Leggendo i testi martiriali di Agostino si rimane colpiti dal culto e dalla venerazione dei martiri nella Chiesa antica e in particolare nordafricana. Nel nostro tempo, segnato dal riemergere dei totalitarismi e da un numero impressionante di martiri uccisi in odio alla fede, troviamo quasi sconcertante la loro eroica testimonianza di carità evangelica ed esemplare la fecondità delle loro vite per la Chiesa. In questo libro Antonio Bonato prende in esame i Sermoni e i testi ricavati da altre opere di sant'Agostino sui martiri. Sullo sfondo della concezione agostiniana, l'autore passa in rassegna alcune figure centrali nei primi secoli di vita della Chiesa: in relazione ai modelli di fede e di carità evangelica, il protomartire Stefano e san Lorenzo diacono; in relazione all'aspetto più propriamente ecclesiale, gli apostoli Pietro e Paolo, le sante Perpetua e Felicita e il vescovo Cipriano. Attraverso Agostino, il volume di Bonato ci restituisce così uno spaccato di sconvolgente attualità: la Chiesa, nata dalla croce di Cristo, si nutre del coraggio e della fedeltà ai valori evangelici di questi testimoni della fede.
La visione agostiniana del Cristo totale vanta studi considerevoli. L'autore va oltre i limiti degli studi precedenti per dare un suo contributo rilevante e solido alla conoscenza di questo aspetto della cristologia e dell'ecclesiologia dell'Ipponate; per la cura nella citazione delle opere di Agostino, per la conoscenza della letteratura secondaria, per l'intuito teologico, il senso ecclesiale e la capacità di sistematizzazione.
Un testo per l'educazione. Non "degli" adulti, ma "come adulti". Spunti per crescere ancora, ogni giorno, da educatori. È sempre tempo di educare. Perché l'educazione "funzioni" non si deve interrompere l'ascolto - in Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua e Tempo Ordinario - della Parola che educa e fa vivere. «È in gioco il valore preziosissimo che si chiama Speranza. Nessuna attività come l'educare suppone la proiezione fiduciosa verso quel mondo diverso dal nostro, ancora in embrione, che esisterà domani. L'educatore ha a che fare con persone che presumibilmente gli sopravviveranno e da cui questo mondo ancora sconosciuto sarà costruito» (dalla «Prefazione» di Franco Verdi).
È ancora possibile "incantarsi" davanti alla Parola di Dio? Il libro fa propria questa domanda che invita a nuovo stupore, declinando la "grammatica" per una sensibilità biblica. Nella prima parte, la morfologia, si tratta il tema dell'incanto: partendo da Gesù davanti alla fede del centurione pagano, si risale ai suoi compaesani che, da stupiti, si trasformano in sdegnati; dal messaggio dei pastori di Betlemme si giunge a Pilato, meravigliato del mutismo di Gesù. Nella seconda parte, la sintassi, ci si muove alla ricerca di un'autentica spiritualità biblica. Il volume si chiude con un eserciziario: alcune miniature, dipinte di fresco, nelle quali ragazzi diciottenni, alunni di un liceo di Cremona, descrivono un istante dei loro incanti. Tocca al lettore scrivere, se vuole, la sua pagina sacra: quella di un ascolto fecondo che parte dalla contemplazione di ciò che Dio dice e fedelmente realizza.
Se si cerca un libro di ricette educative prestampate è il volume sbagliato. Il testo, attraverso alcune pagine evangeliche, non offre soluzioni, ma invita a ricalcare i passi del maestro. E come Lui, da pensierosi, chiede di diventare generosi.
Una suggestiva ipotesi sul Vangelo dell'Infanzia di Luca. Contaminazioni con la tradizione greca profana.
La lettera a Proba, come dice chiaramente il titolo, è una lettera e non un trattato sulla preghiera; la costruzione del testo è legata ad un fatto occasionale e perciò non contiene una riflessione sistematica. Tuttavia quello che poteva essere un limite si rivela una ricchezza; emergono, infatti, delle dimensioni che sono essenziali per ogni situazione di vita e per ogni tipo di preghiera. Si potrebbero così riassumere: La ricerca della vita beata; La centralità del desiderio; La preghiera ha bisogno di 'regole'. Nella lettera a Proba ci sono anche utilissime indicazioni circa i modi e i tempi della preghiera.