"Voglio conoscerti e ascoltare ciò che hai da dire alla mia vita, Gesù! Sento che mi stai aspettando: per accogliermi, per abbracciarmi, per parlarmi. So che posso incontrarti in ciò che vivo ogni giorno! Come posso riconoscerti? Queste pagine mi aiutano a percorrere le vie del tuo amore, a scoprire le tue opere... a camminare e a crescere da figli di Dio. E tutto questo non da solo, ma con la mia famiglia, nella Chiesa e soprattutto... con Te!" Primo volume della collana "Con Te!", che si rivolge ai bambini dell'iniziazione cristiana da 7 a 11 anni. Questa proposta recepisce gli Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi della CEI 2014. Il progetto Con Te! si compone di 4 testi per i bambini e 4 guide a uso dei catechisti con la disponibilità di un sito web per accedere a contenuti multimediali. Il percorso, strutturato in 4 anni è così suddiviso: Figli: l'essere creati e il primo annuncio del Vangelo; Discepoli: il cammino al seguito di Gesù; Amici: l'unione sacramentale con Gesù nell'Eucaristia - Cristiani: la cresima e l'appello alla missione.
Questa proposta recepisce gli Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi della CEI 2014.Il progetto Con Te! si compone di 4 testi per i bambini e 4 guide a uso dei catechisti con la disponibilità di un sito web per accedere a contenuti multimediali. Il percorso, strutturato in 4 anni, è così suddiviso: 1° - Figli: l'essere creati e il primo annuncio del Vangelo; 2° - Discepoli: il cammino al seguito di Gesù; 3° - Amici: l'unione sacramentale con Gesù nell'Eucaristia; 4° - Cristiani: la cresima e l'appello alla missione.Voglio conoscerti e ascoltare ciò che hai da dire alla mia vita, Gesù! Sento che mi stai aspettando: per accogliermi, per abbracciarmi, per parlarmi. So che posso incontrarti in ciò che vivo ogni giorno! Come posso riconoscerti? Queste pagine mi aiutano a percorrere le vie del tuo amore, a scoprire le tue opere? a camminare e a crescere da figli di Dio. E tutto questo non da solo, ma con la mia famiglia, nella Chiesa e soprattutto? con Te!Queste pagine mi aiutano a seguirti lungo la via che tu percorri, ad entrare nel segreto della tua preghiera, ad accogliere il dono della tua salvezza, per incontrarti Risorto e ricevere la vita nuova Gesù, tu sei maestro di vita, e ci chiami tuoi discepoli. Davanti a noi guidi i nostri passi, noi ti seguiamo con gioia.
Questa proposta recepisce gli Orientamenti nazionali per l’annuncio e la catechesi della CEI 2014.
Il progetto Con Te! si compone di 4 testi per i bambini e 4 guide a uso dei catechisti con la disponibilità di un sito web per accedere a contenuti multimediali.
Il percorso, strutturato in 4 anni, è così suddiviso: 1° – Figli: l’essere creati e il primo annuncio del Vangelo; 2° – Discepoli: il cammino al seguito di Gesù; 3° – Amici: l’unione sacramentale con Gesù nell’Eucaristia; 4° – Cristiani: la cresima e l’appello alla missione.
Voglio conoscerti e ascoltare ciò che hai da dire alla mia vita, Gesù! Sento che mi stai aspettando: per accogliermi, per abbracciarmi, per parlarmi. So che posso incontrarti in ciò che vivo ogni giorno! Come posso riconoscerti? Queste pagine mi aiutano a percorrere le vie del tuo amore, a scoprire le tue opere… a camminare e a crescere da figli di Dio.
E tutto questo non da solo, ma con la mia famiglia, nella Chiesa e soprattutto… con Te!
Queste pagine mi aiutano a diventare tuo amico, a ricevere con gratitudine il tuo perdono che cambia la vita, a entrare nella ricchezza della celebrazione dell’Eucaristia che sostiene il cammino della tua Chiesa e ci unisce in comunione con Te!
