Istituzioni e media, al giorno d’oggi, sono intrecciati come i fili colorati della foto in copertina: le une non possono fare a meno degli altri. Dal loro intreccio proficuo, invece di un groviglio insensato, può venir fuori un'informazione chiara e rilevante per il pubblico.
Questo libro è nato dal desiderio di rispondere ad una mancanza nella letteratura sulla comunicazione. Da tempo si sentiva il bisogno di poter offrire una guida di riferimento per gli uffici stampa di tutte quelle organizzazioni, enti ed istituzioni, che non hanno scopi di lucro.
Impostare un vero dialogo con i media e con i giornalisti non risponde solo ad un interesse istituzionale; il servizio alla società che offrono le istituzioni del no–profit (sia esso di tipo culturale, sociale, religioso o perfino ludico) non può essere scollegato dalla sua dimensione comunicativa. Comunicare ciò che si sta facendo per il bene della collettività è una parte importante del contributo sociale che ciascuna di queste istituzioni cerca di realizzare.
Come afferma nella prefazione Stefano Lucchini, la maggior parte dei criteri, suggerimenti e considerazioni presenti nel testo sono valide “per qualsiasi tipo di organizzazione che ha intenzione di promuovere una comunicazione completa e seria delle proprie attività". Un testo adatto sicuramente agli studenti “ma che dovrebbero leggere con attenzione anche tutti coloro che si dedicano al lavoro delle relazioni con i media".
Il volume rappresenta uno strumento offerto ai tanti enti ecclesiastici che si trovano ad agire in tempi nuovi e di non facile interpretazione, con particolare attenzione alle problematiche connesse alla gestione delle loro opere e del loro patrimonio. I singoli contributi affrontano tematiche unite da un unico filo conduttore: una lettura carismaticamente orientata delle opere e delle attività degli istituti di vita consacrata, sensibile alle peculiarità e alle criticità del momento presente.
Questo volume vuole essere un contributo per onorare la Costituzione dogmatica Dei Verbum nel 50° anno della sua pubblicazione, con l'intento di favorire la migliore diffusione e la valorizzazione di questo importante documento. Gran parte del materiale proviene dalle pubblicazioni dell'autore sugli argomenti della Costituzione, aggiornati e ripensati in un'unità organica e in una prospettiva più ampia. L'opera, divisa in cinque parti, è finalizzata a dare una visione generale di tutto il documento conciliare, evidenziando gli elementi che sono stati ritenuti i più essenziali e di maggiore attualità, tra i quali il concetto d'ispirazione e di verità biblica nonché la valenza teologico-spirituale della Sacra Scrittura, motivo per cui "lo studio della sacra Pagina" deve essere ritenuto "come l'anima della sacra teologia". Un'asserzione, questa, che esprime la rilevanza insostituibile della Scrittura, insieme con la Tradizione, nell'elaborazione teologica, nel senso più ampio del termine.