Il libro si apre con un'analisi della storia economica italiana dal dopoguerra a oggi, e mostra come si sia verificata una crescita formidabile dell'imprenditorialità privata, accompagnata però, a partire dagli anni Settanta, dal tracollo dell'economia pubblica. Questo sguardo storico permette di misurare i limiti della nostra cultura economica e di indicare nei principi fondanti dell'Unione europea le linee-guida delle riforme necessarie. Dopo aver ripercorso il processo di integrazione comunitaria, l'autore rivela come in Germania, Francia e Inghilterra la crescita dell'economia si sia innestata su modelli statali differenti tra loro, ma sostanzialmente basati su un rapporto più equilibrato fra centro e periferia.
In questa scatola troverai: un'automobilina a molla da far correre sulla pista-gioco; un libretto con dati geografici, informazioni e curiosità sull'Europa; 20 tessere per comporre un bellissimo puzzle didattico a due facce: sulla prima si snoda la pista, che corre sulla carta politica dell'Europa, con tutti gli stati che la compongono e le loro capitali; sulla seconda si trova invece una divertente cartina geografica tutta illustrata, con monumenti, edifici, prodotti e animali tipici di ogni paese, facilissimi da ricordare. Così, memorizzare dove si trovano i vari stati e le loro capitali è veramente un gioco da ragazzi! Età di lettura: da 5 anni.
«Di là, a traverso le lenti di un gran cannocchiale, io vidi per la prima volta sventolare il vessillo italiano, sugli spalti della Fortezza di Belvedere, là in faccia. L'antenna era circondata da soldati plaudenti che agitavano freneticamente i loro berretti. Erano berretti rossi, e quei soldati avevano pure i pantaloni rossi: come li vedo ancora!... Non ridete, pacifici lettori di oggi, ma la commozione di quel momento si ripercuote ancora nel mio vecchio cuore, quando torno col pensiero a quella vista. Non ridete: perché voltando il cannocchiale verso l'antica torre della mia casa e vedendovi inastata un'altra bandiera tricolore, mi trovai il viso inondato di lacrime»: con queste parole Matilde Gioli Bartolommei ricorda il giorno in cui scoppia l'insurrezione in Toscana, quel 27 aprile 1859. È una pagina di un suo scritto, una delle testimonianze di donne e uomini molto spesso sconosciuti che insieme a Mazzini, d'Azeglio, Garibaldi o Cavour, hanno fatto la storia dell'Unità d'Italia.
Questo volume, pensato come un'introduzione complessiva al mondo culturale, sociale e politico risorgimentale, mette il lettore in contatto diretto, senza filtri retorici o revisionismi, con i testi e i documenti più noti insieme alle nuove fonti utilizzate dalla più recente storiografia. Da quelle letterarie, così importanti nell'animare le idealità risorgimentali, a quelle private, capaci di gettar luce sugli entusiasmi e sulle incertezze, sulle grandezze e sulle fragilità dei singoli partecipanti; da quelle che consentono di ricollocare nella scena del Risorgimento anche le donne che faticosamente cercavano di conquistarsi un loro spazio, fino a quelle iconografiche.
La società, a uno sguardo consapevole, non può che apparire come un fenomeno ricco e complesso, irriducibile a una semplice distinzione tra ‘noi’ e ‘loro’. Eppure il pregiudizio, che si basa proprio su questa distinzione, è sempre più diffuso e diversificato, e gli individui continuano a essere giudicati in modo negativo semplicemente sulla base della loro appartenenza a un gruppo sociale.
Dopo un’introduzione che delinea le caratteristiche del pregiudizio, le sue basi cognitive e motivazionali, le diverse forme che può assumere e le conseguenze per chi ne è vittima, il volume illustra le principali strategie per ridurre tale fenomeno, descrivendo i modelli teorici e i contributi di ricerca proposti nell’ambito della più recente psicologia sociale.