"Non posso definire l'amore; posso indicarti la via per farlo crescere, posso insegnarti come piantare una rosa, quanto innaffiarla, quanto concime darle, come proteggerla. E un giorno, all'improvviso, spunta il fiore e la tua casa è inondata di profumo. E così che l'amore accade." "L'amore è la sola religione, la sola divinità, l'unico mistero da vivere e da comprendere. Nel comprendere l'amore, avrai compreso tutti i saggi e i mistici del mondo." "Anziché pensare a come ricevere amore, inizia a darlo. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra via."
La vita non è un problema da risolvere ma un mistero da vivere. E Osho attraverso le sue parole ci indica come cogliere le infinite opportunità nascoste dietro ai tanti problemi che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Diverse sono le chiavi di volta e tante le certezze che affiorano leggendo le parole del maestro, sicuramente non quelle cui siamo abituati, ma prospettive inevitabili con cui dobbiamo fare i conti se aspiriamo a vivere con totalità e pienezza il nostro tempo nel mondo. “L'ABC del risveglio” è una vera e propria pietra miliare nella comprensione del pensiero di Osho e nel personale percorso verso l'autoconsapevolezza.
In queste pagine il non credente Corrado Augias e il credente Vito Mancuso si sfidano in una sorta di disputa d'altri tempi. Si parla di Dio, ma anche della vita; più precisamente la vita di ogni giorno, con gli interrogativi etici ed esistenziali ai quali tutti siamo chiamati a rispondere. Si parla delle forme di potere connesse all'attività spirituale, che dovrebbe invece esserne scevra. Dell'amore, cioè di quanto nel cristianesimo sia rimasto di un amore inteso come relazione armoniosa nella sua assolutezza, succo del messaggio di Gesù. E della morte: gli esseri umani hanno il diritto di sentirsi padroni della propria morte e decidere, se afflitti da un intollerabile dolore senza rimedio, di porre fine ai propri giorni? Un dialogo in cui, partendo dal problema di tutti i problemi, Dio, la sua esistenza, la sua importanza per la vita, si affrontano i temi più disparati: l'evoluzione, il rapporto fede-scienza, l'eutanasia, l'accanimento terapeutico, lo scandalo del male, l'illuminismo, il Gesù storico, la Madonna e i suoi dogmi, la Trinità, le ingerenze politiche della Chiesa. Norberto Bobbio, diceva che "la vera differenza non è tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa". Questo libro si rivolge a tutti coloro che vogliono pensare. Pensare, o forse meglio ripensare al senso complessivo del trovarsi al mondo: se cioè esista un senso (un Dio), oppure no, solo una variopinta e mutevole sfilata di sensi, ognuno diverso dall'altro.
Quasi un decennio è passato dall'11 settembre 2001. Più di vent'anni ormai ci separano dalla caduta del muro di Berlino, mentre dal 2008 siamo investiti da una crisi economico-finanziaria di proporzioni planetarie e dagli esiti molto incerti. Ognuno di questi eventi ha avuto la forza di un nuovo inizio, gettandoci in situazioni in cui ancora stentiamo a orientarci. Con la fine della modernità, si è andata configurando una società sempre più globalizzata, un "meticciato di civiltà e culture", che fatica a riconoscere punti di riferimento assoluti, ideologici e religiosi. Se nel XX secolo si è assistito, secondo le parole di Giovanni Paolo II, a una"contesa sull'humanum", dove l'oggetto del contendere era ancora identificabile, ora è decisivo interrogarsi su chi sia l'uomo stesso. L'interrogativo gli offre lo spunto per una breve ma densa riflessione sul ruolo delle religioni nella società odierna, in rapporto soprattutto con la politica e l'economia. In tale ottica diventa di primaria importanza il tema della libertà religiosa, che deve essere riconosciuta al singolo e alla comunità come frutto di una scelta dettata dalla coscienza e dall'adesione al principio di verità. Il cristianesimo, in un dialogo fecondo con le altre religioni, è dunque chiamato a essere attore determinante nella costruzione di una società plurale in cui le differenze non siano elementi di deriva e disgregazione ma contribuiscano alla "vita buona nella 'città comune'".
Il pensiero cinese, risalente ad almeno quattromila anni fa, costituisce la più antica forma di filosofia apparsa sulla Terra. E nel corso del tempo ha dato origine a dottrine filosofiche e religiose diverse, dal taoismo al confucianesimo, o ha assimilato in modo creativo spunti derivanti dall'esterno, come il buddhismo o il pensiero occidentale. In questo saggio un noto esperto permette ai lettori di avvicinarsi a questa cultura millenaria e fertilissima.
"Non posso definire l'amore; posso indicarti la via per farlo crescere, posso insegnarti come piantare una rosa, quanto innaffiarla, quanto concime darle, come proteggerla. E un giorno, all'improvviso, spunta il fiore e la tua casa è inondata di profumo. È così che l'amore accade."