Lo Spirito Santo, come fuoco e vento, continua ad animare la sua Chiesa e a far intendere le opere di Dio nel vissuto delle persone e nella propria lingua. Come assecondare e favorire l'azione di Dio? Quali sono i linguaggi dell'annuncio? La catechesi si esprime innanzitutto nel linguaggio biblico, simbolico-liturgico, dottrinale e in quello della testimonianza, ma anche con altro... poiché la catechesi è luogo di inculturazione della fede. La Quattro Giorni Comunità Educanti 2023 esplora alcuni linguaggi: il canto e la musica, le espressioni artistiche della pittura o scultura, del cinema e del teatro. Essi non sono semplicemente mezzi per annunciare la fede o strumenti per diventare più accattivanti nel modo di comunicare ai ragazzi. L'arte, in tutte le sue forme, esprime il Vangelo, lo testimonia, lo fa entrare nella cultura di un popolo. L'arte ci immerge nelle pagine della Scrittura, ci consegna la tradizione della Chiesa attraverso forme sensibili, visibili, corporee. Prefazione di Mario Antonelli.
«La formazione del clero non riguarda solo il clero. È irrinunciabile un fraterno camminare insieme con tutto il popolo di Dio per condividere "il pensiero di Cristo"» scrive l'arcivescovo Mario Delpini. In questo Quaderno si mettono in luce le occasioni di formazione offerte a tutte le componenti del popolo di Dio nella Diocesi di Milano, le possibilità di confronto, di formazione personale e comunitaria, secondo quanto indicato nella proposta pastorale dell'Arcivescovo, che invita la comunità intera a «offrire indicazioni, aiuti, discernimento, accompagnamento perché sia benedetto il Dio della vita, perché sia benedetta la vita». E continua Delpini nella sua Prefazione: «Queste parole di benedizione dobbiamo comprendere e imparare, lasciandoci provocare dalle domande e dalle tragedie del nostro tempo, dai pensieri che ci aprono orizzonti impensati, dalle provocazioni che ci mettono a disagio, dai luoghi comuni che sfidano l'invito al confronto con l'ostinazione a non pensare, a rifiutare il confronto».
Questa proposta recepisce gli Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi della CEI 2014. Il progetto Con Te! si compone di 4 testi per i bambini e 4 guide a uso dei catechisti con la disponibilità di un sito web per accedere a contenuti multimediali. Il percorso, strutturato in 4 anni, è così suddiviso: 1° - Figli: l'essere creati e il primo annuncio del Vangelo; 2° - Discepoli: il cammino al seguito di Gesù; 3° - Amici: l'unione sacramentale con Gesù nell'Eucaristia; 4° - Cristiani: la cresima e l'appello alla missione. Voglio conoscerti e ascoltare ciò che hai da dire alla mia vita, Gesù! Sento che mi stai aspettando: per accogliermi, per abbracciarmi, per parlarmi. So che posso incontrarti in ciò che vivo ogni giorno! Come posso riconoscerti? Queste pagine mi aiutano a percorrere le vie del tuo amore, a scoprire le tue opere... a camminare e a crescere da figli di Dio. E tutto questo non da solo, ma con la mia famiglia, nella Chiesa e soprattutto... con Te! Queste pagine mi aiutano a diventare tuo amico, a ricevere con gratitudine il tuo perdono che cambia la vita, a entrare nella ricchezza della celebrazione dell'Eucaristia che sostiene il cammino della tua Chiesa e ci unisce in comunione con Te!
La figura di Elia è centrale nei testi del Nuovo Testamento e spesso la sua storia è evocata nei Vangeli. Gli incontri dei Gruppi di Ascolto della Parola trarranno nuovi spunti e occasioni di riflessione da questo racconto che ha tanto da dire alla nostra vita, alla nostra fede e missione, così come ha detto tanto a Gesù e alla prima Chiesa cristiana.
La vicenda del profeta Elia, narrata nei Libri dei Re, racconta del cammino continuamente aperto di scoperta del vero volto di Dio e, quindi, del credente e della sua missione a vantaggio di tutte "le genti". Un percorso che trova il suo compimento in Gesù. Come è stato per Gesù, si tratterà infatti di lasciarsi condurre dalla Parola, per dare voce a Dio e diventare noi stessi sua voce. La lectio proposta, che contiene spunti di attualizzazione, va considerata come un servizio a quello Spirito che ha presieduto alla redazione della Scrittura, come uno strumento che, con discrezione, accompagna l'insostituibile e inafferrabile relazione di ciascuno e del Gruppo con il Signore.
Per vivere una vita «buona» è necessario darle il giusto sapore, mescolando opportunamente i diversi ingredienti. Questo sussidio, ricco di spunti e attività ma al tempo stesso adattabile a esigenze e contesti differenti, aiuta i 14enni e i loro educatori a scoprire il «gusto» della santità.
