Dal 1946 fino alla morte avvenuta nel 1991, Pierina Gilli di Montichiari ha ricevuto continuativamente rivelazioni celesti, con apparizioni e messaggi della Vergine (apparsa nel titolo di Rosa Mistica), di Gesù (che spiega alla veggente il dogma dell'Assunzione con due anni di anticipo sulla proclamazione del dogma), preparati come nel caso di altri mistici dalle visite di santi (nel suo caso Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e dei piccoli Giacinta e Francesco di Fatima) e di angeli. Questo volume dà conto di tutto, attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatesi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiede preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che colpirà la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna ha benedetto, definendola "piccola Lourdes italiana", una sorgente che da allora è effettivamente all'origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale. Nella seconda parte del volume si pubblicano una serie impressionante di documenti inediti firmati dai confessori e direttori spirituali della veggente e da alcuni studiosi - fra cui il biblista mons. Enrico R. Galbiati, p. Stefano De Fiores e il curatore del volume - i quali, accostatisi a queste apparizioni in tempi più recenti, spiegano perché a loro giudizio siano da ritenersi autentiche.
Questo libro racconta il doppio miracolo di Arthur P. Boyle, guarito nel 2000 da un tumore al rene e da recidiva ai polmoni. Contro il parere dei medici, che lo giudicavano malato terminale, si è recato dagli Stati Uniti a Medjugorje per pregare la Madonna: il carcinoma è scomparso. A distanza di 15 anni ha scritto questo libro. Negli Usa tutti i media nazionali hanno parlato di lui; la scienza non sa spiegarsi come sia ancora vivo.
«“Stelle nella notte della fede”. Bagliori, dunque, che illuminano gli uomini nel loro non sempre facile rapporto con il cielo, intessuto di luce ma anche di oscurità. Ecco come definisce René Laurentin, certamente il maggiore esperto al proposito, le apparizioni mariane. Si può parlarne anche come di una sorta di colpi di gong che ogni tanto risuonano nel mondo per risvegliarci dai nostri torpori, per denunciare le nostre illusioni, per ricordarci che esiste un rapporto ben stretto tra quel peccato che vogliamo ignorare e quei tanti mali per i quali continuamente ci lamentiamo. Colpi di gong, per svelare le idolatrie alle quali ci abbeveriamo, nel tentativo di rispondere al nostro bisogno di Dio ma, al contempo, per sfuggirgli in tutto o in parte. Ebbene, se tutto questo è vero, ciò che è avvenuto a Kibeho tra il 1981 e il 1989 è davvero una stella tra le più luminose, un colpo di gong che non possiamo non udire. E questo per molti motivi, come ci spiega bene, con autentico spirito mariano, don Edouard Sinayobye in questo suo volume».
dalla Prefazione di Vittorio Messori
IL LIBRO
Sono quasi trent’anni che la Madonna appare a Medjugorje e i suoi messaggi, in tutto questo tempo, sono un richiamo costante sul fatto che Dio esiste e guarda ogni uomo come un figlio suo, pensato e amato per l’eternità del Paradiso. Non a caso, proprio «Cari figli» ci chiama anche la Regina della Pace, che in questo modo inizia tutti i suoi messaggi.
Per l’Autore queste apparizioni e gli appelli della Vergine offrono un’occasione di grazia irripetibile all’uomo contemporaneo, dimentico di Dio, ma per questo insoddisfatto, infelice e senza meta. In queste pagine, allora, in stretta correlazione con le Sacre Scritture, i contenuti di altre apparizioni, il Magistero della Chiesa e gli insegnamenti dei santi, egli si mette alla scuola di Maria, traendo spunto dai messaggi di Medjugorje per mostrarne la spiritualità profonda e, al tempo stesso, i suggerimenti che contengono, molto concreti e pratici, per una corretta vita sacramentale e cristiana.
L’efficacia dei sette sacramenti, l’incontro reale con Dio nell’Eucaristia e nell’adorazione, il valore della libertà e il necessario conseguente esercizio delle virtù nella lotta col peccato, sono solo alcuni dei temi qui trattati con uno stile semplice e un argomentare ricco di propositi schietti e accessibili a tutti. Attraverso queste brevi meditazioni si impara a pregare e a farsi santi.
