Le drammatiche vicende del potere imperiale ci parlano di uomini e donne senza nome ma anche di coloro che vivevano nei centri del potere, i senatori, i cavalieri, i rappresentanti delle élites locali. E naturalmente dei grandi protagonisti che di rado morivano nel loro letto, gli imperatori: in questo libro restano indimenticabili i ritratti di Augusto, che da ragazzo giocò da maestro la partita dell'ultima guerra civile e morì chiedendo ai presenti se aveva recitato bene la commedia della vita; di Nerone, il despota amato dal popolo per la sua politica monetaria 'democratica'; di Callisto, lo schiavo banchiere che divenne vescovo della comunità cristiana di Roma; di Massimino il Trace, il semibarbaro sfortunato difensore della patria romana; di Diocleziano, il sovrano utopista che inventò affascinanti e imponenti ingegnerie per il futuro di Roma; di Costantino, il rivoluzionario che fece trionfare la Chiesa cattolica e costruì una società 'piramidale'; di Giuliano, che volle ripristinare la gloria degli antichi dèi e morì combattendo contro i Persiani. I collanti di tante storie plurali e singolari sono alcune linee generali che intessono il racconto, in primo luogo la documentazione monetaria come chiave per intendere gli orientamenti sociali dei sovrani e la storia del cristianesimo come trama stabile della storia generale. Una leggenda molto vera vuole che Mazzarino 'sapesse tutto', perché non gli sfuggiva nessun documento, nessuna testimonianza antica, nessun angolo della storiografia moderna. Spesso la vasta erudizione produce studiosi chiusi nelle loro biblioteche, incapaci di trasferire nella vita le pagine dei libri. Per Mazzarino valeva il contrario: la sua straripante cultura era la chiave per far vibrare le anime morte.
"Nato dall'incontro tra la rivoluzione dell'età di Epimenide e dei tiranni e la cultura aristocratica, il pensiero storico greco ebbe da quest'ultima la sua propria forma, neanche la società ellenistico-romana riuscì ad abbandonarla in una maniera decisiva": da qui prende avvio l'innovativa ricerca di Santo Mazzarino, fra i maggiori studiosi italiani del mondo antico. Un classico che ha aperto nuove prospettive di lettura dei grandi storici dell'antichità. Nel primo volume: Nascita del pensiero storicoDall'"Asia" di Gige all'Atene di Pericle - Erodoto e la società classica - Da Tucidide ai Cinici - Classicità greca e classicismo ellenistico romano.
Un'opera ormai classica, con la quale Mazzarino ha aperto nuove prospettive di lettura dei grandi storici dell'antichità. Nel secondo volume: Alessandro e il pensiero storico - Utopia e mito, società e pensiero storico - Roma e la storiografia ellenistica - Polibio, la società di Roma e la storiografia repubblicana - Tra Annibale e Cesare - Cesare e il pensiero storico del suo tempo - Introduzione a Sallustio e a Tacito - Introduzione all'età cristiana. Santo Mazzarino (1916-1987) è stato ordinario di Storia romana presso la Facoltà di Lettere di Roma.
"Nato dall'incontro tra la rivoluzione dell'età di Epimenide e dei tiranni e la cultura aristocratica, il pensiero storico greco ebbe da quest'ultima la sua propria forma; neanche la società ellenistico-romana riuscì ad abbandonarla in una maniera decisiva": da qui prende avvio l'innovativa ricerca di Santo Mazzarino, fra i maggiori studiosi italiani del mondo antico. Un classico che ha aperto nuove prospettive di lettura dei grandi storici dell'antichità. Tra i temi affrontati in questo volume: "Da Sallustio a Tacito", "Utopia e rivoluzione nella storiografia tardoromana", "Ethos e kratos nella storiografia d'età imperiale", "Livianismo classico e umanesimo cristiano", "L'utopia antica", "Moro e Machiavelli".
IL LIBRO
Santo Mazzarino affronta i grandi temi della civiltà occidentale, dal "saeculum augustum" alla fondazione degli Stati romano-barbarici nel V secolo d.C., in una sintesi che salda la storia dell'Impero alla storia della Chiesa cristiana. Economia e storia della cultura si intrecciano in questa organica narrazione del lento sfaldarsi delle istituzioni romane e dei primissimi albori delle strutture feudali.
INDICE
Avvertenza - Introduzione - Parte prima Saeculum Augustum - Parte seconda L’Epoca Giulio - Claudia. IL «LUXUS» Senatorio e la rivoluzione Borghese - Parte terza I Flavii e gli Antonini: L’Eutaxia come ideale umanistico - Parte quarta La democratizzazione della cultura e la crisi dello stato antico: I. Da Commodo a Severo Alessandro (180-235) - II. Da Massimino a Gallieno (235-268): le guerre civili e l'ideale filosofico - III. I restitutores illirici e la disperata difesa del vecchio stato (268-312) - Parte quinta Il basso impero e la "prospettiva charismatica": I. Dal Milvio al Frigido (312-394) - II. Le province romane e la fine del mondo antico - Appendici - Addendum
I test psicologici conoscono oggi una grandissima diffusione. Diviene dunque utile, e in certi casi indispensabile, saper riconoscere lo spartiacque fra una psicologia approssimativa e pseudo-scientifica - che purtroppo dilaga sui mass-media e persino nelle aule dei tribunali - e una seria psicologia scientifica impegnata nella comprensione del funzionamento della mente umana e nel prudente tentativo di "misurarne" alcuni aspetti. Questo libro fornisce le essenziali coordinate teoriche e metodologiche alla base dell'uso dei test e ne esamina le principali categorie, offrendo una gamma di esempi nei diversi campi di applicazione. I diversi capitoli approfondiscono le categorie di test intellettivi, attitudinali, di profitto e di personalità (inclusi i tanto discussi "proiettivi"), indicando il loro possibile utilizzo: dall'esame neuropsicologico alla valutazione della disabilità, dall'orientamento professionale alla psicologia del lavoro, dalle perizie agli accertamenti in ambito giuridico-forense.
Anselmo d'Aosta (1033-1109) è riconosciuto come la mente speculativa più originale dell'XI secolo. Nella storia della filosofia è noto soprattutto come autore dell'argomento del "Proslogio" per dimostrare l'esistenza di Dio, il cosiddetto "argomento ontologico" che ha attraversato i secoli fino ad arrivare alla filosofia analitica contemporanea. Il solco del suo pensiero è quello tracciato da Agostino - "Credo ut intelligam" (letteralmente: "credo per capire") - ma per Anselmo diventa una meditazione sulle ragioni della fede (il Monologio) e sulla fede che cerca l'intelligenza (il Proslogio}. Questa edizione offre una raccolta di testi anselmiani, costituita dai trattati e dagli opuscoli più significativi per chi voglia accostarsi al suo pensiero e al suo metodo.
"Perché disegno i personaggi dei miei film? Perché prendo appunti grafici delle facce, dei nasi, dei baffi, delle cravatte, delle borsette?... Questo quasi inconsapevole, involontario tracciare ghirigori... fare pupazzetti che mi fissano da ogni angolo del foglio... volti decrepiti di cardinali, e fiammelle di ceri e ancora tette e sederi e infiniti altri pastrocchi... insomma, tutta questa paccottiglia grafica, dilagante, inesausta, che farebbe il godimento di uno psichiatra, forse è una specie di traccia, un filo, alla fine del quale mi trovo con le luci accese, nel teatro di posa, il primo giorno di lavorazione."