L'intelligenza artificiale non appartiene più a un futuro fantascientifico: è già qui, e sta cambiando il mondo uno smartphone alla volta. I medici la usano per diagnosticare i tumori; gli scienziati, per fare nuove scoperte in fisica e neuroscienze. Aziende e semplici appassionati la sperimentano in mille modi diversi: per rilevare fughe di gas, predire epidemie, salvare le api dall'estinzione. Eppure, quando si parla di IA, di solito è per risvegliare paure e alimentare inquietudini, che di volta in volta assumono le malvagie sembianze dei Borg di "Star Trek", di HAL9000 in "2001: Odissea nello spazio", o di colossi digitali avidi di informazioni su di noi come Google o Amazon. Secondo Nick Polson e James Scott, non può essere la paura, ma la curiosità, ad aiutarci a capire concretamente che cos'è l'IA, e soprattutto come funziona. Come impara un'automobile a guidare da sola? Come riesce Alexa a capire quello che le diciamo? Come fa Facebook a riconoscere i volti dei nostri amici, e Netflix a suggerirci serie tv così azzeccate? Attraverso le storie di sette scienziati geniali, "Numeri intelligenti" racconta le meraviglie del pensiero che si nascondono dietro l'IA e i meccanismi matematici che la muovono: scopriamo così che una materia considerata spesso astrusa e inaccessibile si basa in realtà su un pugno di idee matematiche sorprendentemente semplici, nate non nella Silicon Valley dei millennials, ma dalle intuizioni straordinarie di uomini e donne vissuti a volte secoli fa, che non potevano immaginare le immense opportunità della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Una rivoluzione che è solo all'inizio: c'è una moltitudine di problemi in attesa di buone soluzioni, e per trovarle è necessaria un'alleanza coraggiosa e consapevole tra la creatività umana e la potenza di calcolo dei supercomputer. Con e-book scaricabile fino al 30 giugno 2019.
66 milioni di anni fa i dinosauri vennero spazzati via da un cataclisma che portò all'estinzione il 70 per cento delle specie viventi. Oggi che il cambiamento climatico sembra una seria minaccia all'equilibrio biologico della Terra, la loro storia ha moltissimo da insegnarci. Ma è una storia che va riscritta dal principio. Secondo Steve Brusatte, esperto mondiale sul tema, la paleontologia sta infatti vivendo la sua epoca d'oro. Mai come negli ultimi dieci anni sono stati scoperti tanti nuovi dinosauri: praticamente uno a settimana. In "Ascesa e caduta dei dinosauri", Brusatte ci racconta, alla luce delle scoperte più recenti e con l'aiuto delle tecnologie più avanzate, "La vera storia di un mondo perduto": dal Triassico al Cretaceo, 150 milioni di anni popolati di animali affascinanti e bizzarri. Seguendo l'autore nelle spedizioni scientifiche che ha guidato in tutto il mondo, dal Sud America alla Cina, tra velociraptor piumati sepolti nella lava e vertebre fossili grandi come vasche da bagno, si fanno incontri inattesi e scoperte sorprendenti: lo sapevate, per esempio, che i primi tirannosauri non erano più grandi di un essere umano?
La nostra vera famiglia è ben più grande di quel che siamo abituati a pensare: a pensarci bene, siamo tutti imparentati. Spinta da questa convinzione, 1a divulgatrice scientifica Karin Bojs decide, dopo la morte di sua madre, di studiare i legami genetici che fondano la nostra società, confrontandosi nel corso della sua ricerca con genetisti, storici e archeologi. I miei primi 54000 anni è 1a storia (e la preistoria) di questi legami: racconta le popolazioni europee attraverso 1a lettura della loro identità genetica, dalle prime migrazioni ai giorni nostri. Grazie alla mappatura del DNA, l'autrice risale i rami della propria millenaria genealogia. Le capita cosi di incontrare vichinghi e agricoltori mediorientali, cavernicoli suonatori di flauto e tutta una serie di personaggi inattesi che hanno popolato l'Europa fin dall'epoca in cui i nostri progenitori vivevano a fianco dei Neanderthal. Mescolando con originalità memoir e ricerca scientifica, Bojs racconta la più umana e universale delle storie, che è anche la storia dell'Europa stessa.