L'AUTORE
Ferdinando Di Maio (Castellammare di Stabia, 1963), ordinato sacerdote il 4 ottobre 1989, è parroco della parrocchia Sacro Cuore di Gesù a Pompei. Ha conseguito la licenza in Teologia Spirituale nel 1996 presso la Facoltà Teologica di Posillipo, a Napoli. Segue anche da molti anni i gruppi del Rinnovamento nello Spirito. Ha pubblicato altri testi di spiritualità: Maria modello di perfezione (ed. Segno), Davanti al Re (ed. RNS), Maria Ausiliatrice (ed. Seminatore).
In questo undicesimo volume della collana «Manuali teologici di base» – che si propone di spiegare le questioni fondamentali della scienza teologica al vasto pubblico attraverso una divulgazione di qualità, al servizio di una conoscenza più profonda della fede cattolica – l’autore espone con estrema chiarezza i contenuti della Rivelazione e del Magistero sulla Vergine Maria, soffermandosi, in particolare, sull’opera corredentrice di Colei che è «Madre della Chiesa» e «Mediatrice di tutte le grazie». Nel testo sono inclusi gli insegnamenti di Giovanni Paolo II, che proprio nella Redemptoris Mater ha sottolineato l’aspetto della mediazione di Maria per tutti i beni dei suoi figli.
Le edizioni Ares regalano al pubblico un inedito eccezionale di mons. Enrico Galbiati, teologo di fama internazionale e docente universitario, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano, che, agli inizi degli anni Novanta, a seguito di accurate indagini svolte dopo aver accolto un invito del grande mariologo René Laurentin, ha steso di suo pugno il manoscritto ora dato alle stampe in cui professa e argomenta la sua personale e profondissima devozione a Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa, così come la Vergine si è presentata nelle apparizioni di Montichiari e Fontanelle (pp. 248).
Queste pagine, di densa spiritualità, innervate nei messaggi della Regina della Pace di Medjugorje, svelano con estrema chiarezza il ruolo d'intercessione e mediazione che Maria svolge nella Chiesa: «L'autore», annota nella Prefazione padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, «mostra come la Madonna che si manifesta nei messaggi di Medjugorje sia esattamente quella che conosciamo attraverso la Sacra Scrittura, il Magistero della Chiesa e la Liturgia. E', in ultima istanza, la Madre di Dio e la Madre della Chiesa che, in un passaggio decisivo della storia umana, come più volte ha richiamato Giovanni Paolo II, viene in soccorso dei suoi figli e dell'umanità intera» (pp. 288).
Francesco Rizzi, francescano dei frati minori, nato a Roma, vive a Medjugorje da diversi anni e accoglie i pellegrini e i sacerdoti italiani. Laureato in Economia e Commercio, ha la licenza teologica in Dottrina sociale della Chiesa; è sacerdote dal 1999 e professo solenne dal 1997. Su Medjugorje, ha già pubblicato il volume "Madre di Misericordia" (2006).
Questo libro non è una vita della Madonna: è la meditazione teologica e ascetica di alcuni episodi evangelici che a Lei si riferiscono, respingendo la tentazione di colmare con fantasticherie la concisione del racconto ispirato, pur riconoscendo che spesso, nel leggere il Vangelo, restiamo con la voglia di saperne di più sulla misteriosa ed efficace presenza di Maria accanto al suo Figlio divino. Ma poiché è Dio l’autore della Scrittura, la fede ci convince che nei Vangeli abbiamo tutto ciò che occorre per conoscere, amare e imitare la Madonna: se fossero stati necessari altri particolari, Dio ce li avrebbe comunicati.
Partendo da questa certezza, Federico Suárez si è applicato alla meditazione dei misteri di Maria e ci ha dato questo libro che per molti sarà una gioiosa scoperta, non solo per quanto vi è scritto, ma anche come esempio di lettura del Vangelo con occhi di fede.
