Sebbene oggi si pensi al viaggio come un puro relax, oblio e dimenticanza che spesso fa leva su paesaggi esotici, un tempo il viaggio era uno strumento di conoscenza e formazione. Bruno Meucci lo ha rivissuto in quest'ottica, usando le suggestioni di un luogo relativamente vicino, il Sudtirolo, per entrare in un più intimo contatto con i propri desideri, le lotte del cuore e la chiamata a realizzare i propri ideali.
I nostri sensi sono gli strumenti essenziali per esplorare un luogo, capaci di penetrare il nostro animo. La serie "The Five Senses", che inizia con la riviera tra Italia e Francia, si propone appunto di riportare i viaggiatori all'essenziale. Oggi chi viaggia è armato di valigia piena zeppa di guide turistiche, o di smartphone e tablet con tutte le ultime travel app. Queste guide possono anche offrire ottimi consigli e rivelare perle nascoste, ma spesso non spiegano come andare alla scoperta di un luogo da soli; come catturare l'atmosfera di una città o di una regione, o come cogliere ogni particolare attraverso i sensi. Questo volume spiega che vivere attraverso i sensi diventa un processo che aggiunge un'interazione attiva, e non un'osservazione passiva, con il luogo che stiamo visitando. La vista, l'udito, il tatto, l'olfatto e il gusto sono a portata di mano del viaggiatore e, quando essi sono affinati e allenati, il viaggiare si apre a nuovi orizzonti. Dodici città lungo la riviera tra Italia e Francia son presentate in questa guida, completata da una sezione di informazioni pratiche e ricette locali.
Fotografare è tante cose. Si può contemplare, comunicare il presente o rileggerlo, così come un futuro realistico o immaginato. Due libri fotografici, illustrati con grande attenzione alla qualità viaggiano fianco a fianco in questa ultima uscita del Touring Club Italiano, che li propone in una preziosa collaborazione con Carsa Edizioni e FAM Publishing.
"Monocrome" è un ritratto delle Dolomiti Ampezzane, riprodotte nella loro monumentalità accentuata dall’utilizzo del bianco e nero. "L’Aquila. La città e il nuovo millennio" è invece un racconto collettivo per immagini, che riesce a uscire dalla staticità per sciogliersi nel racconto di una città che sta rinascendo dopo che il terremoto e molta incuria l’hanno rapita negli ultimi anni.
L’AQUILA, LA CITTÀ E IL NUOVO MILLENNIO
Il prossimo 6 aprile saranno esattamente 10 anni da che un terremoto di magnitudo 6,3 sprigionò tutta la sua potenza a L’Aquila e nei centri abitati vicini. Una catastrofe che colse nel sonno migliaia di persone causando 309 morti e migliaia di sfollati.
In questi anni la ricostruzione è stata oggetto di critiche e di indagini che hanno portato alla luce vicende di malaffare e di malapolitica, ma è anche stata l’occasione per sperimentare nuove tecniche di restauro e di ricostruzione. Come dice Sergio Rizzo nel suo contributo: “Da anni il centro storico dell’Aquila è un laboratorio a cielo aperto, nel quale ingegneri e ditte specializzate hanno messo a frutto e affinato i risultati delle loro ricerche. Difficile non immaginare che tutto questo possa venire in qualche modo capitalizzato [...]”.
La narrazione di questa rinascita e dello spirito con cui le avversità sono state affrontate, unita al racconto del patrimonio di tradizione e cultura del capoluogo abruzzese, vivono nei contributi di Sergio Rizzo e di altri quali Carlo Cambi, Donatella Di Pietrantonio, Paolo Fresu, Roberto Aloisio e Simone Cristicchi.