Santa Brigida scrisse:
“Mio amatissimo fratello, io ero immersa nelle più grandi amarezze della vita. Il dolore, la malattia, la povertà, l’abbandono, mi affliggevano. Con amore, ogni sera ho letto queste Orazioni, e la mia vita si è miracolosamente trasformata e il Signore fedele alle sue promesse mi ha colmata di gioia, di benessere, di ricchezza e di consolazioni. Quello che Gesù ha fatto per me, miserabile peccatrice, lo farà anche per te, mio amato fratello. Leggi ogni giorno queste Orazioni”.
Indice del libro
PREMESSA
LE QUINDICI ORAZIONI RIVELATE DA NOSTRO SIGNORE A SANTA BRIGIDA
- Promesse
- Approvazioni
. Prima orazione
. Seconda orazione
. Terza orazione
. Quarta orazione
. Quinta orazione
. Sesta orazione
. Settima orazione
. Ottava orazione
. Nona orazione
. Decima orazione
. Undicesima orazione
. Dodicesima orazione
. Tredicesima orazione
. Quattordicesima orazione
. Quindicesima orazione
LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA DA RECITARSI PER 12 ANNI
- Promesse
. Preghiera iniziale
1 - La circoncisione di Gesù
2 - Le sofferenze di Gesù sul monte degli ulivi
3 - La flagellazione di Gesù
4 - La coronazione di spine
5 - La salita di Gesù sotto il peso della croce
6 - La crocifissione di Gesù
7 - La ferita del costato di Gesù
"Amore dei miei dolori, voglio che parliamo del Cielo...". E il Signore descrive a Catalina questo luogo meraviglioso, indicandole la via attraverso una vera e propria scuola spirituale, calata negli eventi che lei vive nel quotidiano. I messaggi contenuti in questo libro sono sorgenti di amore e di misericordia che scaturiscono dal profondo del Cuore di Dio. "Questo libro rivela Gesù a Catalina - convertirà molte anime, soprattutto anime consacrate...".
È una devozione che ci conduce all’unione con nostro Signore.
Questa devozione è una via facile, breve, perfetta e sicura per unirsi a nostro Signore: la perfezione di ogni Cristiano consiste in questa unione.
È la via che Gesù Cristo ha aperto per venire a noi e in cui non vi è ostacolo per raggiungerLo... È vero che dobbiamo superare grandi battaglie e difficoltà, ma quella buona Madre è sempre così presente e vicina ai Suoi fedeli servi, che rischiara le loro tenebre e i loro dubbi, infonde forza nel momento della debolezza e sostiene il loro braccio nella battaglia e nelle difficoltà. In verità, questo sentiero verginale che porta a Gesù Cristo è un sentiero di rose e miele al confronto di altre vie.
Gesù rivela a Catalina Rivas il significato delle ultime sette parole da Lui pronunciate sulla croce per la conversione del genere umano.
“Amati figli”, ci chiama teneramente Gesù in questi messaggi dettati a Catalina, e ci invita alla vigilanza costante perché Satana sta allungando i suoi artigli su tutto ciò che abbiamo di più caro: i nostri famigliari e in particolare i nostri figli. “Non addormentatevi nella tempesta... Prendete la vostra croce e camminate con Me, poiché il tempo che sta per venire verrà più presto di quanto una mente qualsiasi può immaginare”. “Molte cose sono state predestinate per questo tempo che Io chiamo tempo di grazia”; “Vi ho dati a mia Madre...”, è Lei l'Arca della Nuova Alleanza, è Lei che “con la sua preghiera continua sta trattenendo la furia della giustizia”. In questi messaggi, che sono luce e speranza, Gesù chiama a raccolta i suoi figli, ci aiuta a leggere la realtà che viviamo con gli occhi del Cielo e ci mostra la via per essere come Lui ci vuole: “Imbevuti della grazia, in una spiritualità profonda, che irradi luce e sia capace di alternare atteggiamenti puri, azioni colme d'amore e sentimenti santi, impregnati di fede”.
In questo libro Catalina Rivas racconta di vivere in un momento di particolare sofferenza, causata soprattutto da alcune persone che cercano in tutti i modi di diffamarla.
Attraverso l'ascolto (su invito di Gesù) di un'audio-cassetta di Padre Ramon Cué, il Signore dà a Catalina un insegnamento straordinario, una chiave per affrontare tutte le sofferenze piccole o grandi procurate dal prossimo.
