Giovanni Paolo Ramonda è il responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII da 15 anni, cioè da quando, il 2 novembre del 2007, il cuore di don Oreste Benzi si è fermato, lasciando ai suoi figli spirituali il compito di tenere viva una comunità che in Italia e nel mondo ha scelto di fare famiglia con le persone più povere ed emarginate. Una scelta che lui vive personalmente con sua moglie Tiziana, accogliendo in famiglia da oltre 40 anni persone con gravi handicap e storie di disagio ed emarginazione. In questo libro intervista racconta il perché di questa scelta, cosa ha voluto dire per lui raccogliere le redini di un "santo" come don Benzi, quali sfide ha affrontato in questi anni in cui la Comunità non solo ha continuato ad accogliere i poveri ma ha raddoppiato i Paesi del mondo in cui è presente e avviato nuovi tipi di intervento. Una esperienza attraverso la quale Ramonda analizza le emergenze attuali come la guerra, le disuguaglianze sociali, la crisi ambientale, offrendo soluzioni basate su una parola chiave: condivisione.
Pagine che scorrono, una dietro l'altra, inserendo la biografia della "sorella maggiore", anima della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e, con padre Gemelli, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, in un essenziale e irrinunciabile quadro storico, geografico, sociale e religioso. Fra i molti libri che raccontano la storia di Armida Barelli, questo lavoro mancava ed era necessario: attraverso una sorta di mappa geografica di Milano, della diocesi ambrosiana e della Lombardia, luoghi significativi della vita di Ida Barelli, l'autore ne ripercorre le tappe biografiche, con approfondimenti di natura relazionale, spirituale, psicologica. Un libro che contribuisce alla conoscenza della vita della beata, mostrandone gli evidenti caratteri di "ambrosianità". Una milanese al servizio di opere di carattere educativo, sociale e civile, e al contempo dedita alla missione evangelizzatrice della Chiesa universale.
"I giovani hanno bisogno di esempi positivi cui poter fare riferimento". Questa frase pronunciata da uno dei testimoni che hanno contribuito a delineare i ritratti della particolare galleria allestita da Anna Maria Cagiano de Azevedo, mette a fuoco l'obiettivo della curatrice. "In questo libro sono presentate al lettore persone divenute personaggi, loro malgrado, per avere liberamente scelto di fare il bene, sorretti da una grande forza, una qualità che sembra accomunarli tutti".
Contenuto
L’itinerario di un frate francescano impegnato nel dialogo ecumenico e interreligioso. 188 articoli pubblicati da padre Massimiliano Mizzi nella rivista «San Francesco Patrono d’Italia» dal 1972 al 2003. Una vera e propria cronaca del cammino di dialogo del Sacro Convento in Assisi, dell’Ordine dei frati minori conventuali, della Chiesa di Assisi, della Chiesa universale e del mondo.
Destinatari
Tutti e in particolare chi è interessato all’ecumenismo e al dialogo interreligioso.
Autore
SILVESTRO BEJAN, minore conventuale, ha studiato teologia presso la Pontificia Università Lateranense a Roma e dal 2007 è delegato generale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Ordine dei frati minori conventuali. Attualmente è direttore del Centro francescano internazionale per il dialogo (CEFID) con sede ad Assisi. Ha pubblicato San Francesco d’Assisi nelle riscritture di alcuni ambienti ortodossi (Edizioni Messaggero, Padova 2007). MASSIMILIANO MIZZI (Malta 1930 - Assisi 2008), minore conventuale, nel 1972 è direttore del Centro francescano di apostolato ecumenico in Assisi e da allora inizia una lunga serie di viaggi ecumenici che lo portano in quasi tutti i paesi d’Europa e dal 1976 del mondo. Dal 1990-2003 è delegato generale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Ordine dei frati minori conventuali. Nelle sue attività ebbe l’occasione di incontrare grandi personalità del mondo politico e interreligioso: Giovanni Paolo II, Mikhail Gorbaciov, il Dalai Lama e molti altri.