"È il 25 maggio 2016, è passato un anno da quando ci siamo incontrati. Io sono appoggiata alla balaustra, la gente dietro preme, ma i miei quarantadue chili reggono alla grande (ah, quanto conta l'entusiasmo nella vita!). Il Papa cambia direzione, scende le scale del sagrato, sì, viene proprio verso questa vecchietta, col viso semicoperto da un cappello a falde e col suo metro e cinquanta soverchiato dall'entusiasmo della folla. Il mio cuore sembra uscire dal petto. Il contagioso sorriso di Francesco, diventato un simbolo universale, è via via sempre più nitido. È a un metro da me: 'Ciao campiona!'. Mentre lo dice, alza il pollice e poi mi abbraccia." L'entusiasmante abbraccio fra papa Francesco ed Emma Morosini conclude idealmente un percorso devozionale cominciato una notte di tanti anni fa, in un piccolo ospedale della Lombardia, precisamente sulla barella che conduce la protagonista di questa storia in sala operatoria. Prima di abbandonarsi alle mani del chirurgo, Emma fa un voto alla Madonna: se la aiuterà a superare questa prova, andrà a piedi a Lourdes. Sopravvissuta all'intervento, Emma mantiene fede alla sua solenne promessa. Poi, però, non si è più fermata. Anche oggi che di primavere ne ha novantatré, la straordinaria vecchietta di Castiglione delle Stiviere compie ogni anno almeno un pellegrinaggio in un santuario mariano. Quel che rende i suoi cammini eccezionali, salutati da folle spontanee e affettuosissime, documentati da radio e televisioni, è che li affronta da sola, con acqua, pane e qualche ricambio piegato dentro un carrellino della spesa. Armata, cioè, solo della sua incrollabile fede e in compagnia soltanto della Provvidenza. In questo libro, Emma narra le motivazioni profonde e le avventure più emozionanti vissute in sedici pellegrinaggi, in Italia e all'estero, fra i quali non poteva mancare quello verso il santuario di Lujàn, il preferito da papa Francesco, che l'ha "battezzata" la nonna pellegrina di tutti noi.
I monaci del monastero di Bose, guidati da Enzo Bianchi, hanno ripercorso in questo volume tutte le tappe della teologia e della spiritualità mariane. Nei primi secoli Maria era simbolo della Luna e della Chiesa dei fedeli, e veniva simboleggiata dalla Luna e dalla Chiesa. Il trionfo della riflessione su Maria avvenne nell'età romanica e gotica, nel periodo di San Bernardo, Dante e Giotto, quando teologi e scrittori e pittori leggevano il libro più misterioso della Bibbia, il Cantico dei Cantici, e vedevano in questo testo ardito il segreto di Maria e dei rapporti tra Dio e l'anima. L'altro grande periodo di riflessione mariana è stato oggetto di alcune formulazioni dogmatiche: l'Immacolata Concezione e l'Assunzione.
Paravati è un piccolo abitato calabrese, una frazione della cittadina di Mileto, in provincia di Vibo Valentia. Un luogo quasi insignificante, a mala pena segnato sulle mappe. Eppure proprio qui, in questo grumo di case, Natuzza Evolo, una donna di origini semplici, analfabeta, ha vissuto una delle esperienze mistiche più significative dei tempi moderni. Una storia straordinaria, la sua, nella quale il dolore delle stimmate e la gioia dell'estasi si sono fuse per dare vita a una vicenda di fede e carità che tuttora coinvolge migliaia di pellegrini e fedeli.
Civitavecchia, 2 febbraio 1995. Nel giardino di una villetta una statuina in gesso della Madonna di Medjugorje posta all'interno di una grottarella di pietra lacrima sangue. È la prima di una serie di fenomeni inspiegabili e apparizioni miracolose. Nelle sue manifestazioni la Vergine ricorda che tutti sono figli di Dio: un Dio vivo, che fin dall'inizio del mondo si fa incontro all'uomo, lo cerca. Bussa alla porta della sua casa, proprio come ha fatto in maniera più esplicita a Civitavecchia. Perché quella porta è il cuore stesso dell'uomo: sta a ciascuno aprire, spalancare quella porta, riconoscendosi creatura e parte del progetto divino. Prefazione di Riccardo Caniato.
