L'identità nel Medioevo si tradusse in precise determinazioni giuridiche e s'innervò nell'ordinamento sociale sia attraverso l'individuazione di gruppi funzionali, come gli ordines, sia mediante un fitto processo di osmosi tra forme religiose e forme di vita sociale. La storia religiosa presenta infatti un vasto campionario di esperienze tese alla creazione di nuove identità collettive oppure alla trasformazione di identità preesistenti, come dimostra l'inesausta opera di fondazione di ordini e famiglie religiose sempre in bilico tra l'esigenza di ricorrere ai meccanismi "classici" della stabilizzazione istituzionale e la necessità di marcare la novità della propria proposta cristiana rispetto alla tradizione. Le avventure dell'identità sono state esaminate anche tenendo presenti sia il mancato riconoscimento di un autonomo statuto identitario, come avvenne per esempio per i laici, sia la costruzione di contro-identità come quelle dei musulmani, degli eretici e degli ebrei. L'analisi dei meccanismi di inclusione e di esclusione ha permesso di chiarire come la civiltà medievale attinse proprio alla religiosità, alle sue pratiche, ai suoi linguaggi e alle sue risorse simboliche per definire e rappresentare se stessa, elaborando una sintesi assolutamente originale.
Il simbolico è una funzione assolutamente necessaria per la comunicazione umana. Si può manifestare in oggetti materiali, in azioni concrete, in strumenti di mediazione e in dimensioni spaziali e temporali. Inoltre le azioni simboliche e gli oggetti materiali simbolici possono diventare concetti tipologici, con i quali ogni civiltà raggiunge una propria identità. Infine, la dimensione simbolica è intimamente connessa alla religiosità, che a sua volta si configura come un'esigenza elementare presente nell'uomo. Sotto la spinta della religiosità, egli attribuisce agli elementi materiali e alle azioni un significato che va oltre la vita sensibile e quotidiana per raggiungere un universo di valori. La religiosità si basa dunque sull'esperienza del quotidiano, ma contemporaneamente lo trascende, permettendo così all'uomo di dare un senso alla sua vita e al complesso dei suoi comportamenti. Questo volume intende approfondire i vari aspetti relativi alla mediazione simbolico-religiosa e scoprire come essi si configurarono in modo innovativo nel contesto dell'Europa cristiana nel pieno Medioevo.