Nella tradizione biblica, i concetti di creazione e salvezza appaiono legati a doppio filo. Fin dall'Antico Testamento, gli eventi della storia della salvezza proiettano luce sull'idea di creazione: il Dio che salva è il Dio che crea. A sua volta, la conoscenza di Dio come creatore permette di comprenderne meglio l'iniziativa di salvezza: il Dio che crea è il Dio che salva. Nel Nuovo Testamento, la venuta di Cristo invita a scoprirne il ruolo nel mistero della creazione, mentre la salvezza viene ricompresa come nuova creazione.
Il volume analizza la relazione tra la Bibbia e la teologia morale, in funzione del dialogo interdisciplinare e della formazione dell'identità morale biblica del credente. L'articolazione del lavoro consta di cinque capitoli. Nei primi tre capitoli si affronta la questione dei "fondamenti" su cui si basa la relazione tra Bibbia e teologia morale: il fondamento teologico, il fondamento epistemologico, il fondamento ermeneutico. Segue un capitolo riguardante l'analisi di alcuni "modelli" basati sul ruolo che il testo ispirato svolge nell'elaborazione della teologia morale. Nell'ultimo capitolo si offrono alcuni "orientamenti" per contribuire ad individuare un'adeguata relazione tra Bibbia e teologia morale.