Il virus globale ha ridefinito tempi e modi del nostro vivere quotidiano e ne ha infettato ogni ambito, dalla politica all’economia, dalla scuola al lavoro, insinuandosi nelle dinamiche democratiche e generando una vera e propria pandemia anche nell’ecosistema mediale, in cui si è imposto un racconto dalle tante sfaccettature. Accademici e ricercatori, giornalisti e comunicatori, ma anche giovani ed esperti di diverse discipline, propongono in questo volume le loro letture orizzontali del MediaVirus per offrire anche al lettore non specialistico chiavi di lettura di un presente in cui la contaminazione tra saperi ed esperienze può diventare risorsa per leggere la complessità e rifondare il nostro vivere sociale, continuando a scommettere su un’informazione vera e su notizie certificate.
Sono trascorsi trent'anni da quando Agnese Cini Tassinario mise in pratica la sua idea di creare Biblia, associazione laica di cultura biblica. Grazie all'apporto di studiosi di indiscusso prestigio e all'impegno dei soci, è stata vinta la sfida di presentare la Bibbia come un patrimonio culturale aperto a tutti. Questa caratteristica rende Biblia esperienza inedita sia in Italia sia all'estero. La specifica ricerca dell'associazione e il suo impegno per il mondo della scuola sono ben sintetizzati da questo libro. Il testo raccoglie contributi editi e inediti di elevato valore culturale e documenta con efficacia la cultura dello scambio e l'apertura al dialogo tipici di Biblia.
Quattro saggi che indagano l'aspetto misterioso della comunicazione umana/umanante in quattro opere: un luogo dell'insegnare, un diario soggettivo, un film, la trascrizione delle lezioni di un filosofo.
Questo volume prosegue idealmente il discorso iniziato nel precedente L'Italia e i mass-media (Aracne, 2012). I saggi qui raccolti, occupandosi di aspetti diversi della cultura contemporanea e delle variazioni narrative e comunicative nei nuovi mezzi di comunicazione e in quelli tradizionali, vogliono dare un contributo interdisciplinare alla riflessione sul rapporto tra lingua, cultura e creatività nei mass-media in Italia.
Atti del Convegno internazionale (Villa Mondragone, Monte Porzio Catone (RM), 27-29 novembre 2008).
Dal punto di vista storico, un legame strettissimo tra religione e diritto ha accompagnato con varie modalità tutta la vicenda dell’umanità. Oggi, però, di fronte alle accese discussioni e alle perplessità suscitate intorno a questioni come, ad esempio, l’esposizione del crocefisso nei luoghi pubblici, l’uso del velo islamico, la definizione delle festività, è necessaria un’approfondita riconsiderazione del sistema vigente per realizzare l’armonizzazione di esigenze e diritti spesso in conflitto tra loro. In principio era la legge e in principio era il giudice: i due modelli si contendono la scena e spetta al giurista, con la sua infaticabile mediazione tra ius e lex, tra equità e giustizia, coltivare l’incantesimo del diritto. E spetta al giurista a maggior ragione in un’epoca come la nostra, nella quale, per quanto ci riguarda, Europa attende e, come nel mito, per la vergine figlia di Fenice ci si dà battaglia e questa volta si inizia proprio dai simboli religiosi.