Romain Rolland fu tra l'altro scrittore eccelso di biografie, genere al quale lo inclinava l'ansia di penetrare i motivi del genio, di indagare l'animo dei grandi creatori. Tra tutte, emerge questa "Vita di Beethoven", anche perché l'attenzione di Rolland per il grande musicista non fu mai superficiale o episodica, né d'altra parte può essere semplicemente ricondotta al suo generale interesse per la musica, testimoniato dall'insegnamento di storia della musica alla Sorbona: per tutta la vita, infatti, la figura di Beethoven costituì per lui una presenza costante e insieme un termine di confronto. E infatti, dopo quest'opera che, pubblicata nel 1903, riscosse un immediato, enorme successo, e che è ancora oggi una delle più penetranti letture della vita del grande musicista, Rolland tornò più volte sul genio beethoveniano con scritti ampi e tecnicamente agguerriti; ma nessuno dei suoi studi successivi poté raggiungere la potenza evocativa di questa pur breve biografia, non a caso considerata tra le opere più importanti dello scrittore francese.
Apparsa e circolata anonima, questa "Piccola cronaca di Anna Magdalena Bach" ripercorre le tappe della vita del grande Johann Sebastian con una precisione, con una tale "interna" verità da essere stata ritenuta a lungo opera autentica di Anna Magdalena, seconda moglie del grande musicista. E, in effetti, si trovano qui ricostruiti con amorosa attenzione e semplice lirica naturalezza, non solo il mondo del Bach artista e della sua vita pubblica di musicista di corte, ma anche la dimensione umana e familiare di un grande genio innovatore, i suoi inizi difficili, le sue speranze, le sue disillusioni, il miracolo della sua arte, la sua fermezza morale ed intellettuale.