"Non andare fuori, ritorna in te stesso. La verità abita nell’uomo interiore. E se avrai trovato mutevole la tua natura, trascendi anche te stesso. Ma ricorda, quando ti trascendi, che stai trascendendo un’anima che ragiona. Tendi dunque lì donde si accende il lume stesso della ragione.
INDICE COMPLETO
Premessa
Abbreviazioni e sigle
1. I Dialoghi
I Dialoghi di Cassiciaco
I Soliloquia e il De immortalitate animae
Il progetto dei Disciplinarum libri e il De musica
I Dialoghi di Roma e Tagaste
2. La confutazione del manicheismo
I primi scritti antimanichei e il De vera religione
La continuazione della polemica negli anni del presbiterato (391-395)
Le opere del periodo episcopale
3. Teoria e pratica dell’ermeneutica biblica
La comprensione del Credo e delle Scritture nel periodo presbiterale
L’Ad Simplicianum e la scoperta del primato assoluto della grazia
Il De doctrina christiana
Le omelie su Giovanni e altre opere esegetiche dell’episcopato
Il De Genesi ad litteram
4. Le Confessiones
Storia di una conversione
La memoria
L’interpretazione dei primi versetti della Genesi
5. La controversia con i donatisti
Donatismo e coercizione religiosa
Contro Parmeniano e il ribattesimo
Contro Petiliano e Cresconio
Dopo la Conferenza di Cartagine
6. La Trinità e la sua immagine nel De trinitate
Genesi e scopo del De trinitate
Missioni divine e teofanie
I nomi e gli attributi delle Persone
L’immagine interiore della Trinità
Il dibattito con Massimino
7. L’apologetica antipagana e il De civitate dei
La difesa del cristianesimo contro gli avversari pagani prima del 410
Le obiezioni del circolo di Volusiano e il piano del De civitate dei
Il culto pagano e la storia di Roma
Il confronto con la "teologia" del paganesimo
Origine e sviluppo delle due città
I fini delle due città
8. La lotta contro il pelagianesimo
Contro le tesi di Pelagio e Celestio
Da Diospoli alla tractoria (415-418)
La replica agli attacchi di Giuliano
Ai monaci di Adrumeto e di Marsiglia 2
9. Scritti di morale e altri opuscoli
Il De diversis quaestionibus LXXXIII
La condanna della menzogna
Ascetismo ed etica monastica
La morale sessuale
Fede e ragione nella conoscenza di Dio
L’Enchiridion, il De haeresibus e le Retractationes
Cronologia della vita e delle opere
Bibliografia
Indice dei nomi
"La vecchia logica metteva il pensiero in catene; la nuova logica gli dà le ali". Così scriveva Russell nel 1914. È vero? La logica è in grado di mettere le ali al pensiero, di rendere straordinariamente chiare le nostre idee, di darci una particolare agilità di ragionamento? Questo breve libro, ricco di esercizi (tutti risolti), introduce gradualmente il lettore nel linguaggio della logica moderna. Con un'attenzione costante al ragionamento comune.
Un paradosso è una contraddizione che non riusciamo a eliminare: un uomo risulta essere vivo e morto, un oggetto sembra esistere e non esistere, una proposizione è vera e falsa contemporaneamente, e non c'è modo di risolvere il problema e prendere una decisione. Che cosa dobbiamo fare di fronte a evidenze di questo tipo? L'autrice suggerisce una risposta, esplorando le più recenti teorie filosofiche sull'argomento e compiendo una ricognizione ragionata nel territorio dei paradossi oggi più frequentemente studiati. La lettura non richiede specifiche conoscenze di logica: ogni formalizzazione è immediatamente tradotta in termini informali e comprensibili per chiunque.
Il verso di Sandro Penna, "come è bello stare nel chiuso di una stanza, con la testa in vacanza, sopra un azzurro mare", può sembrare stravagante se riferito alla filosofia contemporanea, soprattutto se si pensa all'insistanza della filosofia recente sul primato della pratica e dell'impegno del filosofo nei confronti della realtà. La provocazione della citazione, però, vuole richiamare il lettore alla natura del lavoro filosofico. La filosofia è una sorta di "matematica allargata": una disciplina teorica, interessata ai concetti, ma anche al loro rapporto con le forme di pensiero e di vita. Fare filosofia significa sempre essere "altrove" con il pensiero.
Tra la metà del XI secolo e la fine del XIII, la figura istituzionale del pontefice subisce profonde trasformazioni: immagine vivente di Cristo e quindi partecipe della sua duplice natura umana e divina, il papa rappresenta ormai il vertice dell'intera cristianità e rivendica un ruolo, non solo ecclesiale, ma anche politico, culturale e giurisdizionale. Il libro fornisce una ricostruzione storica del papato duecentesco alla luce della sua rinnovata vitalità e della rivoluzione operata da pontefici come Innocenzo III, Gregorio IX o Bonifacio VIII, che faranno della corte papale il perno politico, intellettuale e artistico di tutto l'Occidente.