Il cammino verso la Professione di fede viene scandito da sette incontri che uniscono in un sapiente impasto lettura della Parola, gioco, riflessioni, attività varie, preghiera e impegni concreti, così da insegnare ad ogni ragazza e ragazzo a diventare il migliore chef della propria vita. Sullo sfondo stanno le figure di alcuni «piatti ben riusciti», da cui trarre esempio per la propria personale «ricetta»: i santi.
Dio chiama l'uomo, lo attira, parla al suo cuore, lo seduce, manifestandosi nella storia. A noi la risposta. Un cammino guidato dall'amore, a cui sono chiamati tutti gli uomini e le donne, anche il giovane 18/19enne, che si avvia ormai verso l'età adulta. È il tema della vocazione, a cui è dedicato questo sussidio, uno strumento prezioso che vuole accompagnare il lavoro dell'équipe educatori nella scelta della proposta di formazione spirituale da offrire ai propri giovani. La selezione di contenuti è varia e abbondante, per consentire a ciascuno di presentare la tematica vocazionale costruendo un percorso su misura del gruppo e del contesto di riferimento.
Il presente volume si sviluppa nell'ambito della formazione degli insegnanti di religione e vuole essere uno strumento di riferimento, anche operativo, che accompagnerà l'azione dei docenti che nei prossimi anni affronteranno specifiche azioni formative con i loro colleghi, al fine di allargare sempre più il cerchio educativo con cui si vuole accompagnare e indirizzare la crescita culturale, umana e cristiana dei bambini e degli adolescenti. Il volume potrà, anche più semplicemente, essere uno strumento di riflessione culturale, pedagogica e didattica per il docente di Religione cattolica che costantemente si alimenta col messaggio cristiano che comunica e testimonia nel proprio agire professionale e personale.
Quando da Genova il Santo Padre mi ha chiamato a servire come Vescovo la Chiesa Ambrosiana, da subito ho avuto la forte consapevolezza della necessità di insistere nelle mie linee pastorali sulla realtà della “missione”.
La grande Diocesi di Milano, che in parte già conoscevo perché mi ha generato nel mio essere cristiano e poi sacerdote, possiede una ricchissima tradizione di fede, di apostolato, di carità, ma corre il rischio – se non si apre prioritariamente alla missione - di non essere pienamente fedele al Vangelo in questo mondo che cambia.
C’è una missione anzitutto verso i tanti milanesi e lombardi, che hanno perso totalmente o quasi il riferimento alla fede cristiana o che, più spesso, conservano solo qualche elemento dei valori del Vangelo, qualche sporadica pratica religiosa e un generico e occasionale contatto con la comunità cristiana.
Ci sono poi le nuove generazioni verso le quali la catena ininterrotta da secoli della traditio fidei, che le dovrebbe tenere unite a chi ci ha preceduto nella fedeltà al Vangelo, rischia di spezzarsi.
Infine, occorre pensare ai tanti nuovi venuti - cattolici, cristiani, appartenenti ad altre religioni o senza un preciso credo -, verso i quali la nostra Chiesa non ha solo un dovere di accoglienza e di solidarietà umana, ma soprattutto di annuncio del Vangelo e di testimonianza a Gesù, il Crocifisso risorto, l’unico, universale e necessario Salvatore del mondo e di ogni cuore umano.
Proprio in questa prospettiva i due Percorsi pastorali triennali – “Mi sarete testimoni” e “L’amore di Dio è in mezzo a noi” – hanno avuto come tema centrale la missione, riletto in particolare nell’ottica della famiglia nel secondo triennio. E prima ancora, nella mia omelia il giorno dell’ingresso in Diocesi il 29 settembre 2002, dopo aver ricordato che «il nostro non è il tempo della semplice conservazione dell’esistente», concludevo con l’aggiunta: «Non ci è dunque lecito sottrarci all’impegno missionario! Non lo può questa nostra Chiesa ambrosiana se vuole essere degna della sua vocazione, della sua storia e della magnifica testimonianza di dedizione al Vangelo e di servizio all’uomo».
Con il tempo, che mi permetteva una maggiore conoscenza della concreta situazione pastorale, è maturata in me la convinzione che un rinnovato impegno missionario della nostra Chiesa esigeva anche un ripensamento del suo modo di “strutturarsi” già a livello di base. E questo non affatto per vanificare la ricchissima tradizione delle nostre parrocchie, segnata da una presenza intensa e capillare sul territorio che da secoli ha reso il Vangelo “pane quotidiano” per la gente di ogni paese e città; e neppure soprattutto o solo per rispondere all’invecchiamento e al consistente calo numerico dei sacerdoti. La ragione è specialmente un’altra ed è questa: per essere fedeli oggi alla missione di servire il Vangelo occorre che la nostra Chiesa viva maggiormente, anche nel suo modo di organizzasi e di agire, una reale comunione, che, valorizzando la ministerialità di tutti - una ministerialità fondata sul battesimo e sul sacerdozio comune dei fedeli -, si traduca in una reale collaborazione e in una vera corresponsabilità.
