I romanzi di Jane Austen, che oggi BUR propone in un unico volume, sono da considerare come il luogo nel quale la scrittrice inglese ha studiato al microscopio l'intera e complessa fenomenologia dell'aristocrazia di campagna inglese, le sue rigidità e le sue perversioni, l'intensa passionalità repressa e il continuo irrisolvibile contrasto tra i valori personali dell'individuo e quelli sociali della collettività. Da "Orgoglio e pregiudizio" a "Emma", da "Mansfield Park" a "Ragione e sentimento", da "Persuasione" a "L'abbazia di Northanger", Jane Austen ha dipinto un immenso affresco di un'epoca, quella dell'Inghilterra vittoriana, piena di risorse e di contraddizioni, e una prosa elegante e ironica.
I Bennet vivono con le cinque figlie a Longbourne, nello Hertfordshire. Charles Bingley, ricco scapolo, va ad abitare vicino a loro con le due sorelle e un amico, Fitzwilliam Darcy. Bingley e Jane, la maggiore delle Bennet, si innamorano; Darcy, attratto dalla seconda, Elisabeth, la offende con il suo comportamento altezzoso. L'avversione aumenta quando le sorelle riescono a separare Charles da Jane. Darcy chiede la mano di Elisabeth, non nascondendo però quanto la cosa costi al suo orgoglio. La ragazza, sdegnata, lo respinge. In un secondo tempo Elisabeth apprende che la sorella Lydia è fuggita con Wickhman. Con l'aiuto di Darcy i fuggiaschi vengono rintracciati e fatti sposare. Infine Darcy e Elisabeth, Bingley e Jane si fidanzano.
Una storia d'amore sboccia nella cittadina termale inglese di Bath tra un giovane e benestante pastore anglicano e la protagonista del romanzo, Catherine Morland. Creduta una ricca ereditiera, Catherine viene invitata dal padre del fidanzato nella residenza di famiglia, l'ex-abbazia di Northanger. Qui la protagonista vive, in uno scambio tra fantasia e realtà, banali eventi quotidiani alterandoli alla luce di immaginarie atmosfere di terrore, tanto da mettere a repentaglio il rapporto sentimentale appena nato. Celebrazione dei riti d'iniziazione sociale della borghesia inglese di provincia, quest'opera della Austin rappresenta una sottile parodia del romanzo sentimentale e soprattutto del romanzo gotico.