La rivista semestrale dell'Istituto Teologico di Assisi, n. 1/gennaio - giugno 2015.
Maria, Donna, Vergine Sposa Madre, è la chiave per entrare nel mistero di Dio e dell'Umanità.
Un approccio nuovo di teologia fondamentale che prende sul serio la biografia e i semi del Logos disseminati nella vita dell'essere che palpita nel cuore dell'uomo.
Il volume contiene gli atti della settimana di formazione francescana tenutasi nel settembre del 2009 in Assisi, dedicata alla domanda sul significato da ascrivere all'espressione "teologia francescana". La ricerca è affrontata innanzitutto dal unto di vista storico-formativo (P. Maranesi); seguono tre contributi volti ad analizzare il contesto filosofico-teologico del XIII secolo (L. Mauro) e la produzione "teologica" francescana del periodo (F. Iozzelli e P. Messa); si propone infine un tentativo di attualizzazione del pensiero francescano (O. Todisco).
Questo libro mette sulla carta con chiarezza interrogativi che ogni persona pensante vede sorgere in sé, quando gli si propone la figura di Gesù appeso sulla croce come salvatore degli uomini e datore di senso della storia. Troppo clamorosa è la contraddizione fra lo strazio di un uomo crocifisso e la convinzione che egli possa essere il messia atteso da Israele e segretamente sospirato da ogni uomo. Eppure qui sta il nocciolo di tutto il cristianesimo. Severino Dianich, prete della diocesi di Pisa, è stato docente di Teologia in diverse Facoltà teologiche italiane e presidente dell'Associazione Teologica Italiana.
Un confronto interreligioso tra giganti del monoteismo nel tentativo di far luce su un interrogativo provocatorio. E se Dio rifiuta la religione"? Un interrogativo provocatorio, che, in un certo senso, sembrerebbe essere stato posto dallo stesso Gesu di Nazareth alla sua gente, guardando la realta del Tempio, dei riti, dei divieti. Una religione che adora un Dio irrangiugibile che punisce, scomunica e non tollera. Una religione che pero Dio rifiuta. E se Dio rifiuta la "religione"? Una domanda intrigante, alla quale i contributi raccolti nel volume cercano una risposta attraverso un confronto tra esponenti ed esperti delle tre religioni monoteistiche (cristianesimo, islam e ebraismo) e del buddhismo. Il tema viene qui sviluppato su piu piani: biblico, teologico, pastorale e della fenomenologia delle religioni. "
Capire i silenzi per rimuovere il dramma dell'incomprensione e creare relazioni sempre piu autentiche. Una tematica molto attuale quella qui presentata, perche il dramma del silenzio, del non-dialogo, del black-out della comunicazione investe lo sviluppo delle vite umane in tutti i campi dell'esistenza: in famiglia, nelle coppie, tra le generazioni. I silenzi che non hanno il coraggio di osare all'interno della chiesa, che rifiutano di gettare ponti di accoglienza tra le chiese; il rifiuto cosciente degli ultimi" e dei "piccoli"; la consapevolezza che l'essenza del dialogo in politica porta alla distruzione e alla guerra. Sono tutti silenzi che gridano alle nostra tacite coscienze, per stanarle dall'isolamento e spingerle ad adoperarsi per la realizzazione dell'uomo. "
DISCUTIBILI RISPOSTE DI UN VECCHIO CRISTIANO ALLE CRITICHE (GIUSTIFICATE) DI AMICI E NIPOTI. NEL TESTO SONO INDICATI FATTI E COMPORTAMENTI DELLA CHIESA E DEI SUOI UOMINI DEL PASSATO (MA ANCHE DEL PRESENTE). Sono in molti oggi a dubitare che la chiesa abbia ancora un senso, ma per saperlo bisognerebbe recuperarne il significato autentico: la storia e l'e sperienza dell'autore lo port ano ad essere molto aperto, cosi da sembrare talora spietato nell'indicare fatti e compor tamenti della chiesa e dei suoi uomini del passato. Ma e`proprio questo che rende ancora piu`evidente e convincente il suo amore per la chiesa." dice il vescovo bettazzi nella prefazione. Un piccolo tent ativo di coniugare insieme le istanze dell'autorita con un affettuoso e creativo dissenso, indispensabile per far cresc"
L'autore si interroga su quale resistenza occulta sussista nei teologi per non far propria la causa dei poveri. Un contributo essenziale per riscoprire la funzione magistrale che hanno i poveri nella chiesa.
Il volume e una lucida e seria risposta a chi chiede i segni del fatto che il messaggio cristiano sia portatore di salvezza.
La finalita della regola di vita dei Trinitari e di riscattare i prigionieri di guerre sante sia cristiani che musulmani. Essi inoltre dovevano dividere tutti i loro beni in tre parti: per i poveri, per riscattare i prigionieri, per il proprio sostentamento. LA REGOLA DI VITA DEI TRINITARI E`UN TESTO MEDIEVALE SUI GENERIS COSI`DA RISULTARE PER VARI ASPETTI ORIGINALE. LA SUA FINALITA E`DI RISCATTARE E LIBERARE I PRIGIONIERI DI GUERRE SANTE, SIA CRISTIANI CHE MUSULMANI. I TRINITARI DOVRANNO DIVIDERE PER REGOLA TUTTI I LORO BENI IN TRE PARTI: UNA PER I POVERI, UNA PER RISCATTARE E LIBERARE I PRIGIONIERI, UNA PER IL PROPRIO SOSTENTAMENTO. GIOVANNI DE MATHA, IDEATORE DEL GRUPPO DEI TRINITARI, A MOTIVO DEL TESTO DELLA REGOLA TRASMETTE LA SUA VOLONTA DI RITORNO AL VANGELO: COME OBIETTORE DI COSCIENZA, CRISTIANO DISARMATO IN PENO TEMPO DI GUERRE SANTE; UOMO CHE PAGA DI PERSONA E CHE CERCA DI MOSTRARE" PIU`CHE DI "DIMOSTRARE" ATTRAVERSO LE OPERE DI MISERICORDIA NEL CONTESTO DEL RISCATTO E DELLA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI. "
Un acuto quadro di sintesi sulla realta della Chiesa della societa di fine millennio. In questo saggio l'autore pr ende in esame l'odierna civil ta occidentale e, d'accordo c on altri autori che se ne sono occupati, la trova malata e in pieno decadimento. Egli da un nome alla malattia: morositi, qui tradotto con apatia". In sostanza, il termine sta a designare stanchezza e incapacita di reagire, per la mancanza di senso della vita e quindi di speranza. Attraverso una breve rievocazione della storia occidentale, l'autore mostra come si e`giunti all'attuale stato di apatia: la causa fondamentale egli la vede nell'ab bandono progressivo del cristianesimo, giunto fino al ripudio di esso. Sennonchi il cristianesimo, puo`non restando esso stesso del tutto indenne dai germi di apatia diffusi nella societa, ha conservato tutta la sua vitalita e quindi la capacita di comunicare senso e speranza anche al mondo di oggi."