Il testo analizza le condizioni sociali dell'abitare delle nuove popolazioni migranti nel difficile contesto della città meridionale. La presenza sempre più diffusa e visibile dei mondi migranti aumenta la complessità sociale della città frammentata e della comunità imperfetta, apportando turbolenza nei tradizionali meccanismi tesi a produrre ordine sociale. Ai processi di inferiorizzazione materiale e simbolica, che tendono ad annullare qualsiasi forma di visibilità sociale e politica degli immigrati, divenuti capri espiatori delle insicurezze e del degrado urbano, si contrappone una capacità di adattamento, di trasformazione e di rivendicazione che assurge a potenziale risorsa del territorio. L'analisi delle insicurezze urbane, dei disagi legati all'abitare inferiore, delle pratiche quotidiane degli "altri" aiuta a ricostruire su basi inedite il peculiare "effetto urbano" della città, riflesso nelle esperienze e nelle percezioni degli abitanti potenzialmente più a rischio.
La visone del mondo della psicologia analitica junghiana, ha profonde connessioni con la dimensione filosofica, intesa questa ultima nella sua accezione più ampia di teoresi e prassi. L''amore, l'interesse, la conoscenza di Jung per la filosofia hanno gettato le premesse affinché la psicologia analitica diventasse, con la sua mole di scritti, un grande vas alchemico da contenere la complessità della Psiche individuale e collettiva, inebriando di linfa vitale la tensione dialettica, mai compiuta, verso la totalità, ovvero l'imago Dei. Ricercare gli stili del fare junghiano significa in tale volume restituire al pensare filosofico una sua pregnanza, svincolando la filosofia da una visione troppo ristretta, bagnandola con la funzione del sentire emozionale nell'incontro relazionale dell'Io col Tu e rintracciare alcune delle metafore di base della visione junghiana.
Esiste un mondo femminile pirandelliano? E se sì, quanto ha influito nella formazione umana e artistica dello stesso? In questo saggio, Seddio ci spiega che esso non solo esiste, ma ha permeato profondamente tutta la vita e l'opera dell'autore, e, nel caso specifico, il "Mondo" femminile ha condizionato tutta la sua vita nelle sue due diverse dimensioni: di uomo e di scrittore. Parti entrambe di una stessa persona che però possono essere analizzate separatamente, senza negare quell'osmosi che le lega anche nel presente, in quanto struttura portante di tutta la complessa impalcatura, struttura del percorso su questa terra di Luigi Pirandello. Il "mondo" in oggetto non è mai stato effettivamente analizzato, ecco così, che con questo lavoro si apre uno squarcio sulla visione femminile che tanto profondamente ha influenzato il grande Maestro in tutta la sua produzione.
Nel contesto della crisi agraria che dagli anni Ottanta del secolo XIX colpisce anche la Sicilia, l'economia del vino appare inizialmente in forte espansione in virtù dell'eccezionale domanda che proviene dalla Francia. Il piccolo centro di Riposto, naturale punto di convergenza e di esportazione dei vini prodotti nell'entroterra etneo, conosce momenti di straordinaria crescita sociale ed economica e l'ascesa di nuovi mercanti, e torna a sognare di dotarsi di un porto efficiente. Presto però una diversa congiuntura conduce ad un crollo verticale delle esportazioni con esiti devastanti per l'economia del territorio. Fra i produttori e i commercianti etnei matura allora una cultura della crisi che porta a un più stretto confronto con le scienze enologiche e con gli istituti di istruzione agraria e a una costante richiesta di migliori infrastrutture, mentre prende corpo l'idea di puntare, attraverso la realizzazione di vini di più alta qualità, su nuovi mercati esteri.