Di che cosa è fatto il Natale? Del mistero di un Dio fatto uomo, prima di tutto. Di una preghiera che scalda il cuore e lo prepara ad accogliere il dono di grazia. Di canti e musica che rivestono la festa. Di gesti di tenerezza, incontri nuovi e riscoperti. Di sorprese, di incanto, di bellezza. Di piccole cose, di simboli, di tradizioni. Di famiglia, di amici, di ospitalità. Di un amore che l'attesa non smorza, anzi. "L'amore sa attendere" traccia un cammino verso la capanna di Betlemme, scandito dal ritmo di musica e silenzio, fra la contemplazione del mistero e l'entusiasmo della festa. Gli ascolti musicali, uno per ogni giorno dell'Avvento, sono proposti in abbinamento al testo, e scaricabili gratuitamente da internet. Un libro da regalare o da regalarsi, per vivere in famiglia l'avvicinarsi del Natale.
Nel nostro tempo, che ha scambiato l'essere con l'apparire, tocca a noi riportare il Natale alla sua essenzialità: il candore di un bimbo, la bellezza dei gesti di una mamma e di un papà, la semplicità di ogni casa che li accoglie, la sacralità della Presenza di Dio. Tocca a noi restituire al Natale la sua originalità e stupircene poi ogni giorno dell'anno. "Mi piacerebbe che accogliessimo questo Bambino che nasce come Maria, come Giuseppe, come i pastori e gli angeli, lodando Dio e rendendogli grazie, cambiando un po' noi stessi, assumendoci impegni di vita. Mi piacerebbe che tornassimo a respirare con Dio, nella sua Presenza e a riconoscerlo presente nell'altro, con amore. Perché Natale è la bontà di Dio che si è fatto bambino per portarci la tenerezza. Natale è la grandezza di Dio che davanti ad un bambino indifeso non ricambia occhio per occhio, dente per dente, ma scommette sulla nostra commozione. Natale è la nostra commozione che diventa giustizia, lo stesso pane, la stessa vita per me e per gli altri. Le pagine di questo libro parlano del Natale che amo. Leggerlo mi ha fatto bene: la lieta notizia di un Dio che ci ama così mi ridona speranza." (Dalla Presentazione di Ernesto Olivero)
Il tempo di Avvento e il Natale come percorso sulla scia dei Magi da proporre ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni dei gruppi ministranti e non solo. Ogni tappa propone un'attività e un atteggiamento per scoprire la vita come viaggio nell'amicizia con Dio. Eetà di lettura: da 11 anni.
Nel libro del profeta Gioele leggiamo che il giorno del Signore sarà “come l'aurora", breve e forte momento in cui potremo comprendere la verità di noi stessi e del progetto di Dio su di noi.
Queste meditazioni per i giorni di Avvento suscitano nel lettore il desiderio d'incontrare l'Acqua viva, di cui avere sempre sete per non lasciarsi vivere e imparare ad amare. Con semplicità, esse guidano nel cammino di preparazione al aAtale, per far rivivere l'esperienza di quegli uomini e di quelle donne semplici che nell'aurora di Betlemme hanno adorai con MAria e Giuseppe il Sole che sorge: Gesù Bambino.
Meditare il Natale
Commento alle letture festive di Avvento e Natale
L’Incarnazione è un mistero che ci riempie di stupore, di gioia: «Il Verbo di Dio si è fatto uomo» (Giovanni 1,14) e ci insegna l’impegno a «farci uomini». È un mistero che dovrebbe cambiare la nostra vita, le nostre attese, il nostro modo di pensare Dio. Celebriamo il Natale con questa serietà? Ce lo chiediamo davanti al Signore, con il desiderio di un cuore nuovo per accogliere il suo messaggio e per viverlo. Il viaggio è impegnativo. Molto più di quello dei pastori. Ad essi è bastato percorrere un breve tratto di strada sia pure disagiata. A noi è chiesto di superare le difficoltà di una cultura, di un contesto che, pur continuando a chiamarsi cristiano, riesce, senza traumi, a svuotare la nostra coscienza e a farci dimenticare il senso vero dell’evento che vogliamo ricordare.
Piero Buschini S.J. è nato a Cameri (No) il 18 febbraio 1925 ed è entrato nella Compagnia di Gesù il 24 agosto 1942. Licenziato in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica di Chieri (To), nel 1958, ha poi conseguito la laurea in Lettere presso l’Università di Torino nel 1966, discutendo la tesi con il docente Padre Michele Pellegrino, già divenuto arcivescovo di Torino. Ha svolto tutto il suo ministero a Torino, presso l’Istituto Sociale, dove ha insegnato materie classiche e religione. Presso il collegio dell’Istituto Sociale ha ricoperto l’incarico di rettore dal 1985 al 1997, è stato preside dei licei e animatore spirituale e, per molti anni, superiore della comunità dei Gesuiti ivi residenti. Oltre al lavoro instancabile e innovatore in campo scolastico, mosso dalla forte vocazione di animatore spirituale, ha operato con alcuni gruppi laici impegnati nella vita della diocesi di Torino ed in particolare con il movimento di Rinascita Cristiana di cui è stato parte attiva per quarant’anni. Al presente fa parte della comunità dei Santi Martiri di Torino. Ha pubblicato per Effatà Editrice Pregare l’anno liturgico. Anno A B C (2010), Quando la Parola scalda il cuore... Commento alle letture festive dell’Anno A (2010).