La nuova Bibbia di Gerusalemme viene proposta in un'edizione di grandi dimensioni (cm 22,2x30), con copertina bianca e cartiglio interno per eventuale dedica.
L'edizione quadriforme del libro dell'Esodo, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: ? il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basata prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008;? il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV secolo dopo Cristo;? il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica;? il testo della Bibbia CEI 2008, normativa per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico;? la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
L'edizione quadriforme del libro della Genesi, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basata prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008; il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV secolo dopo Cristo; il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica; il testo della Bibbia CEI 2008, normativa per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico; la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
All’esodo della Parola è applicabile la parabola del seminatore: parte del seme cade sulla strada ed è mangiata dagli uccelli, un’altra cresce stentata fra i sassi e presto si seccherà, solo una porzione è accolta dal buon terreno, che produce, comunque, in modo disomogeneo. Con eleganza e sapienza l’autore ci guida nell’affascinante viaggio della Parola lungo la storia, consapevole che di fronte a noi si estendono interi continenti e, per quanto si studi, se ne percorreranno solo minuscole porzioni. Le terre inesplorate avranno sempre infatti la prevalenza.
Pietro Stefani insegna alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e all'Università Statale di Milano. E' presidente del Segretariato attività ecumeniche e redattore della rivista "Il Regno".
Descrizione dell'opera
Il filone pace-guerra-violenza è stato centrale nella ricerca biblica di Giuseppe Barbaglio: su di esso egli ha disteso orientamenti di speranza.
Il volume affronta i temi della pace e della violenza a tre livelli. Quello biblico-esegetico in senso stretto, che esamina passi significativi della Scrittura, presentando visioni d'insieme e spiegando singoli versetti particolarmente importanti. Quello teologico, che chiama in causa il monoteismo e la sua pretesa di assolutezza, i binomi colpa e castigo, perdono ed espiazione. Quello antropologico: Bibbia e diritti umani, esperienza storica ed esperienza di fede, laicità del credente e presenza nel mondo.
Sommario
Presentazione (A. Filippi). 1. Lettura biblica sul tema della pace. 2. Cristo principe di pace. 3. L'amore dei nemici. 4. «Porgere l'altra guancia». 5. Regno di Dio con violenza. 6. La violenza: testimonianza delle Scritture ebraiche e cristiane. 7. Il monoteismo fonte d'intolleranza e di violenza? 8. Gesù il giusto e la violenza. 9. La Bibbia e i diritti umani. 10. Esperienza storica ed esperienza di fede. Interpretazione biblica. 11. Della laicità del credente o della sua presenza nel mondo e nella storia.
Note sull'autore
GIUSEPPE BARBAGLIO (1934-2007) presso le EDB ha diretto due collane di argomento biblico: «La Bibbia nella storia» e «Scritti delle origini cristiane» (con Romano Penna); ha curato Schede bibliche pastorali (8 voll.), La Spiritualità del Nuovo Testamento (42011) e l'edizione greco-italiano del Merk (Nuova edizione 2010); è autore di La Prima Lettera ai Corinzi. Introduzione, versione, commento (22005); La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare (32008); Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica (52005); Davanti a Dio. Il cammino spirituale di Mosè, di Elia e di Gesù (32008), insieme a Piero Stefani; Canti d'amore nell'antico Israele. Traduzione poetica del Cantico dei Cantici (2004) e I Salmi: testo poetico esistenza vissuta (2008), insieme a Luigi Commissari; Il pensare dell'apostolo Paolo (22005); Gesù di Nazaret e Paolo di Tarso. Confronto storico (32009); La Parola si moltiplicava (2008), Emozioni e sentimenti di Gesù (2009), Il mondo di cui Dio non si è pentito (2010). Ha inoltre pubblicato: I Vangeli, Cittadella, Assisi 1978, di cui ha curato la traduzione e il commento insieme a Rinaldo Fabris e Bruno Maggioni; Paolo di Tarso e le origini cristiane, Cittadella, Assisi 32002; Le lettere di Paolo, 2 voll., Borla, Roma 21990; Dio violento? Lettura delle scritture ebraiche e cristiane, Cittadella, Assisi 1991; San Paolo, Lettere, 2 voll., Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997, di cui ha curato introduzione e traduzione.
La guida si prefigge di aiutare a scoprire e comprendere il mondo complesso della Terra Santa, ricco di storia, cultura, archeologia, religiosità e bellezze naturali affascinanti. La competenza e l'esperienza dell'autore, profondo conoscitore dei luoghi descritti in qualità di accompagnatore di gruppi, si rivelano attraverso lo stile e il linguaggio puntuale, ricco e immediato ad un tempo, al fine di favorire un'agile consultazione. Solcare i sentieri della Terra Santa significa poi riandare ai luoghi spettatori delle vicende narrate dalla Bibbia: proprio per questo i vari itinerari sono sempre accompagnati da precisi riferimenti alle Sacre Scritture. Le numerose foto a colori, le planimetrie e le carte geografiche costituiscono per il lettore un aiuto efficace nel corso del viaggio e insieme uno splendido ricordo al suo ritorno. Il volume è corredato di una cartina cm 50x70 della Terra Santa e di Gerusalemme.