DAL TESTO:
"Ascolta, - continuava Gesù attraverso la voce della cassetta - non hai qui un ritratto di un tuo nemico? Di qualcuno che ti invidia e che non ti lascia vivere; di qualcuno che sistematicamente interpreta male tutte le cose che fai; di qualcuno che va sempre parlando male di te; di qualcuno che ti ha rovinato, che ha dato informazioni cattive sul tuo conto; del traditore che ti ha fatto uno sgambetto...".
[Catalina] "Oh Signore, non mi chiedere questo adesso!", dissi nuovamente singhiozzando. Non puoi chiedermi questo ora...
"...Devi mettermi la faccia del blasfemo, del suicida, del degenerato, del ladro, dell'ubriaco, dell'assassino, del criminale, del traditore, del vizioso... Non vedi che costoro appartengono tutti a questa povera umnità afflitta creata da mio Padre? Non ti rendi conto che Io ho dato la mia vita per tutti?
Il Padre mio si affacciò dal Cielo per vedermi sulla croce e contemplarsi nel mio volto... Sul mio volto vide sovrapposte in una successione vertiginosa le facce di tutti gli uomini...
Dal Cielo, durante quelle tre terribili ore della mia agonia sulla croce, Egli contemplava la sfilata tragica dell'umanità vinta, mentre Io gli dicevo: - Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno! -.
Il Padre mio vide passare sul mio volto la faccia del superbo, quella del settario, che concepiva la distruzione di Dio, quella fredda e crudele dell'assassino. Aveva labbra ripugnanti, occhiaie infossate segnate dal fuoco della lussuria, insopportabili folate di ebbrezza, pallore da nottate infangate nel vizio, torbidi sguardi di perversione e di delitti, di segrete anormalità inconfessabili e oscure...
E il Padre mio... Dio, li amò tutti, e perdonò i loro peccati...". [...]
Continuò la voce della cassetta: "Ricordiamo il volto di colui che più di ogni altro ci procura odio e antipatia, avviciniamolo a Cristo, anche se sentiamo tremare il nostro polso. Mettiamolo sopra il suo volto e immaginiamo che il nostro nemico, quell'essere che odiamo, prenda il suo posto sulla croce.
Chiudiamo gli occhi, avviciniamoci al crocifisso e baciamo umili e riverenti la sua figura... Ci avvolgerà una voce calda e melodiosa, paterna e piena di bontà. Quella che da molti secoli ci trasmette la più grande e meravigliosa eredità che nessun uomo potrebbe avere, racchiusa in solo sei semplici parole: "Amatevi gli uni gli altri!".
Indice del libro
PARTE PRIMA
Inizio di questa testimonianza
1) Persa nella vera storia
2) Il momento che sto ora vivendo
3) Un canto alla vita. Nuove strade, nuove sfide
4) Parlando di "vita", una semplice storia di cagnolini
5) Regali del Cielo
6) La croce di ogni giorno... donacela oggi!
7) La mia piccola tristezza e l'enorme tristezza della Vergine Maria
SECONDA PARTE
Il mio incontro con "Il Cristo rotto"
1) Dalla mano del mio Signore
2) Tornano i... ricordi?... coincidenze?
3) L'opera che ha ispirato questa mia testimonianza:
3.1 Compravendita di crocifissi
3.2 Dio ha la mano sinistra
3.3 Si è persa una croce
3.4 Chi Ti spaccò la faccia?
4) Ritorno alla mia testimonianza
5) Parole conclusive
La mia profonda gratitudine a:
Il mio riconoscimento, affetto e rispetto a:
La preghiera è fondamentale per la vita dell'anima, perché ci unisce intimamente a Dio da cui riceviamo ogni bene, ogni grazia, ogni benedizione e tutti quegli aiuti indispensabili per affrontare la battaglia spirituale di ogni giorno contro le forze del male. Gli Angeli superano in perfezione tutte le creature visibili e sono inviati da Dio «a servire coloro che erediteranno la salvezza» (Eb 1,14). Quale grazia abbiamo ricevuto potendo ricorrere a queste creature meravigliose che sono costantemente «alla presenza della gloria del Signore» (Tb 12,15). Rivolgiamoci a loro, nostri potenti amici, e sperimenteremo la loro presenza meravigliosa ma viva! Questo libro raccoglie sia preghiere della tradizione cristiana agli Angeli sia preghiere composte da Pino di Missaglia per domandare specificatamente la liberazione e la guarigione attraverso l'intercessione degli Arcangeli.
