30 brevi capitoli, 30 «pennellate» per dipingere il ritratto umano e spirituale di un grande protagonista della storia del cristianesimo e del pensiero occidentale. Ne è autore un «figlio di sant'Agostino» che ha dedicato tutta la vita allo studio e alla divulgazione appassionata del lascito di Agostino per l'uomo di oggi: "Queste 30 pennellate - scrive p. Ferlisi - saranno certamente poche a confronto di quelle che servirebbero per delineare in maniera più definita il ritratto di Agostino uomo, convertito, monaco, mistico, pastore, teologo, padre; comunque spero che queste 30 riescano a far amare di più quest'uomo che l'iconografia rappresenta con un cuore fiammeggiante trafitto dalla freccia della Parola di Dio, e che è universalmente riconosciuto come uno straordinario dono di Dio alla Chiesa e all'umanità».
Nata nel 1864, religiosa della Congregazione delle Suore della Carità, dedicò la sua vita alla cura degli infermi. Morì accoltellata da un malato nel 1894.
Biografia di Monica, madre di Agostino per riscoprirla come donna normale, ma eccezionale maestra nella fede. Infatti è lo stesso Agostino nelle sue Confessioni che ne traccia un profilo: "Donna di fede virile, di assennata gravità, di cristiana pietà e materna carità". Seguì Agostino, "primogenito intelligente e irrequieto", da Tagaste dov'era nata e sposata, fino a Milano, "dandolo alla luce tante volte quante egli deviò dal retto sentiero". La morte la sorprese a Ostia mentre attendeva, con Agostino e l'altro figlio Navigio, di imbarcarsi per l'Africa e raggiungere Tagaste dove desiderava vivere gli ultimi anni della sua vita ed essere sepolta. Il suo corpo sepolto nel cimitero di Ostia è stato successivamente traslato nella Chiesa di S. Agostino a Roma.