I Padri della Chiesa commentano brani i Salmi 1-50.
Un nuovissimo progetto di quaderni attivi a sostegno del catechismo CEI Io sono con voi. Quaderno attivo 1. Alla scoperta della felicità. Nuova edizione rivista e aggiornata.
Il volume propone un percorso attraverso la storia della filosofia antica e medievale che pone al centro la questione antropologica. Dalla sapienza antica ai presocratici, passando per la grande riflessione platonica e aristotelica del IV secolo e giungendo infine al Medioevo, il percorso ricostruisce le principali concezioni filosofiche attorno all'umano, lette spesso da prospettive inedite o finora poco seguite. Anima, corpo e relazioni sono al centro di questo itinerario "nel" pensiero, che peraltro non trascura gli elementi qualificanti della riflessione dei vari autori in ordine ai grandi temi della filosofia: la questione cosmologica, il problema dell'Essere, la tensione alla verità. La trattazione di ogni autore e periodo è corredata da una sintetica e aggiornata bibliografia di riferimento che arricchisce ulteriormente questa Storia della filosofia intesa come luogo di relazioni con pensatori che ci hanno preceduto e che ci seguiranno: altri noi cui siamo legati in uno spazio dinamico di confronto, che è vita di un pensiero teso a riconoscere l'umano, consapevole della sua fragilità e impegnato a lasciare tracce, metaxy o ponti, tra gioie, dolori e aspirazioni che gli appartengono da sempre.
L'Adversus haereses, intitolato originariamente da Ireneo di Lione Smascheramento e confutazione della pretesa gnosi, è un'opera in cinque libri nella quale il vescovo di Lione si propone di confutare lo gnosticismo, del quale era un ottimo conoscitore e del quale avvertiva tutti i pericoli. Lo stile brillante e la profonda cultura sia biblica sia classica, uniti a una solida formazione cristiana, fanno di quest'opera una delle fonti più antiche e autorevoli sulle dottrine gnostiche e al tempo stesso un'ampia esposizione della dottrina cristiana e della fede della Chiesa.
Si inaugura l'edizione critica degli scritti di Girolamo, traduttore ed esegeta che ha dato un contributo determinante alla definizione delle radici della cultura europea.
I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di Ilario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
Nuova traduzione con ampia introduzione e apparato di note. Un corpus notevole per ampiezza, organicità e sistematicità in cui l'autore interpreta il testo evidenziandone il fondamentale portato per la definizione della teologia trinitaria, in opposizione alla speculazione ariana. Con frequenti e concreti riferimenti ai costumi dell'epoca utili all'edificazione morale e spirituale della comunità.
I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di nario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
Prima pubblicazione in Italia dell'epistolario completo della Stein. Questo epistolario si rivela prezioso sotto diversi aspetti: naturalmente in relazione alla biografia stessa della santa filosofa, ma anche per approfondire la sua concezione della vita religiosa e della spiritualità carmelitana, nonché la sua produzione nel campo non solo della spiritualità ma anche della "filosofia cristiana". Come nel volume lettere I e lettere III, vi si trovano elementi interessanti per le vicende della scuola fenomenologica, in particolare dei discepoli di Husserl durante gli anni di gottinga, e di Husserl stesso. Non da ultimo, le lettere offrono una viva e toccante immagine del modo in cui una monaca carmelitana, ebrea, viva il dramma dei suoi parenti (e del suo popolo) prossimi ad essere travolti nella tragedia dell'Olocausto.
Il De Trinitate di Sant'Agostino, duramente criticato da molti teologi del secolo XX, alla luce delle ricerche più recenti sorprende per l'originalità del metodo e dei contenuti. L'autore non si limita a difendere la fede trinitaria della Chiesa confutando l'eresia ariana sul piano biblico e razionale. Si confronta con la Tradizione in pace catholica pacifico studio sul tema delle teofanie veterotestamentarie, critica le speculazioni di Mario Vittorino troppo dipendenti dagli schemi neoplatonici, approfondisce il mistero di Dio in dialogo con i lettori, cristiani e pagani, a partire dalle relazioni e dall'amore tra le persone divine, mettendo in risalto il valore gnoseologico e soteriologico delle missioni del Figlio e dello Spirito Santo e la differenza tra la generazione e la processione in Dio. Un'opera che ha aperto nuovi orizzonti alla teologia trinitaria contemporanea, riproposta in una nuova traduzione curata da uno dei massimi specialisti di Agostino.
Con questo volume, l'ultimo dell'opera omnia di Pier Damiani, viene dato alla serie dei 12 volumi un carattere conclusivo. A integrare il profilo del santo eremita e cardinale vi si legge l'ultimo gruppo di lettere per lo più da ascrivere agli ultimi anni della sua vita e due testi direttamente o indirettamente a lui riconducibili: la relazione del suo viaggio a Cluny, in un momento cruciale della riforma del secolo XI, e la vita scritta dal discepolo e segretario Giovanni da Lodi. Infine, l'aggiornamento della bibliografia generale dopo quindici anni di studi fioriti anche grazie a questa impresa editoriale.
Introduzione di M. Pellegrino, traduzione di T. Alimonti e L. Carrizzi, note di L. Carrozzi.