“L’Antico e il Nuovo Testamento sono il Grande Codice dell’Occidente”: muovendo da tale considerazione nasce l’idea di questo libro: dieci passi biblici - cinque dell’Antico, cinque del Nuovo Testamento - sui quali alcuni grandi filosofi hanno elaborato pensieri tanto audaci, quanto fecondi. - Tommaso d’Aquino, Kant, Hegel, Schelling, Rosmini, Kierkegaard, Levinas, Mancini, Pareyson, Cacciari: come celebri passi biblici (Abramo e Isacco, la lotta di Giacobbe con l'Angelo, Gesù sulla Croce...) sono stati letti da questi pensatori. - Il libro, con il contrappunto di passi biblici e commenti filosofici, mostra come la Bibbia possa essere considerata l’ispiratrice di alcune delle idee più feconde della filosofia.
Il racconto in prima persona di alcune delle donne più famose della Bibbia, che ci introducono agli usi e costumi del tempo, giudaici ed egiziani, babilonesi, persiani ed ellenistici. Sono mogli, vedove, madri, figlie, sorelle di personaggi più o meno famosi. Si tratta, per fare qualche nome, di Abigail e di Betsabea, di Tamar, di Giuditta, di Sara e di Ester.
Nella Bibbia si mangia e si beve molto: sono essenzialmente vino e carni ad accompagnare gli episodi più importanti, lieti ma anche infausti; e sono le donne che solitamente allestiscono il banchetto che è, sempre, il preludio o il compimento dei più grandi eventi della storia della Salvezza.
Con singolare intuito l’Autore convoca venti donne “bibliche” e fa loro raccontare il ruolo avuto o l’esperienza fatta in occasione di un banchetto, riuscendo a evocare anche i loro sentimenti più profondi e le emozioni. Un modo per riscoprire la Bibbia da un punto di vista femminile del tutto originale.
Prefazione di Giovanni Claudio Bottini ofm.
Questo libro ha un obiettivo ambizioso: spazzare via un cristianesimo fatto di riti, dottrine, strutture, che ricopre con la polvere dell'abitudine e dell'incredulità mascherata da religione la memoria viva della parola e dell'azione di Gesù. È ora di chiederci quanto Vangelo ci possiamo permettere nella nostra vita. È ora di chiederci se sia possibile parlare di fede o di religione senza conoscere Gesù. Se sia immaginabile pensare a Dio senza confrontarsi con Lui. Se sia sensato impegnarsi per un mondo migliore senza ascoltare le sue parole. Leggendo il Vangelo noi vediamo un vero uomo, un vero maestro di umanità che continuamente cerca di rivelare il mistero che percepisce dentro e fuori di sé: quello di un Dio che chiama Padre. Per questa sua fede Gesù è morto e risorto. Per questa fede è necessario lottare e testimoniare ancora oggi. Togliendo la polvere che ha ricoperto il volto di Gesù.
Per i cristiani odierni che abitano nelle «terre dell'ombra» del disincanto e del dubbio, il modo principale per tenere vivo il desiderio di continuare a camminare alla sequela del Risorto verso Dio, cioè verso la risurrezione con Cristo e come lui, resta la preghiera. E tra le tante preghiere possibili, i Salmi dell'Antico Testamento hanno, da questo punto di vista, un'elevata fecondità spirituale. Don Manzi, con profondità e competenza, guida il lettore a riscoprire i fondamenti della fede cristiana nella "vita eterna" partendo dall'analisi di alcuni Salmi.
Con custodia e bottone.
In questo volume si studiano i passi principali dei due libri biblici Proverbi e Siracide con la giusta attenzione alla “lettera”. L’indagine è condotta con rigore e serietà, ma anche con le aperture spirituali e pastorali (soprattutto pedagogiche) che permettono di cogliere il gusto di massime di saggezza antiche e sempre attuali. Proverbi e Siracide sono parenti stretti a motivo della stessa appartenenza alla sapienza biblica che mette al centro l’uomo davanti a Dio e davanti al mondo. Pur con parole diverse (circa duecento anni separano le due opere), la concretezza, ispirata alla medesima esperienza di fede, coniuga fede e ragione, fiducia e timor di Dio, potenzialità e limiti, Parola di Dio e discorsi umani. Testi che hanno tanto da dire all’uomo contemporaneo, che è segnato – forse molto più di quanto egli creda – dalla ricerca del senso della vita e delle regole la attraversano.
Destinatari
* gruppi biblici e di ascolto della Parola di Dio * movimenti e associazioni ecclesiali * utile anche per la meditazione e la preghiera individuale
Autore
Sebastiano PINTO è docente straordinario di Esegesi dell’Antico Testamento presso la Facoltà Teologica Pugliese (Bari) e professore invitato presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma). È membro della redazione della rivista Parole di Vita e fa parte del Settore Apostolato Biblico della Conferenza Episcopale Italiana. Tra le sue pubblicazioni recenti: L’incantatore di serpenti. Il saggio secondo Qoèlet (EMP 2014); Quando la Bibbia sbaglia? (EMP 2015); Io solo il tuo Dio. Il monoteismo nel Pentateuco (2016); Io sono un Dio geloso. Manuale sul Pentateuco e sui Libri storici (2018); In nome di Dio. Dai fondamenti al fondamentalismo (EMP 2018), Il corpo in preghiera nei Salmi (2018).
