L'Armenia è una delle più antiche nazioni cristiane, una nazione tormentata da vicissitudini storiche, infiniti passaggi da una dominazione all'altra, segnata nel XX secolo da un atroce genocidio, ma che è riuscita, nonostante tutto, a mantenere viva la propria identità culturale e religiosa. La cristianità armena conta oggi circa sette milioni di fedeli, sparsi in una diaspora di comunità organizzate in tre gruppi principali: la chiesa armena apostolica (diffusa in Armenia, Turchia e Vicino Oriente), la chiesa cattolica (Libano e Siria), la chiesa evangelica (Armenia e diaspora). Il dossier della rivista ripercorre questa storia tormentata con articoli di diversi esperti.
Il libro
La tua parola, Signore, è gioia del cuore! (S.A. Panimolle)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione nel Primo Testamento (F. Manns)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione negli scritti giudaici intertestamentari (R. Vicent)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli (S.A. Panimolle)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione nell'Epistolario del Nuovo Testamento e nell'Apocalisse (R. Fabris)
Il ruolo della donna nel cristianesimo primitivo è stato offuscato lungo i secoli dal maschilismo imperante all'interno della Chiesa. Se consideriamo il ruolo della donna nella Sacra Scrittura, osserviamo che la riduzione del ruolo femminile non ha origini bibliche, ma è frutto di derive sociolo-giche posteriori. Basta pensare a figure femminili dell'Antico Testamento di estremo rilievo come Sarah, Deborah e Miriam. Per giungere ai Vangeli, notiamo ad esempio come Gesù da una donna (sua madre) accolse l'invito a inaugurare i tempi messianici a Cana; come si intrattenne con una donna samaritana al pozzo di Giacobbe; e come alle donne affidò il cuore dell'annuncio della risurrezione. Il dossier di questo numero della rivista offre un contributo per la riscoperta del ruolo femminile nella difusione del Vangelo nel cristianesimo primitivo. Il numero offre, inoltre, la presentazione del Vangelo di Matteo, in vista del nuovo anno liturgico che lo avrà come Vangelo delle domeniche.
La Bibbia Via Verità e Vita, nata nel solco del lungo apostolato biblico della Famiglia Paolina, è caratterizzata non solo dalla nuova traduzione CEI, ma dalla peculiarità di un commento destinato a toccare la mente (verità), la volontà (via), e il cuore (vita) dei destinatari. Il volume si distingue per: l’autorevolezza e la freschezza delle introduzioni; la presenza di apparati mirati, utili a operatori pastorali e gruppi biblici; la particolare cura dell’elaborazione grafica. La comprensione del testo è aiutata da un ampio corpus di annotazioni, divise in tre livelli: esegetiche, teologico-pastorali e liturgiche.
Destinatari
Un’edizione di lusso per parrocchie e per famiglie.
I curatori Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato vescovo nel 2007. A lungo Professore di Esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, è membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre che autore di numerosi studi biblici. Bruno
Maggioni è sacerdote della diocesi di Como, Professore di Esegesi del Nuovo Testamento presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
La Nota pastorale, rivolta in modo particolare a quanti nella Chiesa sono posti al servizio della Parola, vuole esortare a prendere sempre più viva coscienza del compito di introdurre tutto il popolo di Dio alla ricchezza di verità e di vita della sacra Scrittura. Facendo riferimento alla fede e alla dottrina della Chiesa sulla Bibbia, la Nota si compone di tre parti: illustra come sia valorizzato nelle Chiese in Italia il tesoro della Sacra Scrittura (parte I); indica principi e criteri di incontro dei cristiani con essa (parte II); propone vie e metodi di retto uso e piena valorizzazione della Bibbia nella vita della Chiesa, in particolare nella catechesi e nella liturgia.
Questo numero della rivista offre un'interessante panoramica sul contributo della cultura persiana alla formazione umanistica di Israele, fino all'adozione della stessa lingua aramaica. La conoscenza delle religioni dell'impero persiano ci aiuta a comprendere il quadro in cui trovò realizzazione la restaurazione religiosa di Israele, sotto la guida delle due figure preminenti che dominarono l'immediato post-esilio e segnarono gli inizi della ripresa di Israele: il sacerdote Esdra e il governatore Neemia. Una seconda parte della rivista è dedicata ai profeti di Israele, in particolare al loro ruolo di annunciatori del passaggio di Dio nella storia e del primato assoluto della sua Parola.
Il volume di Westermann, complementare a quello di Gloege sul Nuovo Testamento, rende familiare il patrimonio veterotestamentario, ne illustra gli aspetti storico-narrativi e richiama con le parole di oggi la scelta antica e nuova tra accettazione del progetto divino e rifiuto.