Descrizione dell'opera
«La prima edizione di questo saggio uscì a Oxford nel 1941. La seconda, notevolmente ampliata, fu pubblicata a Londra nel 1952 e in traduzione italiana vent’anni dopo. La terza e ultima, del 1983, esce da noi solo ora per la prima volta. [...] Il testo tuttavia non mostra gli anni: è un classico, che sfugge al rapido invecchiamento cui sono generalmente esposti i saggi scientifici» (dalla Premessa alla III edizione).
Inventando letteralmente le piste della disciplina, Beryl Smalley ha indicato la strada a chiunque dopo di lei abbia voluto affrontare criticamente lo studio della cultura biblica medievale e degli intellettuali che l’hanno prodotta. Superando i confini della storia dell’esegesi, ha portato per la prima volta alla luce il nesso fra Sacra Scrittura, movimento intellettuale dei secoli XII e XIII, istituzioni e programmi scolastici. I progressi interpretativi dell’epoca sono infatti da collegarsi soprattutto agli spazi istituzionali in cui figure nuove, più dinamiche rispetto ai monaci altomedievali dediti a preghiera e contemplazione, rinnovano prospettive di ricerca e attrezzature filologiche e linguistiche.
Lasciando sullo sfondo la tradizionale rappresentazione della Bibbia come fonte di preghiera, meditazione e devozione, con quest’opera Beryl Smalley ha portato per la prima volta alla luce il nesso fra Bibbia, movimento intellettuale dei secoli XII e XIII, istituzioni e programmi scolastici. Così facendo, ha offerto un contributo rilevante e innovativo alla conoscenza della storia intellettuale e culturale dell’Occidente medievale nel suo complesso.
Sommario
Premessa (G.L. Potestà). Prefazione alla terza edizione. Prefazione alla seconda edizione. Prefazione alla prima edizione. Introduzione. 1. I Padri. 2. Scuole monastiche e scuole cattedrali. 3. I Vittorini. 4. Andrea di San Vittore. 5. I Maestri della «sacra pagina»: il Comestore, il Cantore, Stefano Langton. 6. I Frati. Conclusione. Appendici. Appendice al capitolo 2: Nota sullo sviluppo della glossa (H. Kantorowicz, Cambridge). Appendice al capitolo 4: Passi dai Commentari di Andrea. Bibliografia alla terza edizione. Elenco dei manoscritti citati. Indici.
Note sull'autrice
Beryl Smalley (1905-1984) ha studiato al Cheltenham Ladies’ College e al St. Hilda’s College di Oxford, laureandosi poi all’Università di Manchester. Ha insegnato e condotto ricerche al Royal Holloway College dell’Università di Londra e al Girton College di Cambridge. Ha lavorato a lungo al Dipartimento dei manoscritti occidentali della Bodleian Library.
Note sul curatore
Gian Luca Potestà è professore ordinario di Storia del cristianesimo e direttore del dipartimento di Scienze religiose dell’Università Cattolica di Milano.
La questione del Messia è il punto centrale del dissenso nel dialogo ebraico-cristiano: essa è quindi di particolare significato per l’attualità interreligiosa. Ma in che termini l’Antico Testamento parla di questa figura? Spesso le riletture dell’Antico fatte a partire dal Nuovo Testamento hanno portato a offuscare la molteplicità delle attese messianiche nel giudaismo. Dal canto loro, i quattro vangeli documentano che la vita e l’opera di Gesù furono interpretate dai discepoli in maniera messianica. Ma in che senso Gesù di Nazaret è il Messia?
Il testo costituisce la quinta uscita di una collana che illustra che cosa dicono l’Antico e il Nuovo Testamento sui temi fondamentali della fede. Ogni tema è presentato da due autori: uno per l’Antico e uno per il Nuovo Testamento, che poi, in un dialogo conclusivo, discutono come le idee centrali dell’AT vengono filtrate, assunte o modificate nel NT. Il lettore può così percepire la tensione e l’unità esistente tra i due Testamenti.
Ecco il piano completo dell’opera: 1. C. Dohmen - T. Söding, Il Dio uno; 2. K. Koenen - R. Kühschelm, La fine dei tempi (2001); 3. J. Schreiner - R. Kampling, Il prossimo lo straniero il nemico (2002); 4. G. Vanoni - B. Heininger, Il Regno di Dio (2004); 5. H.-J. Fabry - K. Scholtissek, Il Messia; 6. C. Brüning - K. Kertelge, Il problema del male; 7. G. Fischer- K. Backhaus, Espiazione e riconciliazione (2002); 8. G. Steins - M. Theobald, La creazione; 9. I. Müllner - P. Dschulnigg, Feste ebraiche e feste cristiane; 10. U. Berges - R. Hoppe, Povero e ricco; 11. C. Frevel - O. Wischmeyer, L’uomo; 12. F.-L. Hossfeld - K. Berger, Lo Spirito di Dio; 13. P. Deselaers - C.-P. März, Morte e risurrezione.
