Come si svolgeva la vita nella famiglia e nella società ebraica e greco-romana ai tempi di Gesù? Lo studio della vita familiare e dei rapporti sociali è di capitale importanza per comprendere meglio i Vangeli e gli altri Libri del Nuovo Testamento. Jean-Pierre Lémonon e François Richard ricostruiscono le vicende del giudaismo nell'epoca che è a cavallo dell'Antico e del Nuovo Testamento. Un grande merito di questo testo è il citare testualmente i documenti storici più significativi per conoscere il periodo in cui operò Gesù Cristo e nacque la Chiesa. Questo è il primo di sei volumi intitolati "Il mondo dove visse Gesù": attraverso i documenti storici più importanti ricostruiscono il periodo storico in cui operò Gesù Cristo e nacque la Chiesa.
Dove c'è dolore si diventa postulanti di consolazione. Dove c'è consolazione c'è il fascino segreto di una bellezza profonda, che solo la metafora e le immagini sanno evocare. La bellezza ha una dimensione divina segreta, nascosta nella sensibilità del tocco divino. Se la si invoca, questa ha le fattezza dell'Avvocata nostra, così come da tradizione ci rivolgiamo alla Madonna. Che strano. Perché stanno così le cose? Ma se il grembo di Maria culla Colui per mezzo del quale sono tutte le cose e nel quale tutte le cose sussistono, questo stesso grembo culla l'intero universo, con la sua capacità di consolazione e di delicatezza. Ogni delicatezza e ogni dolcezza sono il femminile originario che impronta il segreto del cosmo al segreto della Madre di Dio.
Prima edizione a livello mondiale con testo critico latino e traduzione a fronte. "Il cielo e il mondo" è un'opera cosmologica di Aristotele. Tommaso redige il suo Commento nel 1272-1273. Chissà come cadeva il mondo negli occhi di Aristotele? La domanda potrebbe risultare una curiosità oziosa. Ma, in realtà, chiedersi come appare il mondo agli occhi di una intelligenza raffinatissima, che tuttavia non ha strumenti raffinatissimi come il telescopio, il microscopio, il sonar ecc., non è del tutto inutile. L'uomo comune, come ciascuno di noi, non possiede altro che i propri sensi e la propria intelligenza per conoscere ciò che accade in natura: come si fa a districarsi tra i fenomeni, per così dire, "a mani nude"? Certo, il più delle volete, le "ipotesi" che Aristotele formula sono per noi delle fantasie. Ma anche il "Big Bang" è una fantasia... chi l'ha mai visto? Lo si ipotizza e lo si richiama con un nome di fantasia. Quello che cambia è la possibilità di controllo delle ipotesi. Per questo occorre mettersi alla scuola di un grande commentatore di Aristotele, come Tommaso d'Aquino. Anche Tommaso non aveva certo gli strumenti più adatti, ma sapeva come affrontare con il rigore dovuto il caso considerato. «Non è necessario che siano vere quelle ipotesi che hanno elaborato [gli antichi astronomi]: infatti benché fatte queste supposizioni si salvino i fenomeni che appaiono, tuttavia non bisogna dire che tali supposizioni siano vere, perché forse con un altro sistema non ancora intuito dagli uomini, si salva ciò che appare riguardo alle stelle». Insomma, la lettura del Commento di Tommaso al "De Caelo et mundo" non è per imparare come va il mondo, ma per imparare a considerare il nostro modo di considerare. Il testo critico latino è della Commissione Leonina. quello consolidato dalla tradizione manoscritta. Introduzione di Alberto Strumia.
"L'unità dell'intelletto" e "L'eternità del mondo" sono due opuscoli composti probabilmente intorno al 1270, e risalgono al secondo periodo di insegnamento di san Tommaso alla facoltà di Teologia di Parigi. Ci offrono una viva testimonianza delle discussioni che appassionavano il mondo universitario parigino, attraversato dal confronto fra l'emergente paradigma filosofico di Aristotele e di Averroé (raffigurato in copertina) e le istanze della fede cattolica. Il "De aeternitate mundi", in particolare, è incentrato su una questione che ancora oggi ricorre nei dibattiti, caso mai facendo uso di altre parole, e cioè: "Il mondo è stato creato all'inizio del tempo o esiste da sempre?". Il "De unitate intellectus", invece, muove da un altro problema, proveniente dalla corrente filosofica araba averroista: "Esiste un unico intelletto possibile per tutti gli uomini?". Nei due opuscoli, però, Tommaso inserisce e affronta, con la consueta maestria, anche altre questioni strettamente connesse a queste due principali. Questioni ontologiche come: "qual è lo statuto ontologico del mondo rispetto a Dio?". Questioni antropologiche, come: "che cos'è l'uomo in quanto tale?". Questioni etiche: "Se esiste un unico intelletto possibile, possiamo ancora parlare di responsabilità personale?". Questioni di filosofia della natura: "Una forma sostanziale può continuare a sussistere dopo la corruzione del composto di cui è forma?". Introduzione di Daniele Didero.