La testimonianza di Gloria Polo, madre di famiglia e dentista a Bogotà (Colombia) rimasta carbonizzata dopo essere stata colpita da un fulmine.
"Cari fratelli e sorelle che soffrite nel corpo e nello spirito, non dimenticate mai che siete preziosi agli occhi di Dio!
La ricompensa che vi attende in Cielo è straordinaria, come straordinaria è, qui sulla terra, la vostra partecipazione alla Passione di Cristo.
Le preghiere raccolte in questo libro vogliono essere uno strumento per sentire Dio vivo e presente nella vostra vita, sempre.
Perseverate nella preghiera e abbandonatevi fiduciosi nelle braccia di Gesù e della sua Santisssima Madre, la Vergine Maria, solo Loro sanno quando è il momento giusto per operare lo straordinario miracolo della guarigione e della liberazione. Abbiate speranza!".
Dalla PREFAZIONE di don Marcello Stanzione:
Ringrazio Pino di Missaglia della benemerita Comunità Nostra Signora di Lourdes e San Luigi Orione di Missaglia che mi ha chiesto di introdurre ai lettori (in questo caso agli oranti) questa utilissima raccolta di preghiere di guarigione e liberazione.
Diversi anni fa, prima di iniziare a frequentare la Comunità guidando le giornate di spiritualità, mi ero messo in contatto con don Bruno, il parroco di Missaglia. Lui non solo mi garantì dell’ortodossia di Pino, ma anche della sua comunione con la Chiesa. Diversi sacerdoti, di cui ha fiducia, collaborano, guidano e sostengono l’attività apostolica di Pino e del suo Centro. Ringraziamo il Signore che provvede a mandare «operai nella sua messe» (Mt 9,38)!
Oggi, sempre più, sta riprendendo quota nella Chiesa cattolica il ministero di guarigione, che è il cuore del Vangelo. Gesù è venuto tra noi per salvare, per guarirci dal peccato, da ciò che è il nostro male o ci causa del male, prima di tutto a livello spirituale, ma anche fisico.
Leggendo il Vangelo, vediamo che Gesù incontra spesso degli ammalati. Non li disprezza, non è indifferente ad essi, ma li cerca, li ama, sa che soffrono e vuole dare loro conforto, attenzione, far loro capire che in Lui avranno sempre l’Amico, il Fratello, Colui che li accoglie, li ama teneramente, li abbraccia e li salva.
Egli nutriva così tanto amore e compassione che non poteva passare accanto a un ammalato, fosse pure un lebbroso, senza tendere la mano per operare la guarigione.
Secondo la legge ebraica esistente a quel tempo, Gesù sarebbe dovuto stare a cinquanta metri di distanza da un malato di lebbra e con il vento alle spalle. Egli invece non rinuncia a entrare in contatto persino con i malati che nessuno voleva avvicinare, i più “miserabili”, gli “intoccabili”, poiché l’amore e la compassione del Padre gli riempivano il cuore.
Gesù è venuto sulla terra anche per darci l’esempio, perché «come ho fatto io, così facciate anche voi» (cfr. Gv 13,15). Vuole che siamo come Lui, che proviamo la sua stessa compassione per gli ammalati, che facciamo entrare nei nostri cuori la Sua preghiera, la preghiera del Figlio di Dio che guarisce.
Scriveva padre MacNutt (Rinnovamento Carismatico Cattolico): “Io credo che ogni cristiano battezzato possa essere potenzialmente adoperato per operare una guarigione. Chi guarisce è Cristo, e dal momento che Egli, il Padre e lo Spirito Santo risiedono in ogni battezzato, Essi possono al momento opportuno operare attraverso le preghiere di qualsiasi cristiano”.
«Tutto è possibile a chi crede» (Mt 9,23) ha detto Gesù. L’importante è avere fede!
Pensiamo all’episodio della guarigione dell’emorroissa. Questa donna, «che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”. E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male» (Mc 5,25-29). Quando Gesù chiede chi lo ha toccato, lei «impaurita e tremante, gi si gettò davanti e gli disse tutta la verità» (Mc 5,33). Ed ecco la risposta di Gesù: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male» (Mc 5,34).
