«Ora tu, amico, non meravigliarti di quanto io stesso ti voglio dire: che infatti non c'è altro mistero più profondo e più palese (e più sciupato, più rovinato anche in letteratura); no, altro mistero più palese di questo non c'è: del mistero, dico, dell'amore dell'uomo e della donna; del sesso, della trascendenza del sesso, dei sensi, delle carezze, del dire e dell'impossibilità di dire, della necessità e dell'inutilità di dire; perché non si dice niente, non si riesce a dire niente! Perché, appunto, "sta scritto", "sta tutto scritto". Mistero più noto e ignoto insieme. Donde la saggezza di don Abramo di scrivere così poco intorno a cose così grandi. E sono le ragioni per cui mi sembrava pacifico definire questo discorso fuori del comune" (dalla Presentazione di D.M. Turoldo).
Sotto la suggestiva immagine della "cella del vino" sono raccolti saggi sull'amore e sul matrimonio che fanno gustare il sapore di quanto la tradizione, il pensiero e la fede ortodossi hanno elaborato per dare forma e senso alla grande energia umana dell'eros. Il volume è suddiviso in quattro parti: la prima ("Istantanee di un amore") racconta l'eros sbocciato tra un uomo e una donna e culminato nella celebrazione nuziale; la seconda ("Semantica dell'eros") sviluppa sinteticamente gli aspetti positivi e negativi implicati in una relazione d'amore; la terza ("Teologia ed esperienza del matrimonio") si propone di radicare il matrimonio nei suoi fondamenti teologici; la quarta ("Matrimonio e monachesimo: le vie dell'eros") evidenzia come la verginità per il Regno e il matrimonio siano, entrambe, strade di "dedizione erotica", e come l'una non possa essere compresa senza l'altra.