Da dove vengono i nostri pensieri? In che modo prendiamo le decisioni e come formuliamo i giudizi nella vita di tutti i giorni? Che ruolo ha l’inconscio, in questo? C’è una reale distinzione tra le scelte istintive e quelle ponderate? In che cosa differisce il ragionamento di un bambino da quello di un adulto? Quali sono i confini di ciò che definiamo “identità”? E di che cosa è fatta davvero quella che il nostro cervello processa come “realtà esterna”? Che cosa la distingue dalla sostanza dei sogni? In vent’anni di studio ed esperimenti sul campo, Mariano Sigman è rimasto legato alla semplice idea che la ricerca scientifica si nutra di quello stesso sincero stupore dei bambini, che chiedono Perché? all’infinito. È questa la curiosità che anima questo libro, una ricognizione libera sulle conquiste presenti e le prospettive future delle neuroscienze, senza limitazioni di campo e disciplina: in queste pagine si incontrano psicologi, biologi, fisici, matematici, antropologi, linguisti, ingegneri, filosofi, medici. E anche cuochi, maghi, musicisti, scacchisti, scrittori, artisti... La vita segreta della mente ci spiega per esempio perché le persone bilingui sono meno a rischio di demenza, ci racconta come fanno i bambini a riconoscere a prima vista oggetti che hanno soltanto toccato, ci rivela perché i neonati sembrano avere già un innato senso del bene e del male e ci mostra, con viva commozione, i labirinti meravigliosi dei pensieri che si possono “tracciare” anche nei pazienti in stato vegetativo. E se spesso la scienza si fa filosofia e quasi poesia, in queste pagine, è forse perché, come ci spiega Sigman, parlare di neuroscienze significa affrontare l’estremo desiderio dell’uomo di capire se stesso: ogni tentativo di svelare i meccanismi della mente sfida l’intera rete delle nostre conoscenze e ci mette di fronte al misterioso specchio di ciò che siamo. «Allo stato attuale, lo studio della mente umana è una specie di Far West dove molte discipline diverse si contendono il primato della verità. La vita segreta della mente è un’esplorazione di questa frontiera, e Mariano Sigman si rivela un eccentrico e affabile compagno di viaggio.» - Tom Graham, “Financial Times” «Sigman è uno di quegli scienziati che sono riusciti a diventare anche dei bravi divulgatori del loro stesso lavoro. Il libro, punteggiato di storie, aneddoti e riferimenti artistici e culturali, si muove rapidamente di ideain idea, di esperimento in esperimento.» - Christopher Chabris, “The New York Times” «Si alternano vividi resoconti dei più cruciali esperimenti psicologici sul comportamento umano e domande intriganti sul modo in cui pensiamo il nostro stesso cervello. Un libro illuminante, in cui ci orientiamo con facilità grazie alla sincera passione di Mariano Sigman.» - Sarah Kelly, “Science Magazine”
Dalla matematica non si scappa. È necessaria per spiegare il Big Bang, per calcolare le probabilità di vittoria alla lotteria, come pure per amministrare il bilancio familiare. A scuola era quasi di sicuro il vostro incubo, ma se anche ci sapete fare con i numeri, probabilmente non avete dimestichezza con ciò che sta dietro i concetti e i processi logici più scontati: come si è arrivati a usare il sistema decimale? Perché in un cerchio ci sono 360 gradi? Chi ha inventato lo zero? Ecco raccontati in questo libro gli aneddoti, le curiosità, i pettegolezzi, le storie più bizzarre e divertenti degli uomini (e delle donne) che hanno saputo immaginare l'inimmaginabile e hanno sbarcato il lunario fabbricando mondi. Dal backstage: i numeri irrazionali, i pitagorici e una storia in giallo, l'ufficio complicazione affari semplici e il rasoio di Occam, Gauss: vita e opere di un enfant prodige, i fratelli Bernoulli: rivalità familiari e interessi composti, i poeti, che stress: la figlia di Byron, informatica, spionaggio e sesso: il caso Turing.
Per tutto il periodo della sua vita fetale, fino al momento della nascita, il cervello sviluppa con l'organismo a cui appartiene una relazione fisiologicamente armonica che si instaura attraverso un network di comunicazioni rappresentate dai neurotrasmettitori e neuropeptidi. Questi messaggeri neurochimici, prodotti dalle cellule del sistema nervoso centrale e del sistema immunitario, influenzano la crescita delle fibre nervose, la plasticità delle sinapsi, il ciclo vitale dei neuroni con la loro morte programmata, determinando l'assetto definitivo del sistema nervoso centrale e periferico. Al momento della nascita l'impatto con i fattori ambientali e le esperienze individuali condizionano l'assetto definitivo del cervello e l'espressione dei geni la cui premessa è quella di raccogliere i suggerimenti dell'ambiente. Alla luce della PNEI (Psiconeuroendocrinoimmunologia) l'autore illustra una serie di casi clinici "singolari" dandone l'interpretazione scientifica per dimostrare l'importanza di un modello di vita volto a ridurre al minimo il disagio psichico con conseguente prevenzione del danno biologico. Presentazione di Umberto Galimberti.