"L'interrogativo che fa da sottofondo al presente saggio, se cioè il cristianesimo è ancora in grado di indicare la bellezza e la bontà dell'esistenza, trova una sua possibile risposta nella capacità di fare la differenza. [?] Tale istanza richiede l'assunzione di nuovi stili di vita, di uno sguardo profetico e di un linguaggio creativo, perché il cristianesimo porta con sé il paradosso di un progetto audace nella promozione della vita. Come afferma l'autore: 'Anche oggi, ogni volta che i cristiani hanno il coraggio di fare un passo avanti, di impastare la propria identità con i grandi e piccoli eventi della vita, si accende la scintilla del kairos evangelico'." (dalla Prefazione di Carmelo Dotolo)
Un testo che esprime profonda fiducia nella umana capacità di discernimento senza ignorare la complessità del presente e le distorsioni degli stili di vita dominanti.
Il fecondo quanto inaspettato intreccio tra i percorsi di Pieper e di Bonhoeffer - due interpreti della sapienza della Parola e della ricerca umana di senso - sollecita ad assumere la ricerca del vero e del bene come fecondo lievito operante nella storia, contestando radicalmente qualsiasi rassegnata accettazione dell'esistente.
Sapienza e intersoggettività, autonomia della coscienza ed esercizio del discernimento rendono possibile la realizzazione di un'esistenza autenticamente umana senza rinchiudersi nella logica del privilegio di sè.
La bellezza della fede cristiana per i "discepoli di Emmaus postmoderni".
Convegno di Cefalù 2009. Obiettivo del convegno: ridare gioia e fiducia agli uomini di buona volontà, affindando loro il compito di ripartire dalle città". "