«Figlia...», è la tenerezza di Gesù! “Sei salva, puoi vivere nella pace ora, sei guarita da ciò che ti causava tante sofferenze”. Com’è bello sentire rivolte a noi queste parole di Gesù! Dobbiamo prima di tutto, però, avere la fede.
Il più famoso dei Carismatici Cattolici, il defunto padre Emiliano Tardif, ha scritto: “Da noi stessi, non siamo capaci neanche di togliere un mal di denti. Ma se preghiamo tenendo gli occhi fissi in Gesù, e se il malato fa la stessa cosa, la potenza di Dio potrà manifestarsi”. Oltre alla fede, è fondamentale la preghiera. Se non chiedi, come puoi ottenere?
Siamo tutti invitati a pregare per ottenere le guarigioni. In particolare siamo chiamati a pregare per quanti ci sono in qualche modo più vicini: Dio adopera le preghiere fatte dai genitori per i figli, quelle fatte dal marito per la moglie e viceversa. Anche gli amici posseggono un particolare legame di amore, che Dio utilizza per ottenere la guarigione, attraverso la preghiera vicendevole.
“È così - scriveva p. Tardif - che Gesù continua la sua opera passando attraverso i suoi discepoli. Il dono di guarigione è proposto a tutti i battezzati. Non è privilegio di nessuno in particolare. È un servizio per il popolo di Dio. Tutti noi possiamo essere aperti a questo carisma dello Spirito Santo. È il privilegio di tutti coloro che hanno della compassione per i malati e si concedono del tempo per pregare per essi. Non aspettiamo di aver ricevuto il carisma di guarigione per cominciare a pregare per gli ammalati, perché esso non può venire come un dono di Dio, se non quando il Signore vede che noi siamo al servizio degli ammalati e già stiamo pregando per essi”.
Ogni volta che preghiamo per la guarigione, noi siamo consapevoli che il Signore compirà il passo successivo, aprendo quella persona a dare o a ricevere più amore, rendendo la malattia ancora più redentrice, se è una malattia redentrice, oppure operando la guarigione. Bisogna sempre quindi pregare per i malati e sui malati.
La gente lo cercava, sapeva che era un uomo di Dio, per molti era un santo già quando era in vita. Ogni benedizione che egli dava operava miracoli. "Ciò che farà dopo la sua morte basterà a testimoniare la sua eminente condotta. La sua ubbidienza fu più angelica che umana" disse il superiore del monastero di Annaya mentre annotava sul registro la morte di padre Charbel. E infatti, in solo due anni dalla sua salita al Cielo furono registrati più di 2200 miracoli attribuiti alla sua intercessione. A te, caro lettore, vogliamo offrire questo libretto per conoscere la vita di questo eccezionale santo e le preghiere che la Chiesa mette a disposizione per impetrare tramite lui le grazie che ti sono necessarie.
"Parliamo dell'amore", dice Gesù alla mistica Catalina Rivas. E con questi messaggi che penetrano nell'anima di chi legge, il Figlio di Dio con dolcezza ci prende per mano e ci istruisce su cosa significa amare e su come amare. Ci chiama all'amore! Vuole prepararci "per diventare l'armata che riporterà la vittoria nella battaglia decisiva, in quell'ora in cui io estirperò il male dalla terra e pianterò il mio Regno". È l'ora della grande crociata dell'amore!
La lotta contro Satana è una caratteristica di ogni seria esperienza cristiana.
Questo libro, scritto con stile semplice, ha finalità eminentemente pratiche e pastorali perché è nato da un'esperienza sacerdotale diretta nella lotta quotidiana contro il demonio.
Don Marcello Stanzione, che non è un esorcista, ma angelologo e demonologo di fama internazionale, a cui diverse persone tormentate dal Maligno si rivolgono, sottolinea l'aiuto potente che San Michele e gli Angeli buoni offrono ai cristiani nel combattimento contro il potere delle tenebre.
San Pio da Pietrelcina diceva: "Guai a me se non ci fosse stato San Michele: a quest'ora avreste visto padre Pio sotto i piedi di Lucifero".
Il libro contiene due interviste inedite al noto autore e preghiere di liberazione.