Con Dio intratteniamo spesso dei rapporti contrattuali. Quando, nella vita, ci capita qualcosa che "non era nel contratto", fatalmente perdiamo ogni fiducia in questo Dio del dare-e-avere cui avevamo affidato tutto perché, da Supremo Garante, ci proteggesse magicamente da tutto. Allora ci abbandoniamo al lamento: perdiamo la voglia di vivere spensierati, perché ci sentiamo minacciati da ogni parte. Intrecciando finemente racconto personale, meditazione teologica e rilettura spirituale del libro di Giobbe, Marion Muller-Colard fa balenare una fede intesa come audacia. Rileggendo la propria esperienza al capezzale del figlio, incita ad andare - oltre i sistemi rassicuranti - alla ricerca di una grazia incarnata nell'esistente. Perché Dio ha un altro volto. È l'Incommensurabile. È esigente. Con noi circoscrive il caos a favore della vita, ma non ci dispensa dalla vulnerabilità. Dio cerca chi lo ama per nulla, non per contratto. «Quel Dio "gonfiato" a cui Giobbe ed io avevamo affidato la nostra vita, nell'entusiasmo di una giovinezza colma di promesse, si era come "sgonfiato". E, con Giobbe, dovevo tenere in mano per molto tempo la pelle morta di quel Dio, come un indizio sulla via di un altro Dio» (Marion Muller-Colard).
In tempi di crisi come lo sono i nostri, soltanto con un ritorno a quel solido fondamento spirituale e morale che la Bibbia può dare è possibile fronteggiare e risolvere in modo soddisfacente e senza delusioni tutti i problemi della vita quotidiana.
Le filosofie, il permissivismo educazionale, il fanatismo sia religioso che politico, non offrono veramente nulla di buono né di duraturo per la vita dell’anima. L’apostolo Paolo ha scritto: “Infatti non mi vergogno del Vangelo; perché esso è potenza di Dio (la “dinamite”) per la salvezza di chiunque crede” (Romani 1:16).
Questo volume, in realtà è un vero e proprio corso di studi biblici, impostato sulla base di una fede sicura.
Ogni lezione di La Parola che trasforma è poi completata da una serie di domande per un ulteriore approfondimento personale delle conoscenze dei singoli argomenti trattati nel corso.
Questa edizione degli ATTI si inserisce nella fortunata serie dei volumi MIMEP a CARATTERI GRANDI, che contiene anche i testi del Vangelo, i Salmi, il volume di tutte le Preghiere del cristiano e i testi dei messaggi di Medjugorje.
I caratteri grandi agevolano la lettura e la meditazione a tutti coloro che hanno difficoltà nel leggere le pagine dei libri generalmente stampate a caratteri più piccoli.
Ci sono i testi integrali degli Atti degli Apostoli con traduzione ufficiale CEI, la versione più autorevole e facile da accostare per conoscere le origini e i primi sviluppi della Chiesa dopo l’Ascensione del Signore.
Il libro di Daniele nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico.
Il Dizionario Teologico degli scritti di Qumran si propone come repertorio delle parole ebraiche e aramaiche che intessono e concorrono alla forma della letteratura di Qumran e anche ne costituiscono l’originalità. Il sommario della singola voce si articola in genere in quattro punti: a due prime sezioni in cui si approfondisce il significato della parola, la sua etimologia e la sua presenza o meno nella Bibbia ebraica, fanno seguito due sezioni dedicate, la prima, all’uso della parola nei diversi scritti qumranici, la seconda alla prospettiva religiosa e teologica in cui la parola si situa. Ne risulta un grande lavoro di scavo il cui non ultimo frutto è di consentire una visione più chiara del fertile terreno che andava preparando lo sviluppo del cristianesimo antico e del giudaismo rabbinico, e insieme anche di contribuire a delineare una «teologia di Qumran» con una sua fisionomia tra Bibbia ebraica, Nuovo Testamento, giudaismo rabbinico.
Il volume che inaugura l’impresa è il primo dei sette di cui l’opera si compone, la cui pubblicazione è prevista con scadenza annuale. Ogni volume è corredato di un indice analitico in lingua italiana, agevolando così l’utilizzo dell’opera anche a chi non abbia familiarità con ebraico e aramaico.
L'autore presenta la passione di Gesù attraverso sei episodi che vanno dal Getzemani alla morte di croce. Ciascuno di essi è visto con gli occhi dei quattro evangelisti: dunque una lettura della passione completa e al tempo stesso diversificata e convergente.
Bruno Maggioni, con la serietà del suo impegno scientifico e la chiarezza dell'esposizione, coglie il cuore del messaggio. Se il Figlio di Dio ha percorso sino in fondo la strada della Croce è perché non ha voluto sottrarsi allo "scandalo" che attraversa la vita dell'uomo e il corso della storia. Di questo scandalo la Croce di Cristo è l'immagine ingigantita ma è anche il superamento.
Gesù, infatti, si è posto là dove Dio e l'uomo sembrano contraddirsi - la verità rifiutata, l'amore sconfitto, Dio assente - trasformando la contraddizione in possibilità di riscatto. Quale notizia più bella di questa?
Bruno Maggioni, sacerdote della diocesi di Como, è stato docente nella Facoltà Teologica di Milano e all'Università Cattolica di Milano. Tra le pubblicazioni con Cittadella Editrice ricordiamo: Qohelet (2018(; Il racconto di Matteo (2018); Il racconto di Marco (2018); Il racconto di Luca (2018); Il racconto di Giovanni (2018); con Ezio Prato, Il Dio capovolto. La novità cristiana: percorso di teologia fondamentale (2018); con Lucia Vantini, Giobbe (2018).