e Architettura di Chiese. Negli ultimi dieci anni la sua ricerca si è orientata sui problemi della relazione fra espressioni artistiche e riflessione teologica. Della sua vasta bibliografia basti ricordare La chiesa mistero di comunione (Marietti, 1990); La Chiesa e le sue chiese. Teologia e architettura (San Paolo, 2009); Per una teologia del papato (San Paolo, 2010), La chiesa, una “realtà complessa” tra istituzione e mistero (San Paolo, 2010).
Bert Jan Lietaert Peerbolte, studioso olandese di Nuovo Testamento, ha ultimato i propri studi teologici in Groningen e Leiden, dove ha conseguito il dottorato nel 1995. Ha insegnato presso l’Università di Utrecht (1999-2000) e la Kampen Theological University (2000-2008). Da settembre 2008 è docente ordinario di Nuovo Testamento presso la Vrije Universiteit di Amsterdam. Il suo campo di ricerca comprende gli studi paolini, il libro dell’Apocalisse e il giudaismo antico. Con San Paolo ha pubblicato il saggio Paolo il missionario.Alle origini della missione cristiana (2006).
Da alcuni decenni, la teoria detta delle «due fonti» è la più seguita tra gli specialisti per illustrare la nascita dei vangeli sinottici. I redattori dei vangeli di Matteo e di Luca avrebbero attinto a due fonti: il vangelo di Marco e una fonte chiamata «fonte Q». L’ipotesi dell’esistenza di questo documento è stata formulata nel XIX secolo, rivelandosi particolarmente feconda.
Ma in che modo è possibile ricostruirne il testo? Qual è il suo contenuto teologico? Quale il volto di Gesù che ne emerge? Queste le domanda a cui tentano di rispondere Nathalie Siffer e Denis Fricker. Dopo aver introdotto i lettori nella storia della formazione dei vangeli, gli autori invitano a visitare il cantiere della ricostruzione della fonte Q: il documento – essenzialmente una raccolta di parole e di discorsi di Gesù – ne traccia un ritratto originale e inedito, che ha tutti gli elementi per essere ritenuto molto antico.Tra le righe affiorano preziose informazioni non solo sul maestro di Galilea, ma anche sui primi discepoli di Gesù, sulla loro teologia ed ecclesiologia.
Destinatari
Religiosi e studenti che nel testo troveranno un ritratto originale e inedito di Gesù, che ha tutti gli elementi per essere ritenuto molto antico.
Gli autori
Nathalie Siffer è dottore in teologia, professore associato di Nuovo Testamento presso la facoltà di teologia cattolica dell’università di Strasburgo.
Denis Fricker è dottore in teologia, professore associato di Nuovo Testamento presso la facoltà di teologia cattolica dell’università di Strasburgo e già direttore dell’Istituto di pedagogia religiosa.
Lo studio si prefigge di condurre il lettore a scoprire il valore e l’utilità dell’analisi retorica applicata alle lettere paoline. Il metodo, piuttosto innovativo nel panorama italiano, penetra la struttura argomentativa dell’epistolario mediante i processi che hanno caratterizzato la classicità retorica grecoromana. L’Apostolo ritraduce teologicamente l’antica scienza, applicandola al mistero del Cristo. La corretta lettura retorica aiuta a cogliere diverse affermazioni paoline riguardanti rilevanti tematiche che sondavano la novità della fede cristiana.
Destinatari
Un pubblico di studenti o appassionati di esegesi, che potranno avvalersi di un testo dalla lettura scorrevole che può rappresentare un ottimo primo passo per lo studio delle Lettere paoline.
L'autore
Francesco Bianchini (1972) è un presbitero dell’Arcidiocesi di Lucca. Ha conseguito il dottorato in scienze bibliche nel 2006 al Pontificio Istituto Biblico. Attualmente insegna Lettere paoline presso l’Istituto di Scienze Religiose di Pisa, lo Studio Teologico Interdiocesano di Camaiore (Lucca), affiliati alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze, e presso la Pontificia Università Urbaniana. Esperto in modo particolare degli scritti paolini, è autore della monografia L’elogio di sé in Cristo. L’utilizzo della “periautologia” nel contesto di Filippesi 3,1 4,1 (Roma 2006), nonché del commentario alla Lettera ai Galati (Roma 2009) e alla Lettera ai Filippesi (San Paolo, 2010).
