"Gli uomini, sia da principio sia ora, hanno incominciato a esercitare la filosofia attraverso la meraviglia. Da principio esercitarono la meraviglia sulle difficoltà che avevano a portata di mano; poi progredendo così poco alla volta, arrivarono a porsi questioni intorno a cose più grandi, per esempio su ciò che accade alla luna, al sole e agli astri e sulla nascita del tutto." (Aristotele)
La Metafisica è l'opera più famosa di Aristotele. Si tratta degli appunti che Aristotele preparava per le sue lezioni all'interno del Peripato. Lo Stagirita pone qui i problemi fondamentali sull'essere e sul perché del divenire ricercandone le cause e i principi primi. La traduzione, fedele al testo greco, propone una terminologia moderna e una scansione ben articolata dei vari paragrafi, grazie anche alla novità delle intitolazioni. Le note al testo di Giovanni Reale, brevi ed essenziali, chiariscono i passi più difficili. Preziosi gli apparati finali: sono raccolti in sintesi i contenuti per libro e per capitolo della Metafisica. Questa edizione è arricchita da una monografia introduttiva e da un commentario analitico del curatore e traduttore.
La "Meteorologia" è una delle poche opere di Aristotele delle quali è l'autore stesso a darci il titolo fin dall'introduzione. Ma i temi trattati sono molto differenti dalla disciplina che oggi indichiamo con lo stesso termine. Troviamo lo studio dei terremoti, delle comete, delle inondazioni, della Via Lattea, delle mutazioni geologiche, dell'arcobaleno; non solo quindi delle piogge, dei venti e dei mutamenti climatici. L'ampiezza dei fenomeni indagati in quest'opera spiega la sua grande diffusione nelle epoche successive, superiore anche al "Timeo" di Platone.
Gli antichi Greci amavano, nel sonno, la divinità della pace e dell'oblio: il sonno che fa dimenticare gli affanni, è sempre "dolce" e "soave". Ma essi avevano anche la consapevolezza che questo misterioso intervallo era una forma di "morte breve", e per questo accostavano il dio del Sonno al dio della Morte. Invece il sogno è stato, da sempre, qualcosa d'"altro": un fatto incontrollabile, un messaggio indecifrabile a cui solo gli interpreti deputati dagli dei potevano fornire una spiegazione. Per ogni sogno strano o sospetto, si interrogano gli oracoli. Anche Aristotele ha riflettuto su questi temi in alcuni brevi trattati, qui raccolti.
Elisabetta Cattanei ha raccolto in questo "Breviario" passi tratti dalle opere di Aristotele, organizzando i passi per argomenti trattati: dalle riflessioni sul vivere, sentire, sapere alla ricerca della verità, dalla felicità al piacere, dal coraggio alla gestione della ricchezza, dalla saggezza all'amicizia, dalla famiglia alla poesia, agli animali e alle piante.
Studiato e interpretato, parafrasato e commentato infinite volte, l'"Organon" (in greco "strumento") è il libro in cui la tradizione ha radunato gli scritti aristotelici che forniscono le cognizioni indispensabili per condurre qualsiasi tipo di indagine, ovvero che illustrano le regole e le tecniche necessarie per ben ragionare e argomentare. Il libro di logica per eccellenza, dunque, il manuale adoperato fin dall'antichità in tutte le scuole, il trattato che qualsiasi uomo colto o di scienza era tenuto a conoscere e padroneggiare.
Aristotele da un lato ripensa criticamente idee e principi cosmologici elaborati in Grecia a partire dagli inizi della riflessione razionale sulla "physis"; dall'altro, formula una visione originale e organica dell'universo. L'"imago mundi" che per molti secoli ha dominato la concezione occidentale del cosmo trova qui la sua formulazione. "Il cielo", d'altro canto, lungi dal ridursi a un complesso di aride teorie, si presenta come un affascinante intersezione di rigore logico e di pathos religioso: Aristotele vuole infatti trasmettere anche un sentimento di venerazione per la divina perfezione del cielo e degli esseri che lo popolano.
Tra gli scritti che ci sono pervenuti di Aristotele, la 'Politica' è certo quello più immediatamente comprensibile al lettore moderno.
Il filosofo greco ha esplorato e indagato non solo la metafisica, ma ha indagato, esplorato, classificato e descritto tutto il mondo fisico che veniva percepito dalla sensibilità dell'epoca. Ha descritto e classificato le piante, il cielo, le meteore, gli animali. Ma ha intuito subito che l'organismo vivente, la sua generazione, il suo sviluppo e la sua morte rispondono a leggi diverse da quelle della natura materiale in quanto rispondono a un principio non casuale ma teleologico.