Rivista trimestrale n. 50/aprile - giugno 2007. I Sikh, la comunita' dei discepoli" dal Punjab al mondo. "
Libro di facile lettura che propone valori e costumi universali, fondati sulla comune dignita' umana.
In questo numero di "Religioni e sette nel mondo" riportiamo una parte delle relazioni (oltre a qualche altro contributo) tenute al congresso internazionale "Una nuova apologetica per un nuovo millennio" organizzato dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum il 29-30 aprile 2010. Parlando del filosofo e martire san Giustino, il Papa Benedetto XVI menzionava i due principali fini dell'apologetica di tutti i tempi: "negli apologisti è presente una duplice sollecitudine: quella, più propriamente apologetica, di difendere il cristianesimo nascente (apologhía in greco significa appunto "difesa") e quella propositiva, "missionaria", di esporre i contenuti della fede in un linguaggio e con categorie di pensiero comprensibili ai contemporanei"... L'apologetica ha come obiettivi fondamentali e perenni quello di difendere razionalmente la fede cristiana dalle obiezioni e dai pregiudizi mossi dalla cultura del tempo, e quello di offrire positivamente motivi razionali di credibilità per abbracciare la fede. Con questo volume speriamo di offrire alcuni spunti di riflessione per una apologetica rinnovata e adeguata a rispondere alle sfide del terzo millennio.
Questo numero di "Religioni e sette nel mondo" si aggiunge al numero 6 dedicato al tema "Cristiani e musulmani cittadini e credenti europei", proponendosi di integrare i diversi contributi del precedente volume con le riflessioni scaturite da un successivo incontro organizzato dal CCEE. Auspichiamo di contribuire, con questa pubblicazione, a una ulteriore comprensione di un fenomeno tanto attuale e complesso quale la serena convivenza nel nostro continente di persone di fede islamica, provenienti da diversi paesi e culture, nei confronti delle quali siamo chiamati a dialogare e a far conoscere la nostra fede.
Questa pubblicazione riporta i due approfondimenti più significativi promossi dalla Santa Sede sul fenomeno New Age: gli atti della Consulta Internazionale sul New Age, convocata da quattro dicasteri vaticani (Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Pontificio Consiglio della Cultura) e il precedente documento pubblicato dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso: Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul “New Age”.
Tutto ciò per permettere al lettore di avere uno strumento che illustri, con dovizia di particolari, qual è il pensiero di studiosi e operatori pastorali della Chiesa su un fenomeno le cui propaggini hanno incidenza anche nella società civile, visibile in una certa tendenza culturale e spirituale in essa diffusa.
Il presente volume inaugura la nuova serie della rivista Religioni e Sette nel mondo. Rivista trimestrale n. 1/2008. Chiesa cattolica e massoneria.
Sono presentati i temi principali della fede ebraica dell'Antico Testamento: la formazione e lo sviluppo della fede nell'unico Dio; la preesistenzza e i miracoli di Dio; la fede nell'avvento di un futuro Messia; il formarsi della fede nella risurrezione dei morti; l'importanza dei patriarchi e dei profeti. E' un testo di buona divulgazione sulla nascita e sulla formazione della fede ebraica nell'epoca dell'Antico Testamento. Gli autori, tutti esegeti della Facolta di Teologia di Lione, con la loro abituale chiarezza, presentano l'affermarsi e lo sviluppo del monoteismo; la preesistenza e i miracoli di Dio; la fede nell'avvento di un futuro Messia; il formarsi della fede nella risurrezione dei morti; l'importanza dei patriarchi e dei profeti; le riflessioni che gli ebrei hanno