Tra il 25 marzo 1945 e il 31 maggio 1959, ad Amsterdam, la Madonna apparve per ben 56 volte a Ida Peerdeman, presentandosi come "La Signora di tutti i Popoli". Per molto tempo queste apparizioni rimasero un segreto circoscritto alla cerchia famigliare della veggente e al suo confessore e direttore spirituale padre Frehe. Durante le apparizioni, la sorella della veggente trascriveva quanto la Madonna comunicava a Ida che, in estasi, ne ripeteva le parole. Si tratta di messaggi che aprono una meravigliosa finestra su tutti i Paesi della terra e sui problemi presenti e futuri del mondo e della Chiesa, offrendo una via di salvezza di redenzione e di pace per tutti i Popoli. Le apparizioni sono state vagliate per molti anni dalla Chiesa e mons. Jozef M. Punt ha riconosciuto che "nelle apparizioni di Amsterdam c'è un'origine soprannaturale".
A più di cent'anni dalla morte di santa Teresa di Lisieux, questo testo accessibile e di facile lettura intende avvicinare quanta più gente possibile alla conoscenza del suo pensiero. Calando nel proprio vissuto quotidiano "la piccola via dell'infanzia spirituale", l'autrice concretizza, narrando le vicende salienti della propria vita, il pensiero della santa. Allo stesso modo, rilette alla luce del messaggio teresiano le esperienze di ognuno di noi possono diventare motivo di profonda meditazione e di riavvicinamento al nucleo più vero dei testi evangelici. Il cuore del messaggio della piccola Carmelitana è la ricerca della santità intesa non come compimento di grandi opere, ma di piccole opere quotidiane compiute con perfezione e grandezza di significati: è proprio questo atteggiamento verso la vita che fa di Thérèse una santa dei nostri giorni, una santa per tutti.
"Mi sono innamorato. Non pensavo che potesse accadere alla mia veneranda età. E chi era ed è l'oggetto dell'amore? È Michelino, un bambino bellissimo che non si voleva fare nascere, perché colpito fin dal seno materno da un male alla testa che gli avrebbe impedito di vivere. Capite il dramma famigliare. Tutto intorno si consigliava l'aborto; anche i molti medici ascoltati erano concordi; perfino i medici cosiddetti cattolici e antiabortisti: notate la incongruenza." (Dalla Presentazione di P. Gabriele Amorth). Ma mamma Irene non era d'accordo. Da qui parte la storia del piccolo Michele, una testimonianza importante sul diritto alla vita.
Nella sua breve vita padre Kolbe ha scritto moltissimo, raccontando in termini spirituali le particolari tappe del suo percorso esistenziale. Da tutti i suoi scritti emerge come le vicende connesse al suo tragico sacrificio - che sono ciò che di lui soprattutto si conosce - non siano in realtà che l'epilogo, la conseguenza necessaria delle sue scelte di vita precedenti. Con l'obiettivo di "raccontare" san Massimiliano Kolbe attraverso le sue stesse parole, in queste pagine l'autrice accompagna il lettore in un percorso cronologico che si snoda dalla gioventù alla terribile fine del "piccolo padre" nei sotterranei del Blocco 11 ad Auschwitz, invitando ad accogliere la mistica spiritualità di uno degli uomini più geniali e creativi del XX secolo.«Non credo che esista sotto il sole un solo uomo che non brami la felicità, la più grande felicità possibile, la felicità senza limiti, cioè... Dio».Massimiliano Kolbe