Le diciotto apparizioni della Vergine Maria nella Grotta di Massabielle, presso Lourdes, sono da più di centocinquant'anni motivo di accese polemiche, soprattutto sulla credibilità dell¿unica testimone, la quattordicenne Bernadette Soubirous. Lei sola ha visto, ha sentito, ha riferito. Ma davvero questa ragazzina misera e analfabeta, sulle cui fragili spalle grava il peso del maggior santuario del mondo (cinque milioni di pellegrini ogni anno, sempre in aumento), avrebbe colloquiato a tu per tu con Colei che si definì l'Immacolata Concezione? Le sue non sono forse allucinazioni di un'isterica o, peggio, invenzioni suggeritele dalla vanità di adolescente frustrata, da genitori interessati oppure da qualche ambiguo membro del clero? Molti hanno sostenuto e tuttora sostengono simili tesi.
Nel suo impegno per la riscoperta di un¿apologetica pacata e rigorosa - sempre consapevole che il Dio del Vangelo vuole proporsi e non imporsi, concedendo luci e lasciando ombre per rispettare la libertà delle Sue creature - Vittorio Messori indaga da decenni sulla verità della testimonianza di Bernadette, attribuendole un valore religioso decisivo. Oggi, in particolare, per i tanti inquieti che cercano ragioni «per continuare a credere».
In effetti, se Bernadette non ci ha ingannati (e se non si è ingannata), se dunque Lourdes è «vera», tutto il Credo della Tradizione cattolica è «vero»: Dio esiste; Gesù è il Cristo; la Chiesa che ha per guida il papa è la custode e la garante di queste verità. È la Vergine stessa, infatti, che esorta la veggente: «Andate a dire ai preti di costruire qui una cappella»; che tiene tra le mani il rosario, icona della devozione cattolica; che chiede processioni, affidate alle cure ecclesiali; che appare seguendo il ciclo liturgico romano; che ribadisce il dogma dell¿Immacolata Concezione, proclamato quattro anni prima da Pio IX. Non a caso, Lourdes è il luogo di culto privilegiato dai pontefici, che hanno proclamato Bernadette santa: Pio XII - fatto unico nella storia - gli ha dedicato un'intera enciclica; Giovanni Paolo II, ormai agli estremi, volle chiudere la sua vita trascinandosi sino alla Grotta; Benedetto XVI ne ha fatto una delle primissime mete del suo pontificato.
Un libro unico, questo, tra i tanti bestseller dell¿autore, ma segnato anch'esso dal consueto equilibrio tra il rispetto del credente per il Mistero e il rispetto dello storico per il rigore della ricerca. Nessuna elevazione misticheggiante, qui, nessuno scandalo o invettiva, bensì una mole impressionante di dati e notizie talvolta inediti, spesso nascosti o dimenticati; sempre, comunque, vagliati alla luce della ragione. Per una singolare coincidenza queste pagine appaiono all¿inizio dell'Anno della Fede voluto da papa Ratzinger. Proprio quella fede che, nella verità di Lourdes, trova un prezioso e solido «appiglio», una sorta di «maniglia» cui aggrapparsi nel dubbio che insidia oggi anche tanti cristiani.
Su Maria, la madre di Cristo, i Vangeli forniscono solo pochi particolari, offrendo della sua figura una descrizione essenziale, che nulla concede alla curiosità e all'aneddoto. Ma nel corso dei secoli, a partire dai Vangeli apocrifi, la straordinaria devozione che l'immagine della Vergine ha saputo suscitare ha finito per arricchire la sua biografia di numerosi dettagli. Tra la fine del Seicento e il secolo scorso, sono apparse quattro "Vite di Maria" che le loro autrici hanno presentato come ispirate, e che come tali sono state accolte da una gran massa di devoti. A scriverle sono quattro grandi mistiche - Maria di Àgreda, Anna Katharina Emmerick, Maria Valtorta e Consuelo -, le quali hanno prodotto complessivamente un corpus di migliaia di pagine che, pur restando nell'ambito dell'ortodossia, è stato accolto dalla Chiesa in maniera discordante e con alterne fortune, ma nello stesso tempo ha avuto una enorme diffusione tra il popolo dei fedeli. Che valore hanno questi testi da un punto di vista storico? Qual è la loro autenticità? Come orientarsi e trovare una strada di comprensione al loro interno? E qual è il loro valore spirituale? In questo libro, monsignor Laurentin, insieme a Francois-Michel Debroise, studioso e appassionato di testi mistici, esamina settantasette episodi fondamentali della vita della Vergine, individuando, con un metodo comparato, i punti di convergenza e mettendoli a confronto con la verità rivelata dei Vangeli. Prefazione di Vittorio Messori.
