L'opera che tieni tra le mani invita a leggere in chiave discepolare uno dei libri emblematici della Bibbia: il Vangelo di Marco. La sua lettura introduce in un'autentica esperienza della sequela di Gesù. È certo che rievocando questa esperienza, verificherai subito che la tua situazione è molto differente da quella di quei discepoli. Probabilmente non ti guadagni la vita pescando con strumenti rudimentali in un piccolo lago, e neanche parli la lingua che parlavano quei pescatori... Ma molto probabilmente condividi con loro l'esperienza di essere stato chiamato o chiamata da Gesù e la gioia di stare con lui. Inoltre, sai quanto sia difficile in alcune occasioni perseverare in questa sequela. Quindi, anche se il mondo che incontrerai leggendo questo Vangelo ti risulterà a volte un poco sconosciuto, non ti sarà difficile identificarti con il cammino che percorsero quei primi seguaci di Gesù.
Nel Vangelo di Marco il tema del gridare è presente, con sfumature diverse, lungo tutto l'arco della narrazione e si consolida attorno a figure ed episodi che si rivelano significativi, ricchi di fascino e attuali, soprattutto se letti in chiave comunicativa. Le numerose grida riportate dall'evangelista, pur essendo differenti per ambientazione, occasione, contenuto e scopo, accomunano diversi personaggi e descrivono una reazione che esprime un complesso inestricabile di sentimenti, spesso contrapposti. Il grido, infatti, a volte precede le parole, altre volte le veicola o addirittura le supera, ma sempre comunica uno stato d'animo, specchio di un particolare momento di vita, ed esprime il desiderio o la necessità di una relazione. Ogni grido, a prescindere dal soggetto che lo emette e dal contesto in cui è inserito, è un atto linguistico e come tale può avere interpretazioni differenti a seconda delle intenzioni con cui viene usato e delle circostanze nelle quali viene proferito. Il grido pertanto non dà solo contenuto a un atteggiamento, né descrive semplicemente un'azione, ma, uscendo dal testo, entra nell'oggi del lettore coinvolgendolo in un importante cammino ermeneutico.
Tutto il vangelo di Marco riletto da un innamorato e fine studioso della Bibbia. Un compagno di viaggio per chi si avventura per la prima volta nel testo e per la meditazione quotidiana. Questo libro non è un commentario, né un saggio, né uno studio. È piuttosto un lungo "diario di viaggio", scritto camminando nel vangelo secondo Marco, allo scopo di "guardare" Gesù e quello che gli gira intorno. Semplicità e chiarezza sono il pregio incontestabile, insieme alla capacità del viandante di conservare intatti tutti i sentimenti che personaggi ed episodi evangelici hanno suscitato nel suo animo. Don Manganella porge il testo evangelico giocandolo interamente sulla realtà degli uomini e delle donne del nostro tempo. Il messaggio di Gesù, che affascina ancora oggi la riflessione degli uomini liberi, viene qui riproposto nella sua dimensione universale, capace di orientare anche chi non crede sui suggestivi sentieri dello spirito.
Leggere il Vangelo insieme al papa. Il Vangelo di Marco, il secondo dei sinottici nell'ordine canonico, commentato da papa Francesco, passo dopo passo, ripercorrendo gran parte dei momenti della vita e della predicazione di Gesù. Il commento del Papa mette in luce il significato dei brani evangelici per gli uomini del nostro tempo, alla luce del messaggio di misericordia e di apertura alle periferie sociali ed esistenziali portato avanti dal Papa. Il Vangelo diviene così concreto strumento di ausilio per la pratica della lectio divina, guida quotidiana per i momenti bui, dono di gioia per gli attimi più lieti, e soprattutto sentiero per quella santità della vita quotidiana dischiusa dall'ascolto della Parola.
«In questo libro, scritto con un linguaggio scorrevole e incisivo, don Sergio ci fa toccare con mano alcuni degli sguardi di Gesù che ci interpellano personalmente e comunitariamente, anche se ognuno di noi può reagirvi in modo diverso: c'è lo sguardo che riscatta, che ridà dignità alla persona; c'è lo sguardo che prova compassione, tenerezza di fronte a chi è disorientato prendendosene cura; c'è lo sguardo che ama in modo gratuito, che non si impone ma apre sempre davanti all'altro una nuova possibilità di vita; c'è lo sguardo senza parole che va però in profondità e fa verità, una verità a volte scomoda; c'è lo sguardo attento che apprezza chi ha il coraggio di dare tutto, anche se il tutto è poco; c'è lo sguardo che non si stanca mai di perdonare e di avere fiducia in noi; c'è infine lo sguardo trasfigurato a cui anche noi siamo chiamati attraverso l'ascolto della sua parola.» (dalla prefazione di Gabriella Mian)
Con un finale aperto che rimanda al suo inizio, il Vangelo di Marco, primo dei tre sinottici, invita a ripercorrere le singole tappe della vicenda di Gesù.Il gesuita Silvano Fausti accompagna il lettore in questo itinerario, rivelando a ogni passaggio l'estrema attualità del testo e offrendo un'analisi approfondita che aiuta a scoprire il vero volto di ciascuno di noi riflesso nel volto di Dio.
