Nella tradizione della pastorale giovanile diocesana "La sera di Emmaus" nasce come la proposta di un tempo e di un luogo in cui sostare in preghiera davanti alla persona di Gesù presente nell'Eucaristia. Il sussidio come di consueto distribuisce la preghiera personale in sette momenti che, nel suggerire i contenuti, propongono una via possibile per entrare in preghiera alla presenza dell'Eucaristia e nell'ascolto della Parola. Il brano biblico che fa da traccia al cammino di preghiera è il noto episodio, narrato dal Vangelo di Luca, dell'incontro tra Gesù e Zaccheo. È l'incontro tra l'amore sorprendente di Gesù che raggiunge Zaccheo proprio nella sua casa e la conversione del pubblicano che cambia radicalmente la sua vita. Le pagine di Vangelo che accompagnano i sei incontri di adorazione eucaristica sono state scelte tutte dal Vangelo di Luca. Questo evangelista, più degli altri, mette in luce il volto misericordioso di Dio che nel figlio Gesù raggiunge e converte ogni uomo. L'Eucaristia è il segno sacramentale di questo amore che la misericordia rende efficace nella vita di ciascuno. Nell'Anno Giubilare dedicato da papa Francesco proprio alla misericordia divina, sostare in adorazione davanti all'Eucaristia sarà fonte di stupore per un amore così grande che ancora oggi entra nella nostra casa e nelle nostre vite.
Una proposta originale pensata in continuità con il cammino di Iniziazione Cristiana, per l'accompagnamento nella fede dei ragazzi che entrano nella stagione della preadolescenza. Si tratta del tempo che va dagli 11 ai 14 anni, tempo di passaggio e quindi particolarmente delicato ma indubbiamente ricco di grandi potenzialità. "Con la preadolescenza - scrive nella prefazione monsignor Pierantonio Tremolada - i ragazzi e le ragazze entrano in una fase nuova e decisiva: sentono l'esigenza di essere più protagonisti, più personalmente coinvolti in ciò che riguarda la loro vita. É questo il tempo nel quale i ragazzi devono far maturare quanto hanno ricevuto durante l'Iniziazione Cristiana "perché porti molto frutto", anche grazie al sostegno e alla testimonianza di coloro che ne curano il cammino di fede. É a questi ultimi che si rivolgono le pagine che seguono."