Nella società post-moderna dove l'affettività è debole e in balia dell'emotivismo, le relazioni mutevoli perché votate alla cultura del provvisorio e le identità fluide, disincarnate, se non addirittura digitalizzate, la famiglia rischia di subire la liquidità di questo tempo venendo sommersa dalle onde del disponibile e del manipolabile. Tuttavia, a dispetto delle previsioni di stampo relativista e dei continui "necrologi" che certe ideologie le dedicano continuamente, la solidità della natura della famiglia continua ad imporsi nella cultura di ogni tempo: una società a misura di famiglia è, infatti, la migliore garanzia contro ogni deriva di tipo soggettivista o collettivista, perché in essa il valore della persona è sempre al centro e il bene comune si realizza senza svilire quello individuale che, anzi, è libero di sbocciare in tutta la sua verità e bellezza.
Il presente volume, primo di una nuova collana dedicata ad approfondire i grandi articoli della fede, raccoglie gli atti di un convegno organizzato dalla Facoltà di Teologia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum nel 2016. Il tema Padre, Onnipotente, Creatore: la teologia della creazione tra Dio e il mondo è di perenne attualità. I contributi raccolti in questo volume affrontano il tema secondo due versanti. Il primo cerca di chiarire la visione dottrinale di Dio quale Creatore, partendo dalla contemplazione del creato. In che modo la dottrina della creazione influisce nell'immagine cristiana di Dio? Il secondo, invece, riflette sul creato alla luce della professione di fede in Dio, «Padre onnipotente, Creatore». In che modo la fede nel Dio della Rivelazione modifica il nostro rapporto con il creato? Tali interrogativi richiamano altre questioni speculative, pastorali e spirituali rilevanti per la formazione del popolo cristiano e il dialogo col mondo circondante.