Il commento di Adela Yarbro Collins al vangelo di Marco - in fin originale edito nel prestigioso commentario critico e storico «Hermeneia» - si distingue per la ricca documentazione sia giudaica sia ellenistica addotta a illustrazione del testo neotestamentario, riportata sia nella lingua originale sia in traduzione. Frutto di anni di studi e di ricerche dedicate al testo, alla lingua, al contesto e al pubblico del Vangelo di Marco, l'opera si articola in pericopi commentate anzitutto sotto l'aspetto della trasmissione del testo, a giustificazione delle varianti adottate o respinte, indi in un'ottica precipuamente letteraria e morfologica e infine sotto il profilo esegetico. Il lettore viene in tal modo a trovarsi costantemente in grado di valutare e seguire autonomamente l'argomentazione e l'esegesi sviluppate dall'autrice, e così di addentrarsi in tutta la profondità del testo che ha inaugurato il genere letterario del vangelo. Il primo terzo del primo volume è dedicato alla bibliografia generale e alle questioni introduttorie usuali, con particolare attenzione per l'interpretazione che nel Vangelo di Marco si tornisce della figura di Gesù. In questo volume il commento giunge fino al cap. 8,2.6 ed è utilmente integrato da quattro excursus. Il secondo e ultimo volume conterrà anche gli indici parziali dell'opera intera.
Questo libro propone la lectio divina sugli ultimi tre capitoli della vita pubblica di Gesù. Sono pagine che terminano con il discorso escatologico-apocalittico e anticipano il racconto della Passione, che nel Vangelo di Marco segue nei capitoli 14-16, già trattati dall'autore in singoli volumi.
Per una conoscenza dei testi biblici che cerchi di essere intelligente e appassionata, occorre stabilire dei solidi "ponti" tra una lettura che analizzi e interpreti i testi nei loro significati originari, e la vita e la cultura di oggi, senza fondamentalismi culturali o religiosi. Nel quadro del progetto culturale "Per una nuova traduzione ecumenica commentata dei vangeli", ideato dall'Associazione Biblica della Svizzera Italiana, questo volume - una nuova traduzione ecumenica commentata del testo secondo Marco - è la prima di quattro tappe. L'intero progetto è pensato per accompagnare l'attività formativa di tante persone nella Chiesa (gruppi di lettura dei testi biblici, nelle parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle associazioni di qualsiasi orientamento). Esso intende sostenere anche la volontà di singole persone che vogliano approfondire temi, contenuti e valori, che possono interpellare intensamente il cuore, la mente, la vita di chiunque. Con il contributo di Stefania De Vito, Gaetano Di Palma, Luciano Locatelli, Lidia Maggi, Francesco Mosetto, Eric Noffke, Angelo Reginato. Appendici culturali e pastorali Stefano Zuffi, Roberto Geroldi.
Scrivere un commento a un vangelo non è certo un'opera originale: ce ne sono di tutti i gusti, di tutte le taglie e di tutti i prezzi. Quelli davvero buoni spesso sono anche assai voluminosi. Ma chi ha il tempo di leggerli? Da qui l'idea di provare a concentrare l'ampiezza di vedute dei grandi commentari su Marco in un libro di proporzioni modeste che evitasse le discussioni degli specialisti ma offrisse i risultati a cui sono giunti. Cioè offrire la polpa e non la buccia o i semi delle discussioni. Queste pagine si propongono di accompagnare il lettore all'approfondimento del vangelo di Marco, avanzando delle questioni e suggerendo delle risposte. Un testo, infatti, ci apre le sue ricchezze solo se siamo in grado di fare delle buone domande e la Bibbia non fa eccezione.
L'originale conclusione del vangelo di Marco, con le donne che fuggono silenti dal sepolcro senza comunicare a nessuno l'annuncio di risurrezione, ha da sempre interrogato il mondo dell'esegesi. Perché le donne sono descritte travolte dalla paura, subito dopo aver appreso che il Crocifisso è risorto? Come mai il racconto non si conclude in un'atmosfera di gioia e di successo, come sarebbe lecito e ragionevole aspettarsi? Perché Marco avrebbe deciso di arrestare il motore della sua narrazione proprio nel momento in cui le prime testimoni della Pasqua di Gesù «falliscono» il mandato di diventarne anche annunciatrici ai suoi discepoli? Questo libro si propone di offrire un'originale risposta a queste domande, interrogando testi significativi del secondo vangelo e mostrando come la scelta di «non concludere» con l'ovvietà di un lieto fine corrisponda, in realtà, all'intenzione di non fallire l'obiettivo di realizzare una comunicazione adeguata a esprimere la follia e lo scandalo di un Cristo risorto perché crocifisso.
"L'uomo che non voleva morire" è un saggio costruito attraverso un'originale rilettura degli ultimi capitoli del Vangelo di Marco. Il saggio si snocciola tra considerazioni storiche e teologiche circa la figura di Cristo ma con incursioni anche nella quotidianità attraverso le varie esperienze che l'autore ha fatto in qualità di criminologo nei luoghi della violenza e della sofferenza. L'autore alterna infatti una serie di capitoli dal sapore più prettamente attuale e psicologico intorno alla figura del padre, alla psiche, alla concentrazione e alla mindfulness, a passaggi più prettamente esegetici e interpretativi dove si addentra intorno alla figura tutta umana di Gesù, riportando ipotesi, dati, informazioni spesso anche rare e di indubbio valore storico-esegetico. Il libro si adatta bene sia a chi ha già conoscenze specifiche intorno alla figura di Cristo sia a chi intenda, attraverso una inedita chiave di lettura, avvicinarsi sia storicamente che psicologicamente alla figura di questo giovane di Galilea.