Composta nella seconda metà del Trecento, la Storia dei Re Magi di Giovanni di Hildesheim è un documento esemplare della letteratura e della storiografia medioevale. Un testo che ha influenzato per secoli l'iconografia cristiana. La Storia di Giovanni si pone come punto di confluenza di uno sterminato patrimonio di conoscenze documentarie e leggendarie, venuto formandosi nel corso dei secoli precedenti. Giovanni vi attinge a piene mani e lo rifonde dando vita a una narrazione assai scorrevole, freschissima, ricca di spunti fantastici e di calore narrativo. Questa edizione è illustrata con ben 44 diverse raffigurazioni della vicenda dei Magi: da Gentile da Fabriano a Lippi, da Giotto a Botticelli, da Benozzo Gozzoli a Piero della Francesca, e «attesta il fascino esercitato da una narrazione in cui storia, devozione, teologia si intrecciano inestricabilmente, a partire proprio dall'itinerario di quei tre personaggi che è il filo conduttore simbolico del racconto evangelico» (Gianfranco Ravasi).
Un piccolo diario dell'anima in preparazione all'Avvento, con brani tratti dalle pagine più belle di don Luigi Maria Epicoco. Il volume è strutturato in sette brevissime meditazioni per 4 settimane , con una ripresa alla fine di ogni settimana e uno spazio per scrivere le proprie riflessioni personali.
Antonio Panaino ci conduce in un viaggio attraverso l'ambiente religioso e politico in cui la figura dei magi è nata e delinea i motivi simbolici e teologici che ne hanno determinato la fortuna tanto in Oriente quanto in Occidente. "Da anni inseguo il cammino dei magi e i temi connessi a queste figure. La loro storia è stata e rimane gravida di problemi e di aspetti intricati e sfuggenti. Due, tre, otto o dodici, apostoli o segni zodiacali, preti o maghi, re o sacerdoti, mercanti o legati, essi hanno altresì ispirato narratori e artisti di secoli e paesi diversi, suscitato imbarazzo e curiosità, ambiguità e devozione. Nella prospettiva di un orientalista, più precisamente, di uno specialista dell'Iran preislamico, conto di poter suscitare interessi profondi sul tema del dialogo tra religioni, in modo da aprire percorsi e argomenti di ulteriore riflessione, a partire da una delle pagine più dense e suggestive dell'antichità mediterranea, capace da sola di far scaturire una letteratura di enorme portata contenutistica e di stimolare una produzione artistica di ricchezza ed efficacia incredibili." (Antonio Panaino)