"L'amore è la sola religione, la sola divinità, l'unico mistero da vivere e da comprendere. Nel comprendere l'amore, avrai compreso tutti i saggi e i mistici del mondo."
"Anziché pensare a come ricevere amore, inizia a darlo. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra via."
Provocatorio e illuminante come al solito, con quella dose di ironia che solo i grandi sanno avere, Osho insegna in questo libro a disfarci di tutti i falsi preconcetti sull'amore e trovare un modo nuovo, più autentico, di amare. Un amore sempre fresco e vivo, senza ossessioni né gelosie, quello che più di ogni altra cosa al mondo sa regalare la vera gioia di essere.
Che cosa occorre per essere felici? Il denaro? Il successo? L'amore? La stima degli altri? E un interrogativo che da sempre l'uomo si pone. Il Dalai Lama ci spiega come per raggiungere la felicità siano necessari una disciplina e un metodo interiori che ci aiutino a combattere gli stati mentali negativi (la rabbia, l'odio, l'avidità) e a coltivare gli stati mentali positivi (la gentilezza, la generosità, la tolleranza verso gli altri). L'arte della felicità non attinge quindi a credenze religiose o verità assolute, ma è la conquista e l'esercizio di una pratica quotidiana, difficile ma possibile: conoscere se stessi, capire le ragioni degli altri, aprirsi al diverso e guardare le cose in modo nuovo. Questa edizione è arricchita da un nuova introduzione del Dalai Lama e di Howard C. Cutler in occasione del decimo anniversario di pubblicazione del volume.
La serenità, che può essere definita la chiave di volta del nostro benessere psicofisico, nasce dal naturale equilibrio fra interiorità ed esteriorità e si situa sulla linea di demarcazione fra opposte esigenze: è quell'armonia nei confronti di se stessi e degli altri che viene messa a dura prova dagli avvenimenti, positivi o negativi che siano. Come fare a conservarla o a ripristinarla quando la si è perduta? Il problema è stato dibattuto dai saggi di tutti i tempi e di tutti i paesi. Partendo dalle loro considerazioni Claudio Lamparelli svolge una serie di riflessioni riguardanti le situazioni pratiche della nostra esistenza che mirano a un duplice scopo: identificare le cause profonde che mettono in crisi la serenità e realizzare, con queste stesse meditazioni, una particolare specie di difesa e di terapia, quella che un tempo si chiamava "cura dell'anima".
Il "Tao te Ching" di Lao Tzu è uno dei libri più tradotti, più letti e più sorprendenti del mondo. Secondo alcuni è uno dei testi più saggi mai scritti e uno dei più grandi doni mai fatti all'umanità; nelle poche ma intensissime pagine che compongono questo libro è possibile trovare una risposta a ogni problema della vita, una soluzione a ogni situazione, un balsamo per ogni ferita. Con il "Tao te Ching" l'antica cultura cinese ha compiuto un grande sforzo per concentrare nel minor spazio possibile la più completa "guida" per arrivare alla comprensione del mondo e per orientare le proprie azioni. In poche e illuminanti massime, utilizzando la forza del paradosso, quest'opera tanto semplice quanto profonda illustra la sequenza con cui da un Tao misterioso e indefinibile hanno avuto origine tutte le cose del mondo e, fra queste, l'uomo.
Tutti gli esseri umani hanno lo stesso desiderio: vivere una vita piena e felice e rifuggire la sofferenza. Un'aspirazione mai appagata, che diventa fonte di perenne insoddisfazione interiore. A questa situazione il Dalai Lama risponde spiegandoci che la possibilità di essere felici è dentro ognuno di noi: basta saperla coltivare. In questo volume Sua Santità insegna a non sopravvalutare l'esteriorità e i beni materiali, a controllare le emozioni, a sviluppare la consapevolezza di noi stessi e l'amore per il prossimo. Attraverso pratiche ed esercizi quotidiani eseguibili da chiunque, guida il lettore alla via che conduce alla calma mentale, in cui dolore, rabbia, paura e odio lasciano il posto a indulgenza e compassione. Il nostro cuore si apre così a una percezione più vera di noi stessi e della realtà che ci circonda, a un atteggiamento più disponibile e comprensivo verso gli altri: l'unico modo per accedere a una felicità vera e duratura.
La vita quotidiana offre mille spunti e infiniti momenti per una "chiara" visione delle cose, per delle "piccole illuminazioni". In questo libro lo studioso di storia delle religioni Claudio Lamparelli, noto al pubblico interessato ai temi sulla meditazione, guida i lettori verso il recupero della freschezza dello sguardo tipica dei grandi saggi, attraverso un percorso ispirato alla grande tradizione mistica orientale e alla propria esperienza personale.