In questo libro Michel Odent riassume tutto ciò che è importante sapere non solo sulla nascita, ma anche sulla natura dell'essere umano, sulla storia dell'umanità, sull'ecologia e sull'amore. Utilizzando la prospettiva della rivoluzione della plastica, Odent rivisita temi a lui cari, come ad esempio l'impatto che un'eccessiva medicalizzazione ha sulla salute e sul carattere del bambino e del futuro adulto. Il volume si interroga su aspetti centrali del parto oggi, dall'utilizzo degli anestetici allo sviluppo delle cure neonatali, e dimostra come una rivoluzione tecnologica, la scoperta della plastica, ha profondamente cambiato le relazioni tra gli individui (mamma, bambino e medico) e i sentimenti. Un volume che è anche un appello a recuperare l'antico sapere femminile sulla nascita.
In ognuno di noi è presente un bambino o una bambina sofferente, che versa lacrime sulle ferite del passato, impedendo loro di cicatrizzarsi. Questo libro insegna a fare pace con noi stessi. A dialogare con il bambino interiore per affrontare la vita adulta con più serenità e consapevolezza. Pagina dopo pagina, Thich Nhat Hanh, senza negare le difficoltà e il rischio di eccessive semplificazioni, ci guida lungo quel percorso indispensabile per riconoscere i traumi e i dolori dell'infanzia. Si tratta di pratiche concrete e accessibili a tutti, grazie alle quali diventa più facile accettare e poi trasformare la rabbia, la tristezza e la paura che ci impediscono di vivere pienamente da adulti. Con gentilezza e poesia siamo sollecitati a guardare dentro di noi per scoprire come i nostri conflitti interiori siano all'origine di tensioni con noi stessi e con gli altri. E questa scoperta ci aiuta a comprendere il passato e a vivere in pace nel qui e ora, migliorando il nostro quotidiano e la qualità delle nostre relazioni.
Considerato da molti critici come uno dei libri più stimolanti e provocatori di Thich Nhat Hanh, "L'unico mondo che abbiamo" suggerisce una visione cruda e drammatica del futuro del nostro pianeta, senza però fermarsi alla sterile denuncia dello stato delle cose. Anzi, il libro si presenta come un appello accorato e ricco di speranze, dove Thich Nhat Hanh, con il suo linguaggio profondo e toccante, offre una chiara visione della via da percorrere per uscire dalla grave crisi culturale e ambientale che investe tutta la Terra: impegnarsi attivamente e in prima persona è la chiave per la sopravvivenza collettiva e individuale. La ricchezza e l'unicità di questo libro è nella grande visione d'insieme, che unisce ambientalismo e crescita interiore. "Solo combinando difesa dell'ambiente e pratica spirituale" suggerisce Thich Nhat Hanh, maestro del buddhismo impegnato "sarà possibile trovare gli strumenti per una trasformazione profonda del nostro stile di vita e insieme dell'attuale modello culturale ed economico".
Questo libro raccoglie gli insegnamenti offerti da Thich Nhat Hanh durante il ritiro dal titolo "La pace è ogni passo" tenuto a Castelfusano (Roma) dal 21 al 26 marzo 2008. Con il suo inconfondibile stile sobrio, ma profondo e diretto, l'autore illustra le tappe fondamentali di un percorso di trasformazione e consapevolezza alla portata di tutti: prendersi cura delle proprie sensazioni, praticare la consapevolezza del respiro, imparare l'ascolto profondo, apprendere come trasformare la rabbia, scoprire il senso di unione, la condizione di inter-essere che ci connette a tutti gli altri esseri viventi e non. In un'apposita sezione del libro sono raccolti gli insegnamenti rivolti ai bambini nel corso dello stesso ritiro. Completano la presentazione del pensiero del maestro vietnamita il "Trattato di pace con la Terra" e la "Lettera sul riscaldamento globale", recenti esempi di Buddhismo Impegnato di grande impatto nella loro concretezza; i "Cinque Addestramenti alla Consapevolezza", originale attualizzazione dei tradizionali Cinque Precetti su cui si fonda l'etica Buddhista, e alcune pratiche di grande efficacia come il "Rilassamento profondo" e il "Toccare la terra" guidate da Sister Chan Khong, che da sempre affianca Thich Nhat Hanh durante i ritiri e gli insegnamenti.
Nel maggio 1996, Heidemarie Schwermer decide di cambiare radicalmente modo di vivere: regala i suoi mobili, abbandona l'abitazione e lo studio, e disdice l'assicurazione sanitaria. Ciò di cui ha bisogno per vivere lo ottiene tramite gli scambi della "Centrale dai e prendi" da lei fondata a Dortmund, in Germania. Dopo tanti anni senza soldi, afferma di essere addirittura più ricca di prima. Concetti come lavoro, tempo libero e vacanze acquistano un significato completamente nuovo e la vita trova una nuova integrità.
In caso di malattia incurabile o quando l'animale è oramai molto anziano, andare dal veterinario per la "puntura" è una pratica sempre più diffusa. Molti vi ricorrono convinti che sia l'unico modo per ridurre le sofferenze, altri semplicemente per liberarsi di un animale malato che necessita di un'assistenza a volte molto impegnativa. Quasi sempre è un atto di profondo egoismo: quello che si vuole evitare è innanzitutto la propria sofferenza. In questo libro l'autore, veterinario specializzato in omeopatia, fiori di Bach, omotossicologia, kinesiologia applicata e spagiria, ripercorre le esperienze e difficoltà incontrate come medico di fronte alle ripetute richieste di morte programmata, cercando di fornire gli strumenti e i consigli migliori per un passaggio sereno dell'animale e per la tranquillità interiore del suo amico preferito: l'uomo.
La balla di paglia, come materiale di costruzione, garantisce una notevole riduzione dei costi e dei consumi energetici, grazie alle eccellenti caratteristiche di isolamento termico. I primi edifici risalgono alla fine dell'Ottocento e si devono ai coloni inglesi delle pianure del Nebraska, i quali in mancanza di pietre e di legname utilizzarono con successo balle di paglia per costruire le loro case. Tale tecnica prosperò fino agli anni quaranta quando la diffusione del cemento ne causò il graduale declino. Attualmente, in tutto il mondo, vengono costruiti circa 1000 nuovi edifici in paglia all'anno. In Italia, uno dei primi fabbricati in balle di paglia è stato realizzato nel comune di Pramaggiore (Ve): si tratta di un'abitazione su due piani, ognuno dei quali ha un'estensione di circa 140 metri quadri. L'edificio, munito di regolare permesso a costruire, è stato realizzato da Stefano Soldati, allievo di Barbara Jones. Egli stesso ha partecipato alla costruzione di una decina di edifici in balle di paglia in diversi paesi europei.