
Di tutte le storie personali che hanno segnato la Seconda Guerra Mondiale e i travagliati anni successivi, poche possono reggere il paragone con quella di Eric Pleasants, un membro dell'ala "bastarda" delle SS di Hitler, i British Free Corps. Pacifista convinto, Pleasants passò i primi anni del conflitto nell'isola di Jersey, occupata dai tedeschi. Fu imprigionato dai nazisti e, tra una fuga e l'altra, la sua vita si trasformò in un vortice di eventi imprevedibili. Visse un breve periodo nella Parigi occupata, fu catturato e reclutato dai British Free Corps delle Waffen SS, si innamorò di una giovane donna tedesca, fu testimone del bombardamento di Dresda e tentò di sfuggire alle truppe sovietiche che invadevano Berlino rifugiandosi nei condotti della rete fognaria. Al termine della guerra, Pleasants si ritrovò dalla parte comunista della Cortina di Ferro. Riprese a esibirsi come "forzuto" in un circo itinerante ma fu arrestato dal KGB, accusato di spionaggio e condannato a venticinque anni di lavori forzati in uno dei tristemente noti campi di concentramento della Russia artica. Dopo la morte di Stalin, nel 1953, Eric Pleasants venne finalmente liberato da quello che era diventato il suo Purgatorio privato e speciale, dopo aver passato quasi metà della sua esistenza all'interno di un incubo atroce. Morì nel 1998 all'età di ottantasette anni.
Un testimone del secondo conflitto mondiale racconta la sua esperienza in Grecia e nei Balcani. Attraverso le parole di Francesco Sano riviviamo alcuni momenti di un periodo che non sara mai rimosso dalle nostre coscienze. La collana Parole di Guerra" ha lo scopo di riportare alla luce e valorizzare un patrimonio di testimonianze originali sul secondo conflitto mondiale. La collana raccoglie testimonianze di persone semplici, uomini il cui principale problema era quello di sopravvivere, cercare di vincere la fame, il freddo, la paura e altri disagi di ordine materiale e psicologico che la partecipazione al conflitto poneva in essere. La testimonianza di questo volume racconta in particolare la campagna di Grecia e quella dei Balcani. "
La testimonianza diretta sul fronte navale di un marinaio nel conflitto 1940-1945. La testimonianza originale di una persona che ha vissuto la seconda guerra mondiale in mare. Curato da Roberto Bartali e Massimo Borgogni.
Giunto presso lo Stato Maggiore della 14° Armata di Below, Hans Killian, descrive le ricognizioni preliminari che compie nel settore dell'Alto Isonzo, fino a restituirci la topografia completa del teatro di battaglia. In seguito ha occasione di partecipare alle riunioni dei più alti ufficiali dell'Armata in vista dell'offensiva e di incontrare tutti i protagonisti - dall'imperatore Carlo all'arciduca Eugenio - di quell'evento, il testo è una vasta galleria di figure e un racconto in cui la memoria personale si innesta su fonti già note. "Attacco a Caporetto" contiene un ricco corredo iconografico, gli ordini completi di battaglia austro-germanico e italiano alla mezzanotte del 24 ottobre 1917.
In una disamina contro corrente rispetto alla letteratura sull'argomento, Geoftrey P. Megargee sfata il mito secondo il quale i vertici militari tedeschi nella seconda guerra mondiale avrebbero prevalso se Hitler non avesse interferito nelle loro scelte strategiche. L'ipotesi dell'autore è che nel Comando Supremo di Hitler vi fossero molte più pecche di quante siano state generalmente riconosciute. Megargee indaga le modalità che regolarono il processo decisionale delle strutture di comando militare del Terzo Reich attraverso le scelte dei suoi massimi livelli, che alla fine compromisero definitivamente la presunta superiorità sul campo dei tedeschi a causa di errori strategici e di pianificazione operativa.