Nell'opera del Belli, la cui cupezza nichilistica e insolubile ambiguita' appaiono col tempo sempre piu' evidenti, i molti sonetti dedicati a temi delle Sacre Scritture formano una sorta di itinerario nascosto. Raccolti ora, per la prima volta, questi testi ci offrono l'occasione di ripercorrere, tappa per tappa, la storia sacra nella prospettiva strepitosamente comica e feroce del poeta. E cio' che certamente piu' colpira' il lettore di oggi sara' la sconcertante commistione fra uno straordinario acume teologico, che fa individuare al Belli con sicurezza tutti i punti piu' delicati della dottrina cristiana, e una furia distruttiva che non ha eguali nella poesia italiana dell'Ottocento, furia congiunta a quella inventivita' linguistica che permette al Belli di mettere alla temibile prova del suo romanesco i fatti piu' grandiosi della storia sacra senza affatto diminuirli, ma anzi quasi esaltandone la beffarda incommensurabilita' con i fatti della cronaca umana. Questa raccolta, corredata, oltre che da un'introduzione anche del saggio "La via dell'omo" e il quaresimale del Belli", da note esplicative dei termini romaneschi e da un ampio commento, e' stata curata da Pietro Gibellini.
Attraverso l’analisi e il dialogo interno tra una selezione ragionata di brani poetici biblici – dalla cantica del mare tra Mosè e Miriam al canto di Debora, dalla preghiera di Anna al lamento di Davide – messi in relazione tra loro per analogia, contrasto o altri elementi, Sara Ferrari si propone di dimostrare il ruolo fondamentale della poesia nella Bibbia e restituirne il giusto valore.
Riportati in originale e in traduzione a cura dell’autrice, i brani presentati, alcuni dei quali spesso percepiti come più lontani, toccano temi che si impongono come essenziali – la celebrazione delle opere divine, la gioia e il dolore, la donna quale oggetto e soggetto di poesia, Gerusalemme come fonte di letizia e disperazione –, mostrando ai lettori tutta la loro profondità e freschezza.