È sempre importante arrivare a un’interpretazione contestualizzata e unitaria dei libri biblici, ma questo è ancor più vero nel caso della Lettera ai Romani. Utilizzata nel corso dei secoli per alimentare lo scontro tra i figli della chiesa di Roma e quelli della riforma, è qui oggetto di una lettura d’insieme di sicura attualità: nascendo a Gerusalemme ad opera di un monaco riformato che appartiene a una comunità ecumenica, essa coglie in profondità la riflessione di Paolo culminante nell’invito ad accogliersi gli uni gli altri.
Daniel Attinger (Neuchâtel 1943), monaco di Bose e pastore riformato, vive da oltre trent’anni nella Fraternità di Bose a Gerusalemme, dove esercita anche un ministero di predicazione biblica. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Parlare di Dio o parlare con lui? (2004), lettura esegetico-spirituale del libro di Giobbe, e Atti degli apostoli: la Parola cresceva... (2010).
Le meditazioni bibliche di Daniel Attinger hanno accompagnato il pellegrinaggio dei giovani di AC organizzato dal Forum Internazionale dell'Azione Cattolica in Terra Santa (Betlemme e Nazaret). I luoghi, come il tempo natalizio, durante il quale si è svolto il pellegrinaggio, invitano a riflettere sul paradosso centrale della fede cristiana: "Dio si è fatto uomo". E a scoprire che ogni angolo della terra, partendo da quello che abitiamo, è una Terra Santa.