Sempre più famiglie scelgono di percorrere la via della comunità. Ma come formarne una? Non esiste un solo modo, si può parlare di fraternità, di amicizia, di comunità; ogni parola ha sfumature proprie e raccoglie ricchezza di esperienze. Anche le forme sono differenti, alcune per la vita altre per stagioni particolari di essa. Può esserci vicinanza fisica o meno, così come sono possibili esperienze di condivisione di spazi e luoghi. Di certo una comunità di famiglie non si improvvisa. Tante modalità ma un elemento centrale: la bellezza di realtà a misura d'uomo e di condivisione di vita e di fede. Ogni capitolo affronta un tema: fondamenti umani e divini della vita di comunità; l'esperienza di Gesù e dei suoi discepoli; le prime comunità cristiane e la loro valenza per l'oggi; approfondimenti nati dai momenti di condivisione di famiglie che vivono questa esperienza. Alla fine di ciascuna parte sono riportate domande che aiutano il lavoro personale, di coppia, tra fratelli e amici in Cristo.
Quarto volume della serie Pollicino, Ciao, io esco! è dedicato ai primi passi del bambino nel mondo esterno: la scuola, i primi amici, le prime decisioni, l’incontro con nuove regole e nuovi interlocutori. Il bambino vuole scoprire il mondo dei grandi, e la mamma e il papà lo vedono crescere e apprendere nuove cose. Quando il bambino comincia a infrangere le regole, a dire le prime bugie, ad avere i primi segreti dentro e fuori dalla rete social/e dei coetanei spesso i genitori dicono di non riconoscerli più. L’impegno di mamma e papà diventa allora riconoscersi in un ruolo genitoriale che subisce bruschi cambiamenti e nel riconoscere e valorizzare le parole, i desideri, i sogni e le ambizioni di figli che non sono più dei piccoli e non sono ancora grandi: bisogna darsi tempo e fargli spazio!
Nella società post-moderna dove l'affettività è debole e in balia dell'emotivismo, le relazioni mutevoli perché votate alla cultura del provvisorio e le identità fluide, disincarnate, se non addirittura digitalizzate, la famiglia rischia di subire la liquidità di questo tempo venendo sommersa dalle onde del disponibile e del manipolabile. Tuttavia, a dispetto delle previsioni di stampo relativista e dei continui "necrologi" che certe ideologie le dedicano continuamente, la solidità della natura della famiglia continua ad imporsi nella cultura di ogni tempo: una società a misura di famiglia è, infatti, la migliore garanzia contro ogni deriva di tipo soggettivista o collettivista, perché in essa il valore della persona è sempre al centro e il bene comune si realizza senza svilire quello individuale che, anzi, è libero di sbocciare in tutta la sua verità e bellezza.
Come raccontare, oggi, a una società ferita e provata da tante delusioni, la bellezza del matrimonio e della famiglia? È quanto si è proposto papa Francesco indicendo il Sinodo sulla famiglia non per ripetere una lista di precetti e verità, che non riscaldano il cuore della gente, ma per "farsi carico, con responsabilità pastorale, degli interrogativi che questo cambiamento d'epoca porta con sé". Papa Francesco ha voluto un Sinodo "audace", che sperimentasse la strada della "carità creativa". Ai Padri sinodali ha chiesto "un confronto sincero, aperto e fraterno". Ora, due autori di eccezione, mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, e Antonio Sciortino, direttore di "Famiglia Cristiana", riprendono in forma di dialogo i temi del Sinodo e affrontano con chiarezza e coraggio il momento storico vissuto oggi dalla famiglia. Pagine di riflessioni e piste innovative sui tanti nodi da sciogliere a riguardo della famiglia e del matrimonio. E anche sulla questione dei divorziati risposati e l'accesso ai sacramenti, che tanta attenzione ha monopolizzato sui media. Materiale prezioso non solo per chi ha seguito i lavori del Sinodo straordinario, ma ancor più indispensabile per chi vorrà continuare a dare un contributo alla riflessione e al discernimento in vista delle risposte che il Sinodo ordinario del 2015 dovrà dare alle tante attese suscitate. Ad arricchire il volume, sono stati inseriti in appendice i documenti più importanti del Sinodo...
"Che bello il mondo" è dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni e propone una serie di temi che si originano dalla maggior indipendenza del bambino e dalla sua crescita psicologica. Dopo i primi anni, il percorso di separazione è avviato, sia per il piccolo sia per la mamma, e la figura del papà acquista sempre più importanza. Il bambino sente l'esigenza di vedere riconosciuta la sua persona e provoca, si oppone all'inizio dell'educazione. I primi "no" sono per il piccolo il primo e prezioso incontro con il valore della frustrazione e per i genitori rappresentano l'inizio della grande e faticosa avventura di sostegno alla crescita del figlio.
Un piccolo gioiello che si propone di proteggere e difendere il pilastro portante della vita individuale e sociale: la famiglia.