Possono i grandi temi della teologia eucaristica essere colti in prospettiva unitaria a partire dalla forma celebrativa dell'Eucaristia? Se nella pre-sente stagione ecclesiale una tale domanda è sollecitata dalla riconsegna del Messale di Paolo VI nella terza edizione italiana, è tuttavia un interrogativo costante, o tale dovrebbe essere, per chi si interessa di teologia dell'Eucaristia, come an¬che della sua prassi liturgica e devozionale. Uno sguardo alla storia rivela notevoli oscillazioni nella comprensione dei vari aspetti del mistero eucaristico, trattati ora in modo coerente e organico, ora quasi autonomamente l'uno rispetto agli altri. I contributi raccolti nel volume intendono studiare l'impatto della nuova forma celebrativa scaturita dal Messale di Paolo VI sulla teologia eucaristica a partire dai principali temi della teologia sistematica. Il punto di osservazione è quello delle categorie classiche di presenza, sacrificio e comunione, per cogliere in un secondo mo¬men¬to l'apporto singolare della teologia liturgica a ciascuno di questi temi. Nel dialogo a due voci tra i teologi sistematici e i liturgisti è emersa la necessità che l'odierna teologia dell'Eucaristia integri sempre più nel suo pensiero la nuova forma rituale e il nuovo modo di pensare il sacra-mento a partire dalla sua concreta celebrazione.
Nel suo studio l'autore espone la storia della concelebrazione eucaristica in Occidente, attraverso il contatto diretto con le fonti patristiche, liturgiche, magisteriali e canoniche, tenendo conto della mentalità di ciascun'epoca per evitare di giudicare la storia partendo da acquisizioni teologiche più recenti. Il percorso storico arriva fino al dibattito prima e durante il Concilio Vaticano II e prende in esame il rito della concelebrazione nella sua prima stesura del 1965 e come si trova oggi nella terza edizione tipica del Messale Romano del 2008. Non mancano indicazioni per la pratica del rito, con accenno alla problematica attuale delle celebrazioni con grandi numeri di concelebranti.
Lo scopo del libro è esaminare una fonte liturgica del X secolo, ossia il rito della penitenza privata del Pontificale Romano-Germanico, spiegando il suo contesto storico, pastorale e teologico, individuando le sue fonti letterarie e bibliche, analizzando la teologia emergente.