Missione, comunione, ministerialità: ecco le “parole chiave” delle Comunità Pastorali, che ne spiegano l’esistenza e ne guidano l’impegno. Comunità Pastorali che nascono come modalità o mezzo o strumento per rendere la nostra Chiesa ancora più missionaria, ancora più evangelica. In questo senso ho affermato con grande chiarezza e forza nell’omelia della Messa crismale del Giovedì santo di quest’anno 2008: «Diciamolo francamente: se le Comunità pastorali dovessero servire solo a “risparmiare” qualche prete o ad “aprire” qualche spazio in più di ministerialità ai laici, ma non dovessero portare a un vero, costante e concreto rinnovamento missionario, occorrerebbe riconoscerne e dichiararne il fallimento!».
Le Comunità Pastorali sono solo una forma, non l’unica, della “pastorale d’insieme” che deve caratterizzare la Diocesi di Milano in questi anni. E sono solo uno dei “sottocantieri” di quel “cantiere aperto” che è ora la Chiesa ambrosiana e che la vede impegnata nel ripensamento della pastorale giovanile, nel completamento della riforma del rito ambrosiano, nella sperimentazione sull’iniziazione cristiana, nelle nuove modalità di ingresso nel ministero dei sacerdoti, nel rilancio dell’invio di sacerdoti, diaconi e laici “fidei donum”, nel rinnovato impegno per la presenza nella scuola, ecc. Resta comunque il fatto che le Comunità Pastorali possono essere considerate forse la scelta più carica simbolicamente del rinnovamento missionario – insieme spirituale e pastorale - della nostra Chiesa.
La loro notevole crescita, in poco più di due anni, ha manifestato sempre di più l’esigenza di avere a disposizione di chi vi è chiamato a farne parte – come semplice fedele o con compiti di responsabilità nel Direttivo – o di chi comunque è interessato al tema, un testo che raccogliesse i documenti che stanno alla base di questo profondo rinnovamento strutturale e missionario della nostra Chiesa e presentasse la realtà concreta delle Comunità Pastorali.
La Commissione arcivescovile per la pastorale d’insieme e le nuove ministerialità, che ha il compito di seguire e accompagnare il cammino della Diocesi in questo ambito, ha quindi preparato questa pubblicazione che ora ho la gioia di presentare. Essa si apre con “37 domande e risposte” che vogliono delineare la nuova esperienza delle Comunità Pastorali in termini semplici e al contempo affascinanti, senza eludere interrogativi, curiosità, problemi, obiezioni, paure, fatiche e… speranze. Seguono poi tre documenti fondamentali: due omelie del Giovedì santo: quella del 2006, con relativo documento sulla “nuova strategia pastorale”, che dà inizio al cammino delle Comunità Pastorali, e quella del 2008, sul sacerdozio comune dei fedeli. Si tratta di testi che non sono nati “di getto” dalla penna dell’Arcivescovo, ma sono frutto di un lungo confronto all’interno in particolare del Consiglio Episcopale Milanese: frutto quindi di una profonda comunione e di una passione missionaria che mi lega ai miei Vicari e ai quali va la mia sincera gratitudine. Infine, vengono presentate quattro schede che la Commissione ha preparato, e già iniziato a sperimentare, su quattro aspetti decisivi per la nascita e il buon funzionamento di una Comunità Pastorale: il progetto pastorale, la regola di vita del Direttivo, la presenza di diversi ministeri nel Direttivo stesso e l’amministrazione della Comunità Pastorale.
Si tratta di una prima pubblicazione, di carattere pratico, ma penso non priva di interesse. Certamente il tema delle Comunità Pastorali meriterà ulteriori approfondimenti, di carattere teologico, spirituale, pastorale, canonico, sociologico, ecc., ma intanto viene ora messo a disposizione di tutti un testo che mi auguro abbia una sua vera utilità.
Mentre ringrazio i membri della Commissione per il loro impegnativo e paziente lavoro, auguro di cuore a quanti già ora sono coinvolti - o lo saranno più o meno presto – fiducia e gioia nel vivere il servizio al Vangelo nell’avventura missionaria delle Comunità Pastorali.
+ Dionigi card. Tettamanzi
Arcivescovo di Milano