La Bibbia conosce, pratica e raccomanda l’ospitalità nei confronti dello straniero o forestiero, ovvero di chi, come vuole l’etimologia dei due termini, è “extra”, cioè fuori dal proprio gruppo di appartenenza (terra, lingua, cultura, istituzioni e religione) e può vivere solo in forza della solidarietà e dell’accoglienza. Non è possibile attendersi dal testo biblico un discorso coerente e unitario sullo straniero. Ma se dal piano storico si passa alla lettura e all’analisi dei testi biblici più importanti, si può intravedere una linea che attraversa sia l’Antico che il Nuovo Testamento, conducendo all’affermazione di un’umanità ospitale dove nessuno sia più straniero all’altro, sul piano interpersonale e su quello politico-culturale.
Destinatari
Cristiani desiderosi di formazione, catechisti, gruppi impegnati nell’integrazione culturale.
Gli autori
Carmine Di Sante si è specializzato in Scienze Liturgiche al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo di Roma e si è laureato in Psicologia all’università “La Sapienza” della stessa città. Già professore presso l’Istituto Teologico di Assisi, collabora come teologo con il SIDIC di Roma.Tra le sue opere più recenti: L’uomo alla presenza di Dio (Queriniana, 2010); La morte finestra sull’esistenza (Cittadella, 2010); L’umano buono e i vizi capitali (Cittadella, 2009); Dio si racconta. L’amore trinitario (Pazzini, 2008); Decalogo: le dieci parole. Comandamento e libertà (Cittadella, 2007); La passione di Gesù. Rivelazione della non violenza (Città Aperta, 2007). Federico Giuntoli è professore invitato di esegesi dell’Antico Testamento alla Pontificia Università Urbaniana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Presso l’Istituto Biblico ha conseguito sia la Licenza che il Dottorato in Scienze Bibliche con una tesi sul libro della Genesi moderata dal prof. Jean-Louis Ska. È autore di vari contributi, particolarmente nel suo campo di specializzazione: il Pentateuco.Tra i suoi ultimi lavori, una introduzione al corpus dei primi cinque libri della Bibbia:“Il Pentateuco”, in L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria (a cura di P. Merlo, Carocci, 2008) e un saggio di riflessioni bibliche: L’anima dei luoghi. Un itinerario biblico dal “deserto” al “giardino” (San Paolo, 2009).
In questa nuova traduzione del libro del Deuteronomio annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli: il primo, filologico-testualelessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell’influsso del contesto su di essi. Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblici. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, la dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità. L’introduzione segue una precisa articolazione: a) il titolo, l’importanza e il posto del libro nel canone; b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi...); c) le linee teologiche fondamentali; d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione). Particolare attenzione viene riservata al suo uso nel calendario liturgico.
Destinatari
Studiosi, gruppi biblici, studenti universitari.
Autrice
Grazia Papola, nata a Nuoro nel 1968, è una suora orsolina di san Carlo. Ha conseguito il baccalaureato in teologia alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico e il dottorato in Teologia Biblica alla Pontificia Università Gregoriana. Insegna alla Facoltà Teologica di Milano e all’Istituto di Scienze Religiose “San Pietro Martire” di Verona.
Si può immaginare un commento di Gesù alle parole di Paolo? Storicamente la domanda fa sorridere, ma Aristide Fumagalli lo ha percepito a proposito di un celebre testo paolino, l’Inno alla carità (1 Corinzi 13). In esso, e in particolare nei vv. 4-8, la carità o l’amore cristiano è condensato in una serie di atteggiamenti dietro ai quali si intravvede un “ritratto di Gesù”. Nella lettura di alcune parabole evangeliche l’autore ha colto come un’eco amplificata delle parole di Paolo o, se si vuole, un ampio contesto che le illumina. Così, attraverso le parabole, è la voce stessa di Cristo a delineare il volto autentico dell’amore.
Destinatari
Un ampio pubblico, particolarmente indicato per le coppie.
L’autore
Aristide Fumagalli, sacerdote dal 1991, ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna Teologia morale presso il Seminario Arcivescovile di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Parlava loro in parabole. Pagine evangeliche per la coppia e la famiglia (2007), Come lui ha amato. L’Eros di Gesù (2010), Il cuore ferito. Perdere un amore restare nell’amore. Tre prospettive cristiane sui matrimoni falliti (2010).
