Sante Pedrelli di Longiano è uno dei poeti in dialetto romagnolo appartenente a quella cerchia ristretta, ma ben valida, che ha tracciato uno dei segni più belli nella poesia italiana del secondo Novecento. Pedrelli, scrive il dialetto di quando ha imparato a pronunciare le prime parole, verso la fine degli anni Venti del secolo scorso, ancora in piena civiltà contadina, come se il mondo fosse rimasto sempre fermo. La poesia di Pedrelli è una lingua fra terra e mare, fra collina e pianura, fra paese e città, mito e realtà della sua terra.
Una raccolta di poesie, parte in lingua italiana parte in veneto, che offre un vasto panorama dei sentimenti che accompagnano tutti i nostri giorni. E' un volumetto composto di due parti distinte: la prima in lingua italiana e la seconda in veneto. Gioie e dolori, desideri e rimpianti, giovinezza e vecchiaia sono le luci e le ombre della nostra vita. E se le ore liete colmano i cuori di allegria, quelle tristi gravano pesantemente sugli animi smarriti. L'autore di questi pensieri in liberta" offre una vasta gamma di questi sentimenti contrastanti. Tuttavia, anche se venati da un certo senso di nostalgia, non li racconta con il pessimismo di chi rimpiange i "bei tempi"; ma preferisce accettare la vita cosi com'e, senza recriminazioni. Si rivolge piuttosto con animo fiducioso alla Natura, a lui particolarmente cara, per darci serenita e speranza. "
Volumetto di intensa poesia, parte in lingua italiana e parte in veneto, che offre un vasto panorama di sentimenti, cogliendoli dai vari aspetti della Natura e dalla molteplicita dei Rapporti umani. Controluce" e la continuazione ideale del primo volumetto di "Pensieri in liberta: luci e ombre". Tre sono i principali temi delle sue riflessioni, raccontate con le consuete semplicita di stile e profondita di pensiero. La Natura, anzitutto, poi i Volti delle persone, che gli ricordano emozioni d'infanzia o sentimenti di riconoscenza e d'amicizia. Da ultimo l'autore si sofferma sugli avvenimenti della Cronaca quotidiana, in cui lancia gli strali piu sferzanti che raggiungono talvolta la forza dell'invettiva, perche riconosce nella insipienza dell'uomo la causa principale che turba l'armonia del Creato. Ma nel volumetto aleggia un fondo pacato di ottimismo e quindi un invito al lettore di unire alle critiche la fiducia. "