Lo spreco di parole, di cui si fa veramente abbondante uso e consumo, spesso determina una confusione nel cuore e nell’agire dell’uomo: l’essenzialità non soltanto è necessaria, ma anche determinante per la coerenza dell’agire di ogni persona. La ridondanza, di contro, ha determinato e determina ciò che siamo: luce spenta vagante nel nulla dell’incomprensibilità. L’essenzialismo poetico tende ad abbracciare diversi campi del vivere: dalla poesia alla prosa, dall’arte tradizionale alla ricerca di una nuova espressione figurativa, dalla politica alla scienza, dalla teologia alla filosofia... insomma un po’ tutte le espressioni del genere umano nella loro essenzialità.
Oggi di questa “terribile realtà” non si parla quasi mai. Si cerca di esorcizzare la paura del demonio con il silenzio e così Satana ha fatto “perdere” le sue tracce potendo “lavorare”, senza ostacoli, per la dannazione dell’uomo. La sua astuzia più grande è quella di farsi credere “il non esistente”, ma la sua “presenza” nella storia è “viva” e “reale”. «Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Una terribile realtà misteriosa e spaventosa» (Paolo VI).
Il demonio non è un semplice simbolo dell’inconscio collettivo o dell’alienazione collettiva ... ma l’insidiatore sofistico dell’equilibrio morale dell’uomo.
Oggi di questa “terribile realtà” non si parla quasi mai. Si cerca di esorcizzare la paura del demonio con il silenzio e così Satana ha fatto “perdere” le sue tracce potendo “lavorare”, senza ostacoli, per la dannazione dell’uomo. La sua astuzia più grande è quella di farsi credere “il non esistente”, ma la sua “presenza” nella storia è “viva” e “reale”. «Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Una terribile realtà misteriosa e spaventosa» (Paolo VI).
Il demonio non è un semplice simbolo dell’inconscio collettivo o dell’alienazione collettiva ... ma l’insidiatore sofistico dell’equilibrio morale dell’uomo.
I sogni sono come le gocce di rugiada che, al sorgere del sole, svaniscono nel nulla... però, alcune volte, non ci "lasciano" del tutto, infatti un vago ricordo di quello che abbiamo sognato resta e ci accompagna per un "breve" tratto della nostra vita. Poi, lentamente, essi si trasformano in racconti e questi ti "permettono" ancora di sognare per non "perdere", completamente, gli "aquiloni del sole" anche quando la "notte" si avvicina.
Un'indagine sulle cose che ci "aspettano" nell'aldilà, dopo il passaggio su questa "striscia" di tempo che Dio ci dona... uno "sguardo" sulla realtà di una "vita" che ci "attende" dopo la morte.