C’è un punto “Zero” dal quale è necessario ricominciare.“Zero” nel senso che “Gesù” non vale a nulla per il mondo contemporaneo; “Zero” è quello che ne sappiamo, credendo di sapere tutto; “Zero” per azzerare i pregiudizi. Questo libro è stato scritto per le tante persone che sentono simpatia nei confronti del Nazareno ma che sono frastornati e confusi dalle tante parole che si dicono su di lui. Un libro per chi crede di credere e per chi crede di non credere. Il testo, diviso in due parti, affronta prima una serie di temi che, con semplicità, danno fondamento alla fede in Gesù: la sua esistenza storica, le fonti da cui attingerne la conoscenza, l’interpretazione dell’annuncio e, in seguito, propone una rilettura spirituale della vita e del messaggio di e su Gesù di Nazareth. Il libro vuole superare le mode delle dietrologie e dei complottismi e recuperare con forza l’annuncio su Gesù dei suoi discepoli che formano la Chiesa.
DESTINATARI
Per chi desidera avvicinarsi davvero alla figura di Gesù Cristo.
AUTORE
Paolo Curtaz, valdostano, medita il vangelo e lo condivide sul sito www.tiraccontolaparola.it e tiene i contatti con i suoi amici con il blog www.paolocurtaz.it. Spezza la Parola con numerosi cercatori di Dio in giro per l’Italia e attraverso internet. È presidente dell’associazione culturale Zaccheo. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Cristiano stanco? (20044), Convertirsi alla gioia (20053), In coppia con Dio (20065), La Parola spezzata (2006), La Parola compiuta (2007), La lettera perduta (20082), La Parola incarnata (20082), Dov’è Colui che è nato? (2009). Per i ragazzi ha pubblicato Mattia va alla Prima comunione (2010). Le sue pubblicazioni sono tradotte in rumeno, polacco, spagnolo e portoghese. Collabora alla rivista “Parola e preghiera”.
Quanto sappiamo effettivamente su Gesù di Nazaret? Quanto sono attendibili i Vangeli e le altre fonti, e in quale misura gli storici e i teologi concordano su tali dati? Qual è l’effettivo valore delle prove documentarie?
In questo libro destinato al grande pubblico, John Dickson, docente universitario e conduttore di documentari, si propone di rispondere a simili interrogativi. Passando in rassegna la documentazione antica, intervistando gli esperti di spicco e facendo ricorso a un efficace metodo storico, egli definisce con chiarezza l’affidabilità o la non affidabilità delle varie fonti, interpretazioni e argomenti.
Il cristianesimo si definisce con orgoglio religione storica. John Dickson sottopone quest’affermazione a una verifica serrata e mette in luce, nello stesso tempo, quanto essa sia significativa e come Gesù fosse diverso rispetto ai modi nei quali spesso lo si raffigura oggi.
Destinatari
Un libro divulgativo destinato a un ampio pubblico, che potrà avvalersi del supporto di utili box esplicativi.
L'autore
John dickson è Senior Research Fellow (docente e ricercatore) presso il dipartimento di storia antica della Macquarie University (Sydney) e direttore dell’Australia’s Centre for Public Christianity, un’organizzazione indipendente di ricerca e comunicazione che promuove la comprensione della fede cristiana. Autore di oltre una dozzina di libri di ampia diffusione, è oratore di successo, conferenziere e opinionista sul tema del significato contemporaneo della storia del cristianesimo.
La Nuova Edizione della Bibbia Via Verità e Vita è frutto della collaborazione tra Edizioni San Paolo e Paoline Editoriale Libri.
Una Bibbia completa con
Tre livelli di note: teologiche, esegetiche, liturgiche per esplorare tutta la profondità del testo biblico.
30.000 passi paralleli, redatti dagli autori in fase di commento, singolarmente verificati. Passi paralleli intratestuali (che rimandano ad altri passi dello stesso libro) e intertestuali (che rimandano a passi di altri libri biblici).
Tutto il testo biblico, introduzioni, note, ricca dotazione di apparati, atlante biblico a colori. In un solo volume di oltre 3000 pagine.
Aggiornata
nuove e ampie introduzioni ai libri biblici, frutto dei più recenti studi ed elaborate da autorevoli biblisti italiani coordinati da Gianfranco Ravasi (Antico Testamento) e Bruno Maggioni (Nuovo Testamento).
Tutte le note e le introduzioni sono state redatte a partire dalla nuova versione Cei del 2008.
aUToReVole e aCCessiBile
linguaggio chiaro e semplice: tutti i termini sono spiegati e viene ridotto al minimo l’uso delle abbreviazioni per consentire a tutti di gustare la ricchezza del testo biblico.
Un testo autorevole per la qualità dei collaboratori, docenti delle principali Facoltà Teologiche italiane, e per l’attenzione agli aspetti storici, testuali e teologici.
edizione telata con cofanetto.