L'11 febbraio del 1858, Bernadette Soubirous, una ragazzina di famiglia contadina che viveva nel paese di Lourdes, alle pendici dei Pirenei, raccontò alla madre di aver visto una signora vestita di bianco in una grotta situata vicino alla località di Massabielle. Bernadette vide la bianca signora, che dichiarò di essere l'Immacolata Concezione, altre diciassette volte nella grotta, che ben presto divenne un luogo di culto e di pellegrinaggio di fama mondiale. Riconosciuta dalla Chiesa come luogo di apparizioni di Maria, il santuario di Lourdes è cresciuto costantemente in fama e dimensioni, anche per il verificarsi di molte guarigioni miracolose fra quanti, infermi e malati, si sono recati a pregare la Madonna nella grotta. Per ricevere e aiutare la grandissima folla di pellegrini dal 1885 esiste la confraternita religiosa dell'Ospitalità di Nôtre Dame de Lourdes, che, forte di più di quindicimila volontari, accoglie e ospita nelle strutture del santuario sei milioni di visitatori all'anno. Alessandra Borghese fa parte della confraternita degli Ospitalieri francesi e ha vissuto in prima persona il pellegrinaggio, la devozione, il dolore e la speranza che fanno di Lourdes e della sua Madonna uno dei fulcri della vita religiosa cattolica di tutto il mondo.
I monaci del monastero di Bose, guidati da Enzo Bianchi, hanno ripercorso in questo volume tutte le tappe della teologia e della spiritualità mariane. Nei primi secoli Maria era simbolo della Luna e della Chiesa dei fedeli, e veniva simboleggiata dalla Luna e dalla Chiesa. Il trionfo della riflessione su Maria avvenne nell'età romanica e gotica, nel periodo di San Bernardo, Dante e Giotto, quando teologi e scrittori e pittori leggevano il libro più misterioso della Bibbia, il Cantico dei Cantici, e vedevano in questo testo ardito il segreto di Maria e dei rapporti tra Dio e l'anima. L'altro grande periodo di riflessione mariana è stato oggetto di alcune formulazioni dogmatiche: l'Immacolata Concezione e l'Assunzione.
Cambiano le coordinate geografiche, il linguaggio, la razza e la religione dei popoli, ma la donna più corteggiata e ammirata rimane sempre Lei. Una Lei a cui ci siamo piegati in ginocchio chiedendole consiglio, con cui ci siamo confidati ed ispirati e dietro a cui ci siamo protetti. Una bellezza eterea, perfetta e incantevole, affascinante e irresistibile. Sono passati 2000 anni, ma è sempre più attuale, sempre più moderna, sempre più viva. Lei, la Vergine Maria, un personaggio, un’icona, forse anche una star, ritratta in questo progetto attraverso diversi punti di vista, in diversi ambienti e circostanze, dal reale al surreale.
Il giornalista-reporter di guerra, Sergio Ramazzotti ha documentato con più di 5000 fotografie (ne sono state scelte 240) nei cinque continenti, la presenza di una figura religiosa in ambienti assolutamente diversi da quelli a cui siamo abituati a vedere la “madre di tutte
le madri”.
L’idea è stata quella di creare un libro fotografico che costringa a riflettere su quanto non sia importante la prospettiva da cui si sceglie di guardare il personaggio, quanto piuttosto che il suo significato è universale e senza tempo.