Una Madonnina di gesso, che raffigura la Regina della Pace, proveniente da Medjugorje, lacrima sangue per tredici volte tra il 2 e il 6 febbraio 1995, presso la famiglia Gregori, in località Borgo Pantano, frazione di Civitavecchia; e, il 15 marzo, nelle mani di mons. Girolamo Grillo, il vescovo della città . La notizia fa il giro del mondo, ma si limita a questo: dovevano passare anni, prima di comprendere che in quel pianto inizia, ma non finisce la storia della «Madonnina di Civitavecchia».
A partire dal 1996, una seconda Madonnina, identica alla precedente, fatta dono ai Gregori dal card. Andrzej Maria Deskur, amico fraterno di papa Wojtyla, trasuda un olio profumato, non presente in natura, nei giorni delle Feste liturgiche e, sempre più spesso, al cospetto di gente che pregaL'Autore raccoglie moltissimi contenuti inediti e organizza per la prima volta tutti gli elementi emersi, offrendo un quadro e un'interpretazione potente di questa manifestazione della Madonna, tanto più sorprendente perché, finora, sconosciuta. Sogni, visioni, conferme dell'esistenza del demonio, guarigioni sono un povero esempio dei segni dati in questo luogo a un'intera famiglia e a un vescovo, che culminano nelle apparizioni e nei messaggi della Madonna delle Rose e Regina delle Famiglie - cos' si è presentata - alla piccola Jessica, primogenita dei Gregori, a suo padre Fabio, e non solo.
Segue lo spazio della riflessione, sigillato nel contributo del card. Deskur. Ci si interroga sulla veridicità di quanto accaduto, ripercorrendo anche la vicenda giudiziaria conclusasi col proscioglimento pieno dei Gregori. Una pagina importante è riservata al giudizio della Chiesa, che ha prodotto parere positivo a livello diocesano e che resta sospeso in Vaticano. Nonostante il favore personale di Giovanni Paolo II, prima, e, ora, di Benedetto XVI.
Inoltre, il volume suggerisce valide risposte alle domande più significative sull'azione della Madonna: perché la Madre di Dio piange sangue? E qual è il valore delle apparizioni, del suo farsi presente, anche in altre parti del mondo, con una frequenza e un'evidenza particolari da duecento anni a questa parte? Stiamo, forse, vivendo il «tempo di Maria», che, tre secoli fa, aveva predetto Luigi Maria Grignion de Montfort, il santo della Vergine? (pp. 456).
Il culto della Madonna è stato uno dei pilastri della pastorale e dell'educazione alla pietà di Ildefonso Schuster, il cardinale arcivescovo di Milano, beatificato da Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996. Scritti nel 1953, a due anni dalla morte, questi Pensieri mariani sulle Litanie lauretane costituiscono la perfetta sintesi della sua pratica mariana in cui si intrecciano da un lato il dogma, che fonda la pietà verso la Vergine nel mistero cristiano come illustrato nelle fonti patristico-liturgiche, e dall'altro l'affetto popolare, che proprio nelle Litanie lauretane si rispecchia, in quanto queste sono sgorgate, come egli osserva, non «dal cuore del semplice popolo italiano», attraversate come sono da una vena di poesia che «piace e affascina per la sua fervente spontaneità ». Presentazione e curatela dell'opera di mons. Inos Biffi.
Giugno 1981: la Madonna «appare» a Medjugorje, nell'ex Jugoslavia (oggi Bosnia-Erzegovina) a sei piccoli veggenti e dialoga con loro. A tutt'oggi le apparizioni continuano. Qual è il dono di Medjugorje? Che cosa vuole Dio attraverso la Vergine? Rispondono i protagonisti: Marija, Ivan, Mirijana, Vicka, Jakov e Ivanka hanno reso possibile questo libro. Ma anche p. Jozo Zovko, parroco all'inizio delle apparizioni, che dà un bilancio a distanza di tempo, e l'abbé René Laurentin, profondo conoscitore dei fatti. In chiusura l'avvincente saggio Perché Medjugorje? di p. Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, ci conduce nel cuore di queste premurose sollecitudini mariane (pp. 512).