Tutte le confessioni religiose implicano un dentro e fuori culturale che non di rado diventa «o dentro o fuori». La pubblicazione delle lettere emanate dalle cancellerie di sultani e di papi del tempo di crociate e ?ih?d, mostra ampiamente e in modo «scandaloso» che i capi religiosi promuovono e incitano alla guerra con le stesse parole. Nel mentre del furore bellico, «eretici» e obiettori di coscienza, come peacemakers, si distanziano dalle politiche guerriere dei capi religiosi e prendono la strada dell'inclusione e del servizio umanitario, in palese alternativa all'inestinguibile pratica dell'inimicizia e della guerra. A Roma ancora oggi è visibile un mosaico (ca. 1210), opera unica in tutta la storia dell'arte, che mostra Cristo pantocratore che libera prigionieri cristiani e musulmani vittime di «guerre sante». Nel 2021, mentre ancora in modo blasfemo pretesti religiosi cercano appigli per alimentare esclusione e razzismo, Papa Francesco insieme al Grande Imam sunnita di al-Azhar, Ahmad al-Tayyib e al Grande Ayatollah sciita Sayyid 'Al? al-Husayn? al-S?st?n?, offrono motivi di speranza impegnandosi «On Human fraternity for world peace and living together». Il volume offre spazi per una riflessione odierna, collocandosi con una propria originalità nel campo del dialogo della vita: collaborazione e gesti concreti di tolleranza, giustizia e pace.
Attraverso un documento originale ed inedito si ricostruisce il contesto in cui ha operato l'evangelizzazione missionaria in Australia. L'opera è arricchita da tavole, indici e varie appendici, tra cui un glossario di termini aborigeni. Un testo di storia della missione che si focalizza sul contesto storico-culturale del Paese nel quale si svolge l'attività evangelizzatrice: l'Australia. Il testo originale ed inedito della relazione missionaria, redatta nel 1883 da Mons. Salvado, abate della missione benedettina di Nuova Norcia nell'Australia Occidentale.
La finalita della regola di vita dei Trinitari e di riscattare i prigionieri di guerre sante sia cristiani che musulmani. Essi inoltre dovevano dividere tutti i loro beni in tre parti: per i poveri, per riscattare i prigionieri, per il proprio sostentamento. LA REGOLA DI VITA DEI TRINITARI E`UN TESTO MEDIEVALE SUI GENERIS COSI`DA RISULTARE PER VARI ASPETTI ORIGINALE. LA SUA FINALITA E`DI RISCATTARE E LIBERARE I PRIGIONIERI DI GUERRE SANTE, SIA CRISTIANI CHE MUSULMANI. I TRINITARI DOVRANNO DIVIDERE PER REGOLA TUTTI I LORO BENI IN TRE PARTI: UNA PER I POVERI, UNA PER RISCATTARE E LIBERARE I PRIGIONIERI, UNA PER IL PROPRIO SOSTENTAMENTO. GIOVANNI DE MATHA, IDEATORE DEL GRUPPO DEI TRINITARI, A MOTIVO DEL TESTO DELLA REGOLA TRASMETTE LA SUA VOLONTA DI RITORNO AL VANGELO: COME OBIETTORE DI COSCIENZA, CRISTIANO DISARMATO IN PENO TEMPO DI GUERRE SANTE; UOMO CHE PAGA DI PERSONA E CHE CERCA DI MOSTRARE" PIU`CHE DI "DIMOSTRARE" ATTRAVERSO LE OPERE DI MISERICORDIA NEL CONTESTO DEL RISCATTO E DELLA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI. "