Sommario
I. Antico Testamento (H.-J. Fabry). 1. Definizioni introduttive. 2. Terminologia. 3. Il fenomeno «unto» quale punto di partenza. 4. Le radici delle attese messianiche nell’Antico Testamento. 5. Attese messianiche nel Protogiudaismo. 6. Attese del Messia negli scritti di Qumran. 7. Tesi riassuntive. II. Nuovo Testamento (K. Scholtissek). 1. Introduzione. 2. Il linguaggio dell’«unzione» nel Nuovo Testamento. 3. Gesù di Nazaret la domanda storica di chiarificazione. 4. Paolo. 5. I discepoli di Paolo. 6. Il Messia Gesù nella testimonianza dei quattro vangeli. 7. Ulteriori testimonianze neotestamentarie. 8. Sguardo retrospettivo e prospettivo. III. Dialogo. Antico Testamento (H.-J. Fabry). Nuovo Testamento (K. Scholtissek). Bibliografia.
Note sugli autori
Heinz-Josef Fabry (1944), dottore in teologia, è docente di Antico Testamento all’Università di Bonn.
Klaus Scholtissek (1962), dottore in teologia, insegna alla Facoltà cattolica di teologia dell’Università di Würzburg; è professore e decano all’Anno di studi teologici a Gerusalemme.
Il tema della paternità di Dio è proprio di molte culture. Quando Gesù insegna la preghiera del "Padre nostro" ha alle spalle una tradizione antichissima, che non è solo specifica della storia del popolo ebraico. Egli non ha fatto che raccogliere in sé una specie di grande fiume che si dirama nei secoli. Cristo è come un vessillo che ha raccolto questa tradizione e l’ha fatta fiorire in un modo diverso, mettendo l’invocazione Abba’ a suggello della sua esistenza proprio nel momento del travaglio più aspro: quello della sua passione. Il percorso sulla paternità di Dio proposto dal volume si muove ritmato da due grandi momenti: quanto esiste prima di Cristo e ciò che viene dopo. In forma rivista dall’autore si presentano le cinque conferenze da lui tenute presso il Centro San Fedele di Milano nella Quaresima 1999: gli incontri approfondiscono il tema di Dio Padre, analizzando la dinamica della paternità divina così come si sviluppa progressivamente nelle Scritture, dall’Antico Testamento fino alla Chiesa nascente.
Sommario. 1. Dio, Padre dell’Israele giusto e peccatore. 2. Dio, Padre del fedele ebreo e dell’intera umanità. 3. La rivelazione del Dio Abba’ nei Vangeli. 4. Commento al "Padre nostro". 5. Il "Padre delle misericordie" secondo Paolo. Piste di approfondimento. Bibliografia.
Autore. Mons. Gianfranco Ravasi, del clero ambrosiano, è Prefetto della Biblioteca Ambrosiana e membro della Pontificia Commissione Biblica. Noto esegeta, docente di Sacra Scrittura alla Facoltà teologica settentrionale, è autore di un saggio su Giobbe (Borla) e di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, tre voll., EDB 1983; Il Cantico dei cantici, EDB 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche tenute da Gianfranco Ravasi al Centro culturale S. Fedele di Milano (oltre trenta titoli, sull'Antico e Nuovo Testamento).
Nel corso del secolo che sta per concludersi l'interpretazione della Bibbia nel mondo occidentale ha come oscillato fra alcuni estremi: a una lettura scientifico-razionalista si è spesso contrapposta una sensibilità esasperatamente misticheggiante, e accanto a queste si sono fatte largo interpretazioni ideologiche o "selvagge" della Scrittura, del tutto estranee alle tradizioni ermeneutiche giudaica e cristiana.
Nel corso di varie indagini sui racconti di tradizione orale nelle campagne di Ungheria, Austria, Slovacchia, Romania e Paesi della ex Jugoslavia, due etnologhe hanno scoperto l'esistenza di una Bibbia di origine contadina. E hanno salvato dall'oblio centinaia di narrazioni che appartengono a una tradizione europea millenaria. Racconti lirici e magici, divertenti e osceni, ispirati alle vicende bibliche e alla storia del cristianesimo, restituiscono la struggente riflessione del mondo che li ha conservati e trasmessi oralmente durante le veglie. I grandi episodi e i personaggi della storia santa si intrecciano così alle narrazioni apocrife e leggendarie e alla saggezza popolare dei racconti e dei proverbi.