Caterina (1809-1884) e Chiara (1815-1869) Podestà, sorelle di sangue e di fede, furono conquistate dalla carità e dal progetto evangelico di mons. Antonio Maria Gianelli, consacrandosi per sempre nella Congregazione da lui fondata, le Figlie di Maria SS. dell'Orto. Nella nuova istituzione le due sorelle si santificheranno prodigandosi senza requie per i fratelli più poveri e bisognosi, negli ospedali, negli orfanotrofi, nelle scuole... Caterina, la prima a seguire il Gianelli, abbraccia a tal punto il suo ideale da diventare non solo sua preziosa collaboratrice, ma anche sapiente confondatrice della nuova Congregazione. Chiara sarà la prima a portare all'estero (in America Latina) il carisma Gianelliano, oggi diffuso in tutto il mondo.
Don Aldo Nicoli (1934-2009) era soprattutto un prete, un dono di Dio alla comunità per la comunità. La straordinaria intelligenza, il dinamismo irrefrenabile, la sapiente concretezza, l'ardita lungimiranza, unite alla sua fede cieca nella Provvidenza facevano di lui l'uomo giusto al posto giusto e al momento giusto, quando c'erano problemi amministativi o progetti da realizzare nella sua diocesi e al di fuori. Per questo suo essere sempre in prima linea, al confine con la mentalità del mondo, a volte era oggetto di malignità, ma don Aldo ha continuato a rivestire pazientemente un ruolo che realizzava nella carità, pur preferendo sempre il contatto vivo con la comunità parrocchiale. Ha offerto con amore tutto se stesso, consumandosi per gli altri.
Leonardo Murialdo (1828-1900), sacerdote ed educatore, fondatore della Congregazione di San Giuseppe, fu un protagonista indiscusso della cristianità dell'Ottocento, testimone luminoso del movimento cattolico, anticipatore e innovatore in campo sociale, pedagogico, pastorale e culturale. Condivise con altre tre grandi figure di sacerdoti (Giuseppe Cafasso, Giuseppe Benedetto Cottolengo e Giovanni Bosco) quel "quadrilatero della carità" che nell'Ottocento rianimò e rivoluzionò il territorio della prima capitale d'Italia, Torino. Questo libro illustrato ne racconta vita e opere.
È la santa che, nel mondo intero, conta il maggior numero di tradizioni e leggende. Forse non esiste, nella plurisecolare storia della santità cristiana, una testimonianza che - come quella di Santa Lucia - abbia così fortemente influenzato e orientato culture e tradizioni. L'autore ricostruisce la vicenda della giovane santa siracusana (III secolo), mettendo a confronto fonti e documenti con le complesse e articolate espressioni della tradizione, e traccia una panoramica dei riti, dei culti e delle feste legate al suo nome.
Girolamo Miani (o Emiliani, 1486-1537), veneziano di origine, fu un grande testimone della cristianità del Cinquecento, un missionario laico della carità tra i poveri e gli emarginati. Figura-chiave del movimento che anticipò la Riforma cattolica del secolo XVI, fondò la Compagnia dei Servi dei Poveri, che ora continua come Congregazione dei Padri Somaschi. È stato proclamato Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata. Questo libro illustrato ne ripercorre l'esistenza.
Nata in Francia (1868) da una distinta famiglia borghese, dopo una giovinezza spensierata entrò nel monastero della Visitazione di Romans (Drôme), dove alimentò la sua vita spirituale. Anima assetata di Dio, Suor Luisa Margherita conobbe momenti di alta contemplazione. Ricca di una profonda vita interiore e di cultura non comune, ebbe pure modo di redigere un "Diario intimo", nel quale descrisse con stupore e gratitudine le esperienze mistiche di cui era favorita. Morì nel 1915 a Vische (Torino), dove aveva aperto un nuovo monastero della Visitazione. È in corso la causa di beatificazione.
Il libro illustrato racconta la vita di don Giuseppe "Bepo" Vavassori (1888-1975), sacerdote bergamasco. Le sue intuizioni sono di straordinaria attualità, come la sua spiritualità orientata all'amore di Dio Padre, la sua testimonianza di fede e di vita, il suo richiamo continuo a ricordarci che lassù c'è Qualcuno che ama tutti. Don Bepo ha avuto un'influenza enorme sulla città di Bergamo. I suoi pareri ed i suoi consigli erano richiesti anche da personalità e rappresentanti delle istituzioni. Era un punto di riferimento per la vita religiosa, sociale e culturale. Ancora oggi tantissima gente ne ricorda il cuore grande e l'animo buono, il suo fare di padre, che pensava sì alle cose grandi, ma era sempre estremamente sensibile alle piccole cose, a chinarsi sui "minimi". La sua testimonianza continua oggi con un Patronato, articolato in un'Opera diocesana e in un'Associazione di sacerdoti impegnati nel servizio pastorale.
Nato a Messina nel 1851, fondò due Congregazioni, i Padri Rogazionisti e le Figlie del Divino Zelo. Aprì case e avviò opere di grande impatto evangelico e sociale. È riconosciuto come l'apostolo della preghiera per le vocazioni e come padre dei poveri e degli orfani. Una carità, la sua, "senza calcoli e senza limiti", che trapassò due secoli ed eventi epocali che cambiarono l'Italia. Si spense a quasi 76 anni, nel 1927. Il 16 maggio 2004, Papa Giovanni Paolo II lo iscrive nell'Albo dei Santi.
Il libro illustrato ripercorre la vita di Gertrude Comensoli (1847-1903), suora fondatrice di una Congregazione di religiose per l'adorazione del Santissimo Sacramento e la formazione della gioventù. Un'esistenza vissuta in un rapporto profondo con l'Assoluto, affrontata a viso aperto in una relazione mistica con il Santo Sacramento, Pane di vita, Pane che salva. Una sfida, la sua, gettata nel vortice di una società in rapido mutamento: un "pezzo di Pane" come punto fermo per guarire i mali dell'umanità, di ieri, di oggi e di domani. La sua testimonianza rimane viva nei "miracoli" della fede, della speranza e della carità che si rinnovano ogni giorno negli sperduti angoli del pianeta, dove è viva e palpitante la sua missione affidata alle suore Sacramentine.
Quello della Bozzola, a Garlasco (Pavia), è il santuario più caro ai fedeli della Lomellina e non solo. Eretto sul luogo dell'apparizione della Vergine a una giovane pastorella, da oltre cinque secoli è meta di una devozione che appartiene all'identità religiosa e culturale del luogo. Questo libretto ne racconta la storia, ne descrive l'aspetto artistico, ne trasmette la ricchezza di fede.
Questo libretto illustrato racconta la storia di un beato "controcorrente", Innocenzo da Berzo (al secolo Giovanni Scalvinoni, 1844-1890), francescano. Le biografie ufficiali lo descrivono come un "fallito", uno "senza importanza", "inaffidabile". Che "mistero" avvolge un piccolo uomo che è assurto alla gloria degli altari, come testimone esemplare del Vangelo, definito da Giovanni XXIII "un santo moderno" e da Paolo VI "umile seguace di San Francesco, dalla vita semplicissima, senza avventure, senza cose grandi, senza vicende rumorose"? L'autore ricompone le tessere del puzzle di una vita che inquieta e provoca.